Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Gerry Scotti contro Affari Tuoi: “Si avvicina alla ludopatia”

Il conduttore Mediaset attacca il game show Rai definendolo “una riffa” e sollevando questioni sulla responsabilità sociale dei contenuti televisivi nel dibattito sulla ludopatia.
Credit © Mediaset

La controversia tra Mediaset e Rai sul programma televisivo più seguito della stagione ha raggiunto un nuovo livello di tensione. Gerry Scotti, storico conduttore di Canale 5, ha lanciato un attacco frontale ad Affari Tuoi, il game show di Rai 1 condotto da Stefano De Martino, definendolo "una riffa che si avvicina alla ludopatia".

Le dichiarazioni di Scotti, rilasciate in un’intervista al Corriere della Sera del 12 luglio 2025, si inseriscono in un contesto di preparazione alla sfida autunnale tra La Ruota della Fortuna e Affari Tuoi nell’access prime time. Il conduttore lombardo non ha risparmiato critiche al meccanismo del programma concorrente, sottolineando la differenza fondamentale tra i due format: "Da noi non basta tirare una monetina per vincere, alla Ruota della Fortuna chi arriva in fondo lo merita".

Il cuore dell’accusa di Scotti risiede nella natura aleatoria del gioco dei pacchi: "Se uno non è fortunato non va da nessuna parte, ma in tutti i quiz che ho condotto – dal Milionario a Caduta Libera – la componente del merito è sempre preponderante". Questa critica tocca uno dei punti più sensibili del dibattito televisivo contemporaneo, ovvero il rapporto tra intrattenimento e responsabilità sociale.

Le parole di Scotti non rappresentano un caso isolato nella strategia comunicativa di Mediaset. Già durante la presentazione dei palinsesti di luglio, l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi aveva espresso perplessità sui contenuti del programma Rai, interrogandosi sulla correttezza di mandare in onda "nella fascia di massimo ascolto un giochino che è ciò di più vicino all’azzardo che ci possa essere". Berlusconi aveva inoltre precisato che si tratta di "un game in cui si vincono premi senza particolari meriti", sollevando questioni etiche sul ruolo del servizio pubblico televisivo.

L’offensiva di Mediaset ha trovato supporto anche da parte di Striscia la Notizia, che ha dedicato diversi servizi alla questione, intervistando esperti e parlamentari. Tra questi, il sociologo Maurizio Fiasco, presidente dell’Associazione scientifica Alea per lo studio del gioco d’azzardo, ha dichiarato che "ad Affari Tuoi c’è un progetto che riproduce tutte le procedure più tipiche del coinvolgimento e dell’induzione al gioco d’azzardo". Le dichiarazioni di Fiasco hanno suscitato particolare attenzione nel mondo politico, con alcuni parlamentari che hanno promesso di sollevare la questione in Commissione di Vigilanza Rai.

Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra ha annunciato l’intenzione di presentare un quesito all’azienda di Viale Mazzini: "Il tema della ludopatia è un tema importante. Penso che un quesito alla Rai sulle argomentazioni poste dal professor Fiasco sia legittimo". Analogamente, Stefano Candiani della Lega ha sostenuto che "sarebbe utile riprendere qualche iniziativa per verificare fino in fondo ciò che accade", mentre Riccardo Magi di +Europa ha definito "impressionante che ciò avvenga sul servizio pubblico".

Il confronto tra i due programmi assume particolare rilevanza anche dal punto di vista degli ascolti. Affari Tuoi, sotto la conduzione di Stefano De Martino, ha registrato risultati straordinari, con punte superiori ai 6 milioni di telespettatori e share del 30%. Scotti, dal canto suo, ha riconosciuto la forza del programma concorrente, definendo "i pacchi il nuovo benchmark di quell’ora", ma ha anche espresso fiducia nella propria capacità di competere: "Se abitualmente fanno il 28% di share e si mettono a fare il 25% vorrà dire che il risultato è arrivato".

La questione della ludopatia in televisione tocca un tema di grande attualità sociale. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale, nel 2024 gli italiani hanno speso circa 160 miliardi di euro in giochi d’azzardo, con una crescita del 21% rispetto al 2021. Il fenomeno colpisce trasversalmente tutte le fasce sociali, con particolare incidenza tra i giovani adulti, che rappresentano quasi un quarto dei giocatori. La regione maggiormente coinvolta è la Lombardia, con oltre 13 miliardi di euro di raccolta complessiva.

