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Belén Rodriguez verso la Rai, ecco cosa farà e su che canale

Uno scatto su Instagram davanti alla sede Rai di via Asiago conferma le voci: Belén Rodríguez debutterà in autunno su Radio 2 con un programma cucito su di lei, segnando la prima esperienza in radio e aprendo la strada a un possibile graduale addio alla televisione tradizionale.

La foto del portone della storica sede Rai di via Asiago 10, caricata da Belén Rodriguez nelle sue storie Instagram in un placido pomeriggio di metà luglio, ha rotto un silenzio carico di significati e ha acceso in poche ore un dibattito che non riguarda soltanto l’imminente palinsesto radiofonico della Radio pubblica ma, per riflesso, l’intero equilibrio del talent-show business italiano.

Sebbene la showgirl argentina abbia mantenuto il riserbo, fonti interne a Viale Mazzini confermano che il suo nome figura nella lista dei conduttori scelti dal nuovo direttore di Rai Radio 2, Giovanni Alibrandi, per la stagione autunnale 2025; si tratterebbe di un progetto ad hoc, al momento top secret, orientato a intercettare un pubblico giovane e trasversale, in linea con la strategia di rinnovamento decisa dal Servizio Pubblico.

Per Belén si profila dunque un cambio di medium più che di canale: non un talk televisivo né una prima serata generalista, bensì l’esordio assoluto in un contesto radiofonico dove la voce, e non l’immagine, detta i tempi della narrazione. L’ipotesi, stando alle indiscrezioni di Dagospia, oscilla fra una fascia mattutina di infotainment leggero e un format serale più confidenziale, magari arricchito da incursioni musicali e momenti di costume, impianto che la conduttrice sentirebbe congeniale per ripartire con un ritmo meno frenetico e più sostenibile rispetto alla tv.

Il riposizionamento dietro il microfono arriva a poco più di un anno dalla scelta – ribadita in varie interviste – di lasciare volontariamente Mediaset dopo otto stagioni di Tú Sí Que Vales e un anno da co-presentatrice de Le Iene, decisione motivata dallo stesso volto argentino con la volontà di aprire «un nuovo capitolo» della carriera lontano da logiche produttive percepite come troppo pressanti.

Quel capitolo si era inizialmente scritto con Warner Bros. Discovery: prima il docu-reality Amore alla Prova – La Crisi del Settimo Anno su Real Time, dedicato alle coppie in crisi, poi il varietà comico Only Fun sul Nove, condiviso con i PanPers. Progetti che hanno riaffermato la poliedricità della conduttrice ma non hanno cancellato la necessità di un percorso professionale più misurato: un’indicazione emersa con forza quando, a marzo, l’assenza improvvisa in una puntata di Only Fun venne spiegata con un malessere fisico, segnale che la soubrette stessa non ha mai minimizzato.

Alle ragioni artistiche, infatti, si aggiunge l’esigenza personale di mantenere un equilibrio psicofisico riconquistato a fatica. La stessa Belén, in numerose dichiarazioni recenti, ha raccontato i mesi di depressione seguiti alla definitiva separazione da Stefano De Martino e agli impegni televisivi convulsi degli ultimi anni: un periodo che l’ha costretta al ricovero e a una lunga pausa dal video. Proprio in quell’intervallo la conduttrice ha maturato l’idea di trasformare la propria esposizione mediatica, privilegiando format in cui la componente emotiva possa prevalere sulla performance.

Non sorprende, quindi, che il primo banco di prova in Rai possa essere la radio, habitat ideale per una comunicazione più intima e meno legata al giudizio estetico. Le trattative, riservate ma avanzate al punto da influire sul nuovo palinsesto, prevederebbero un contratto di un anno con opzione di rinnovo e la possibilità per la conduttrice di affiancare eventuali ospiti fissi, tra i quali i rumours citano a più riprese Fiorello e Fabrizio Biggio, pur senza conferme ufficiali.

La mossa, vista dall’interno della Rai, si inserisce nella strategia di portare nella radio di Stato volti pop capaci di ampliare la platea digitale e social, linea delineata dallo stesso Alibrandi sin dal suo insediamento e già sperimentata con operazioni simili su Viva Rai 2. Dal lato della conduttrice, invece, il progetto rappresenta il primo test di una possibile transizione stabile dall’immagine al suono, che in futuro potrebbe culminare con un parziale, se non completo, addio alla televisione generalista, almeno per le conduzioni continuative.

Va ricordato che la carriera di Belén non si esaurisce nello show-business: l’imprenditrice ha consolidato negli ultimi anni un portafoglio di brand che spazia dai costumi da bagno alla cosmetica, business che le garantisce indipendenza economica e libertà di negoziare i propri ingaggi senza la pressione degli ascolti. Ciò spiega come la prospettiva di un passaggio alla radio, con un impegno quotidiano ma orari più agili, possa rivelarsi funzionale anche alla gestione familiare, divisa fra il primogenito Santiago e la piccola Luna Marì.

L’eventuale matrimonio professionale con la Rai, tuttavia, non esclude collaborazioni parallele con Warner Bros. Discovery, a patto di evitare sovrapposizioni di fascia oraria: in base ai contratti standard di Viale Mazzini, le esclusive si limitano infatti ai territori editoriali e non impediscono apparizioni saltuarie su altre reti, purché comunicate in anticipo. Di fatto, la showgirl potrebbe mantenere gli speciali su Real Time o presenziare a produzioni Nove, lasciando però che la dimensione quotidiana o settimanale appartenga alla radio.

Un ulteriore segnale della direzione intrapresa si può rintracciare nell’assenza del suo nome sia nei palinsesti Mediaset, oggetto della “rivoluzione” voluta da Pier Silvio Berlusconi per ridurre l’esposizione di contenuti percepiti come eccessivamente “pop”, sia nei listini Discovery diffusi alla stampa a inizio estate. È dunque plausibile che la conduttrice voglia concentrare le energie su un unico progetto d’esordio, per testare la risposta del pubblico e, soprattutto, le proprie motivazioni.

Il passaggio in Rai non sarebbe in ogni caso un ritorno, bensì un debutto vero e proprio: in passato la Rodriguez era stata ospite di show come Domenica In o Che Tempo Che Fa, ma non aveva mai firmato un contratto di conduzione con il Servizio Pubblico. In tal senso, l’operazione riflette una consapevolezza diversa: l’idea che la popolarità possa essere declinata senza la sovraesposizione tipica dei varietà televisivi e che una voce riconoscibile, se ben curata, valga quanto l’immagine.

In conclusione, lo scatto di via Asiago non è soltanto un indizio per i fan o un vezzo social: è la cartolina di un cambio di paradigma, la fotografia di una fase di maturità professionale in cui Belén Rodriguez, dopo anni di prime serate e gossip incessante, sceglie di ridisegnare il proprio profilo mediatico partendo dal medium più antico e più moderno al tempo stesso, la radio. Se l’operazione avrà successo, il piccolo schermo potrebbe perdere uno dei suoi volti più luminosi; nel frattempo, però, guadagna una nuova voce, pronta a misurarsi con il linguaggio dell’etere e con un pubblico che, forse, è disposto ad ascoltare più che a guardare. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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