Chiara Ferragni ha avviato una profonda trasformazione del suo impero imprenditoriale, ridisegnando completamente l’identità visiva del marchio che porta il suo nome. Un processo di rebranding articolato in due fasi distinte, iniziato nel settembre 2025 e culminato nel novembre dello stesso anno con la presentazione di uno stemma araldico carico di significati personali.
Il primo segnale del cambiamento era arrivato a metà settembre, quando il profilo Instagram di Chiara Ferragni Brand aveva subito una trasformazione radicale. L’influencer aveva cancellato in blocco tutti i post precedenti, operando quella che nel linguaggio del marketing digitale viene definita una tabula rasa strategica. Al posto dei contenuti storici era comparsa una nuova immagine principale caratterizzata da uno sfondo giallo burro con una scritta essenziale in blu: il nome e cognome dell’imprenditrice, senza fronzoli né elementi decorativi.
L’iconico logo con l’occhio stilizzato dalle lunghe ciglia, simbolo riconoscibile del marchio fin dalla sua fondazione nel 2013, è stato definitivamente archiviato. Questo elemento grafico, che aveva accompagnato la crescita internazionale del brand e lo aveva reso immediatamente identificabile in tutto il mondo, è stato sostituito da un design minimalista e maturo. Addio anche al rosa acceso e ai glitter che avevano caratterizzato l’estetica pop degli esordi, elementi che rimandavano a un pubblico giovane e spensierato.
La scelta cromatica del giallo burro con scritte blu non è casuale. Si tratta di una palette sobria e contemporanea che, secondo quanto dichiarato dall’azienda, rappresenta al meglio una Chiara Ferragni più matura ed essenziale. Il giallo burro è diventato nel 2025 uno dei colori di tendenza nel design e nella moda, evocando calore, dolcezza e un’eleganza discreta lontana dalle tonalità sgargianti del passato. Il blu, colore della stabilità e della fiducia, completa un’identità visiva che punta a trasmettere serietà e affidabilità professionale.
Questo rinnovamento grafico si è inserito in una strategia aziendale più ampia. Ad aprile 2025 Ferragni aveva acquisito il 99 per cento delle quote di Fenice, la società che controlla il Chiara Ferragni Brand, diventando azionista di maggioranza pressoché totalitaria attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale da 6,4 milioni di euro. Un’operazione che ha segnato la volontà dell’imprenditrice di riappropriarsi completamente del controllo della propria azienda, svincolandosi da partner esterni e assumendo piena responsabilità delle scelte strategiche future.
Il diciotto settembre 2025 è stata ufficialmente lanciata la prima collezione del nuovo corso: una capsule collection realizzata in collaborazione con Rivoluzione Romantica, il progetto creativo di Alberto Albani e Edoardo Bertuccioli. I due creativi, noti per i loro DJ set e per le collezioni di abbigliamento caratterizzate da slogan ironici e motivazionali legati ai sentimenti, hanno portato nel brand Ferragni un’estetica che strizza l’occhio agli innamorati delusi, ai cosiddetti sottoni e agli illusi cronici. Felpe e magliette con frasi come “Illusi da sempre, illusi per sempre”, “Non spaccarmi il cuore, è già rotto abbastanza” e “World’s best sottona” hanno definito un nuovo linguaggio comunicativo, più autoironico e vulnerabile rispetto al passato.
La seconda fase del rebranding è arrivata nel novembre 2025, quando Ferragni ha presentato il suo primo prodotto per il settore home: una candela profumata battezzata “It’s Gonna Be Incredible”. Il lancio è avvenuto attraverso un video intimista girato nella sua abitazione milanese, in cui l’imprenditrice, vestita in modo casual con shorts in maglia, canotta, cardigan e calzettoni, si muoveva tra salotto e cucina accompagnata dal cane Paloma. La scelta di un’ambientazione domestica e di un tono narrativo sussurrato ha voluto trasmettere autenticità e vicinanza emotiva con il pubblico.