In questo contesto, la responsabilità dei media assume un’importanza cruciale. Il dibattito sulla natura di Affari Tuoi si inserisce in una riflessione più ampia sui contenuti televisivi e sul loro impatto sociale. La trasmissione di Rai 1, pur essendo un programma di intrattenimento, viene percepita da alcuni esperti come potenzialmente problematica per la sua capacità di normalizzare meccanismi simili a quelli del gioco d’azzardo.

Particolarmente significativo è il fatto che, come evidenziato dal Corriere della Sera, nel contratto di servizio 2018-2022 tra il Ministero dello Sviluppo economico e la Rai era prevista "l’assenza di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia", clausola che è però scomparsa nel contratto successivo del 2023-2028. Questo cambiamento ha alimentato ulteriormente le polemiche, con i critici che sottolineano l’incoerenza tra la missione del servizio pubblico e la trasmissione di contenuti considerati potenzialmente dannosi.

La strategia di Mediaset appare chiara: utilizzare la questione della ludopatia come leva per delegittimare il successo di Affari Tuoi e preparare il terreno per il ritorno di Striscia la Notizia a novembre. Gerry Scotti, che dal 14 luglio conduce La Ruota della Fortuna nell’access prime time di Canale 5, rappresenta il cavallo di battaglia di questa operazione, forte della sua esperienza quarantennale e della credibilità acquisita nel panorama televisivo italiano.

La controversia si estende anche al piano personale, con Scotti che ha commentato il fenomeno De Martino in termini di appeal televisivo: "Stefano De Martino funziona per la freschezza, la giovinezza, la novità nel panorama televisivo, per quel guizzo di napoletanità che, da Totò in poi, funziona. E poi la bellezza: diciamolo, i belli sono avvantaggiati. Ma nella vita tanti sono come me, uomini normali: io sono l’alternativa ai belli". Queste dichiarazioni, pur mantenendo un tono scherzoso, evidenziano la consapevolezza di Scotti della sfida che lo attende.

La disputa tra Mediaset e Rai non è nuova nel panorama televisivo italiano. Già in passato, Striscia la Notizia aveva condotto campagne aggressive contro programmi della concorrenza, arrivando persino a provocare azioni legali da parte della televisione pubblica. Tuttavia, la questione della ludopatia aggiunge un elemento di particolare delicatezza al confronto, trasformando una normale competizione commerciale in un dibattito di rilevanza sociale.

L’evoluzione della vicenda sarà seguita con attenzione, soprattutto in vista del ritorno di Affari Tuoi a settembre con Stefano De Martino confermato alla conduzione. La Rai, dal canto suo, ha mantenuto un profilo basso sulla questione, limitandosi a sottolineare il successo di pubblico del programma e la sua conformità alle normative vigenti. Tuttavia, l’eventuale intervento della Commissione di Vigilanza potrebbe costringere l’azienda di Viale Mazzini a fornire chiarimenti più dettagliati sulla natura e sui contenuti del game show.

La battaglia degli ascolti autunnali si preannuncia particolarmente accesa, con due programmi che rappresentano filosofie televisive diverse: da una parte Affari Tuoi, basato sulla componente emotiva e sulla casualità, dall’altra La Ruota della Fortuna, che privilegia la preparazione e la conoscenza. Il pubblico italiano avrà modo di esprimere le proprie preferenze, decretando il vincitore di una sfida che va oltre la semplice competizione commerciale per toccare temi di responsabilità sociale e di missione del servizio pubblico.

In definitiva, la polemica innescata da Gerry Scotti rappresenta un momento significativo del confronto tra le due principali realtà televisive italiane, evidenziando come il dibattito sui contenuti televisivi non possa prescindere dalle questioni di impatto sociale e di responsabilità editoriale. La questione della ludopatia, in particolare, solleva interrogativi importanti sul ruolo dei media nella società contemporanea e sulla necessità di bilanciare l’intrattenimento con la tutela del pubblico più vulnerabile. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

Add a comment

Lascia un commento