L’Italia sperimenta in queste ore una giornata dalle caratteristiche quasi estive con valori termici decisamente superiori alle medie stagionali, ma il fenomeno sarà di breve durata. Il potente promontorio anticiclonico di origine nordafricana estesosi sul Mediterraneo centrale a partire da giovedì 3 aprile raggiunge oggi il suo apice, determinando condizioni meteorologiche eccezionalmente miti su gran parte della penisola con punte di temperatura che supereranno abbondantemente le medie del periodo.
Le previsioni meteorologiche indicano per sabato 5 aprile una parentesi quasi estiva per numerose regioni italiane, con temperature massime che toccheranno valori particolarmente elevati soprattutto nelle vallate alpine, dove i termometri potrebbero registrare picchi di 25-26°C, configurando una situazione insolita per il primo scorcio di aprile. L’eccezionalità termica interesserà anche altre zone della penisola, con massime attese intorno ai 22-23°C nelle aree interne del Centro-Sud e delle Isole Maggiori, mentre valori sensibilmente superiori alle medie stagionali caratterizzeranno anche Pianura Padana, Toscana, Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna.

La situazione meteorologica attuale è perfettamente coerente con l’andamento altalenante tipico del mese di aprile, che continua a proporre rapidi avvicendamenti tra fasi calde anticicloniche e improvvise irruzioni di masse d’aria fredda, configurando quella che gli esperti definiscono una vera e propria “altalena meteorologica”. L’attuale fase di stabilità atmosferica, caratterizzata da cieli prevalentemente sereni e temperature molto miti, rappresenta una condizione ideale per attività all’aria aperta, gite fuori porta e persino per i primi momenti in spiaggia, ma è destinata a concludersi repentinamente già a partire da questa sera.
I modelli meteorologici concordano nel prevedere l’arrivo di un vortice ciclonico proveniente dalle regioni baltiche, carico di aria fredda e instabile, che determinerà un rapido deterioramento delle condizioni atmosferiche. I primi segnali di cambiamento si manifesteranno già nella serata odierna, quando le prime nubi compatte faranno il loro ingresso sul Friuli Venezia Giulia e sul Veneto orientale, preludio a un cambio di scenario piuttosto brusco che interesserà progressivamente l’intero territorio nazionale.

La perturbazione, che scivola verso l’Adriatico e il Sud Italia attraverso i Balcani, porterà con sé un sensibile rinforzo dei venti di Bora, contribuendo a un rapido abbassamento delle temperature. Durante le ore notturne sono attesi rovesci e isolati temporali, che colpiranno principalmente il Friuli Venezia Giulia e le coste venete. Il passaggio del fronte freddo segnerà un significativo cambiamento delle condizioni meteorologiche, ponendo fine alla breve parentesi quasi estiva.
Il quadro meteorologico previsto per l’inizio della prossima settimana conferma l’instaurarsi di condizioni atmosferiche decisamente più instabili. Le regioni più direttamente interessate dal peggioramento saranno inizialmente quelle del Centro-Sud, con piogge e rovesci che potrebbero estendersi anche alla Sardegna. Il Nord Italia potrà godere di maggiori schiarite, ma il calo termico risulterà generalizzato su tutto il territorio nazionale, con valori che torneranno in linea con le medie stagionali o persino leggermente al di sotto.
La configurazione barica che si sta delineando riflette una situazione tipica del periodo primaverile, caratterizzata da frequenti e potenti scambi meridiani con rapide ondate di freddo in discesa dalle regioni artiche. Questo genere di dinamiche atmosferiche sta diventando sempre più frequente negli ultimi anni, probabilmente in relazione ai cambiamenti climatici in atto, e determina un’aumentata incidenza di eventi meteorologici estremi quali violenti temporali, grandinate e nubifragi.
La causa scatenante dell’imminente peggioramento può essere ricondotta a un indebolimento del Vortice Polare, la cui struttura ha subito significative alterazioni nelle scorse settimane. Il collasso della configurazione stratosferica ha favorito l’instaurarsi di correnti meridiane, permettendo all’aria gelida artica di spingersi verso sud e raggiungere il bacino del Mediterraneo. Questo meccanismo potrebbe ripetersi nelle prossime settimane, configurando un mese di aprile particolarmente dinamico e contrassegnato da marcati sbalzi termici.
La primavera 2025 si conferma dunque una stagione meteorologicamente estrema, con un susseguirsi di fasi a tratti molto instabili e improvvise rimonte dell’anticiclone, un andamento che i meteorologi definiscono “a singhiozzo”. Le regioni meridionali e le isole maggiori potrebbero risentire maggiormente di questa instabilità, con frequenti episodi precipitativi anche di forte intensità, mentre le regioni settentrionali potrebbero beneficiare di periodi più stabili, pur non essendo completamente al riparo da improvvisi cambi di scenario.
Le previsioni a medio termine indicano che l’inizio di aprile sarà caratterizzato da un generale surplus di precipitazioni rispetto alle medie climatologiche, con frequenti passaggi perturbati che interesseranno la penisola italiana. Solo verso la metà del mese potrebbe verificarsi un graduale consolidamento dell’alta pressione, con un miglioramento più deciso delle condizioni atmosferiche in vista delle festività pasquali, previste quest’anno per il 20 aprile.
Le giornate odierne caratterizzate da temperature elevate rappresentano dunque solo una breve parentesi all’interno di un contesto primaverile estremamente variabile, che continuerà a proporre rapidi avvicendamenti tra fasi calde e irruzioni di aria fredda. Gli esperti meteorologi raccomandano pertanto di approfittare della giornata odierna per attività all’aria aperta, considerando che già da domani le condizioni atmosferiche subiranno un deciso deterioramento, con un ritorno a valori termici decisamente più consoni al periodo.