La candela, venduta sul sito ufficiale del brand al prezzo di 39,90 euro, è caratterizzata da un profumo che secondo le note olfattive si apre con note di caramello dorato, prosegue con un cuore di latte cremoso e termina con un fondo di vaniglia avvolgente. Un mix pensato per evocare sensazioni di casa, famiglia, biscotti appena sfornati e dolcezza domestica. Ma l’elemento di maggiore interesse non risiede nella fragranza, bensì nello stemma araldico stampato sul vasetto nero che contiene la candela.
Questo stemma rappresenta il nuovo simbolo identitario del Chiara Ferragni Brand e racchiude una serie di elementi carichi di significato personale. Al centro campeggia il monogramma CF, le iniziali dell’imprenditrice, racchiuso in una cornice che richiama l’iconografia degli stemmi nobiliari. Lo stemma è stato progettato dal team creativo del brand con l’obiettivo di rappresentare i portafortuna più grandi di Chiara Ferragni: i suoi due figli, Leone e Vittoria.
Nel presentare il nuovo simbolo attraverso le sue storie Instagram, Ferragni ha spiegato con emozione il significato nascosto negli elementi grafici. Leone, il primogenito nato nel 2018, è rappresentato da un piccolo leone stilizzato posto nella parte inferiore dello stemma. La scelta dell’animale non è casuale: il nome stesso del bambino richiama il re della foresta e la presenza del leone nello stemma vuole celebrare la forza, il coraggio e la centralità del figlio nella vita della madre.
Vittoria, la secondogenita nata nel 2021, è invece rappresentata da una fenice o da elementi angelici che richiamano le ali e la leggerezza. La fenice, creatura mitologica che risorge dalle proprie ceneri, può essere letta come metafora della rinascita personale e professionale che Ferragni sta vivendo dopo un periodo particolarmente difficile. Non è un caso che la società che controlla il brand si chiami proprio Fenice. La scelta di associare questo simbolo alla figlia Vittoria sottolinea anche il legame etimologico tra il nome della bambina e il concetto di vittoria intesa come superamento delle avversità.
Lo stemma contiene inoltre altri elementi decorativi che completano la composizione araldica: cuori, stelle e dettagli ornamentali che arricchiscono la struttura grafica senza appesantirla. L’insieme trasmette un messaggio di protezione familiare, di amore materno e di orgoglio per i propri affetti più cari. Ferragni ha voluto trasformare un semplice elemento di packaging in un manifesto emotivo, un modo per dichiarare pubblicamente che la famiglia rappresenta il suo punto di riferimento stabile in un momento di trasformazione e di ridefinizione della propria immagine pubblica.
Il rebranding complessivo si inserisce in un contesto personale e professionale complesso. Ferragni sta affrontando un procedimento giudiziario legato alle accuse di truffa aggravata nell’inchiesta sui casi Balocco e Dolci Preziosi, con l’udienza preliminare fissata davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Milano. Ha inoltre concluso il matrimonio con il rapper Fedez e sta vivendo una nuova fase sentimentale accanto a Giovanni Tronchetti Provera, erede dell’impero Pirelli. Ha perso numerose collaborazioni commerciali che avevano contribuito al suo successo economico e ha dovuto ridimensionare la struttura aziendale, chiudendo il punto vendita di Roma e liquidando la società Fenice Retail.
In questo scenario di ricostruzione, la trasformazione dell’identità visiva del brand assume un valore che va oltre la semplice operazione di marketing. Si tratta di un tentativo di ridefinire il proprio posizionamento sul mercato, abbandonando l’immagine patinata e spensierata della prima fase della carriera per abbracciare una narrazione più adulta, vulnerabile e autentica. Il passaggio dal logo pop dell’occhio con le ciglia al nome scritto in modo essenziale, fino allo stemma carico di riferimenti familiari, disegna un percorso di maturazione imprenditoriale in cui la dimensione personale e quella professionale si intrecciano in modo inscindibile.
Gli esperti del settore comunicazione hanno espresso giudizi contrastanti su questa strategia. Alcuni analisti hanno sottolineato come l’azzeramento dei contenuti social e il cambio radicale di identità visiva possano rappresentare una tecnica di marketing efficace per generare attenzione e creare attesa intorno a un rilancio, citando precedenti illustri come quello di Bottega Veneta. Altri hanno evidenziato i rischi di un rebranding così profondo in un momento di crisi reputazionale, mettendo in dubbio la capacità di un semplice restyling grafico di ricostruire la fiducia dei consumatori. La trasparenza e la coerenza tra comunicazione e azioni concrete rappresentano infatti elementi imprescindibili per recuperare credibilità agli occhi di un pubblico che si sente tradito.
Dal punto di vista distributivo, il nuovo corso del Chiara Ferragni Brand prevede una rivisitazione completa delle modalità di vendita. La strategia punta a potenziare i canali digitali, ottimizzando l’e-commerce e riducendo la presenza fisica nei punti vendita. L’ingresso nel settore home con la candela profumata segna una diversificazione dell’offerta che potrebbe rappresentare un terreno meno esposto alle dinamiche della moda e più legato al lifestyle domestico, un segmento di mercato che negli ultimi anni ha registrato una crescita significativa.
La collaborazione con Rivoluzione Romantica ha introdotto un linguaggio comunicativo inedito per il brand Ferragni. Le grafiche ironiche, i messaggi autoironici sui cuori infranti e sui drammi sentimentali hanno intercettato un pubblico giovane che si riconosce in una narrazione emotiva lontana dal glamour inaccessibile. Il target sembra essersi spostato verso una generazione che valorizza l’autenticità, la vulnerabilità e la capacità di ridere delle proprie fragilità amorose. Frasi come “Make Love Great Again” o “Baciami per favore” trasformano i capi di abbigliamento in strumenti di comunicazione sociale, in manifesti indossabili che raccontano stati d’animo e visioni del mondo.
Sul fronte economico, Fenice ha annunciato che il bilancio 2024 sarebbe stato approvato entro giugno e che i primi effetti concreti della nuova strategia sarebbero stati visibili nel secondo semestre del 2025. L’azienda ha parlato di una nuova fase positiva per la società, supportata dalle risorse finanziarie acquisite attraverso l’aumento di capitale e da una più efficiente allocazione delle risorse. La semplificazione della struttura societaria e la focalizzazione sulle aree a maggior valore strategico rappresentano i pilastri di un piano di rilancio che punta a garantire sostenibilità economica nel medio termine.
Il nuovo stemma araldico, con la sua carica simbolica legata alla famiglia e alla protezione dei figli, può essere letto anche come un tentativo di riposizionare Ferragni nell’immaginario collettivo. Non più soltanto l’influencer patinata dalle collaborazioni milionarie e dai matrimoni da favola trasmessi in streaming, ma una madre imprenditrice che mette al centro i propri affetti e che sceglie di comunicare attraverso simboli di continuità generazionale. L’estetica araldica richiama codici visivi storici, evocando nobiltà, tradizione e stabilità, elementi che contrastano con la leggerezza effimera tipica della comunicazione social.
La scelta di lanciare la candela profumata in prossimità delle festività natalizie non è casuale. Il periodo natalizio rappresenta tradizionalmente un momento di forte consumo nel settore home decor e dei prodotti regalo. Una candela dal packaging curato, con uno stemma personalizzato e una narrazione emotiva legata alla famiglia e ai ricordi domestici, si inserisce perfettamente nella logica dei regali natalizi che veicolano messaggi affettivi. Il prezzo di 39,90 euro colloca il prodotto in una fascia medio-alta, accessibile ma non di massa, coerente con il posizionamento premium che il brand ha sempre mantenuto.
La reazione del pubblico è stata mista. Molti follower hanno espresso sostegno lasciando cuori rossi e messaggi di incoraggiamento sotto i post del brand rinnovato. La madre Marina Di Guardo, le sorelle Valentina e Francesca e l’amica storica Veronica Ferraro hanno pubblicamente manifestato il loro appoggio. Altri utenti hanno invece commentato con scetticismo, sottolineando come un cambio di logo e una candela profumata non possano cancellare le questioni giudiziarie in corso né ricostruire automaticamente una reputazione compromessa. Il dibattito sui social ha evidenziato la polarizzazione che caratterizza l’opinione pubblica nei confronti di Ferragni, divisa tra sostenitori fedeli e detrattori irriducibili.
Dal punto di vista del design, il passaggio da un’identità visiva pop e giovanile a un’estetica minimal e araldica segna una discontinuità netta. Il vecchio logo con l’occhio era immediato, riconoscibile, legato all’universo della moda e dello sguardo (Ferragni ha costruito la sua carriera attraverso l’immagine, lo sguardo della fotocamera, l’occhio che osserva e viene osservato). Il nuovo approccio grafico punta invece sulla tipografia pulita, sui colori tenui, sulla sobrietà compositiva. Lo stemma aggiunge un layer di complessità narrativa, introducendo elementi figurativi che raccontano una storia personale ma che richiedono una spiegazione per essere compresi appieno.
Questa necessità di spiegare il significato dello stemma ha generato contenuti social in cui Ferragni stessa illustra ai follower cosa rappresentano il leone e la fenice, quali sono i suoi portafortuna, perché ha scelto quella particolare composizione grafica. Si tratta di una strategia comunicativa che mira a creare coinvolgimento emotivo, invitando il pubblico a entrare nella sfera privata dell’imprenditrice e a condividere i valori familiari che essa rappresenta. In un’epoca dominata dalla domanda di autenticità e trasparenza da parte dei consumatori, mostrare la dimensione umana e materna può rappresentare un asset strategico per ricostruire una connessione con il pubblico.
Il contesto competitivo del mercato della moda e del lifestyle è profondamente mutato negli ultimi anni. L’era degli influencer onnipotenti che monetizzavano ogni post sembra tramontata, sostituita da una maggiore consapevolezza critica da parte dei consumatori e da una richiesta di responsabilità sociale e trasparenza nelle pratiche commerciali. Il caso Balocco ha rappresentato uno spartiacque, evidenziando i rischi della sovrapposizione tra comunicazione personale e promozione commerciale quando le pratiche non sono sufficientemente trasparenti. In questo scenario, il rebranding di Ferragni può essere interpretato come un tentativo di adeguarsi ai nuovi standard richiesti dal mercato, presentandosi non più come un brand basato esclusivamente sulla personalità dell’influencer ma come un’azienda strutturata con una propria identità visiva e valoriale.
La candela profumata segna anche l’ingresso in un settore, quello dell’home decor, che gode di margini interessanti e di una minore esposizione alle dinamiche della fast fashion. I prodotti per la casa hanno un ciclo di vita diverso rispetto agli abiti, creano un legame più duraturo con il consumatore e si prestano a narrazioni legate al comfort, alla cura di sé e degli spazi domestici. In un momento storico in cui la casa ha assunto una centralità nuova nella vita delle persone, conseguenza anche dei cambiamenti indotti dalla pandemia e dalla diffusione del lavoro da remoto, investire in prodotti che rendono l’ambiente domestico più accogliente e significativo rappresenta una scelta strategica sensata.
Il nuovo corso del Chiara Ferragni Brand si configura dunque come un esperimento di trasformazione identitaria totale, che coinvolge simultaneamente l’immagine visiva, la strategia di prodotto, i canali distributivi e il linguaggio comunicativo. Dal logo minimal giallo burro e blu, passando per la collaborazione con Rivoluzione Romantica e i suoi messaggi ironici sui cuori infranti, fino allo stemma araldico carico di riferimenti familiari, si disegna un percorso che tenta di coniugare maturità imprenditoriale e vulnerabilità emotiva, sobrietà estetica e storytelling personale. Se questa strategia si rivelerà efficace nel riconquistare la fiducia dei consumatori e nel rilanciare economicamente l’azienda lo diranno i prossimi mesi, ma certamente rappresenta uno dei casi di rebranding più radicali e discussi nel panorama dell’imprenditoria digitale italiana. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
