Il gruppo Prada ha ufficializzato l’acquisizione del 100% di Versace per un valore di 1,25 miliardi di euro. L’accordo, annunciato giovedì 10 aprile 2025, prevede il passaggio della proprietà della maison della Medusa da Capri Holdings al gruppo guidato da Patrizio Bertelli. Il corrispettivo cash sarà basato su un enterprise value di 1,25 miliardi di euro, che sarà soggetto ad aggiustamenti al momento del closing, previsto per il secondo semestre del 2025.
L’operazione, approvata dai consigli di amministrazione di entrambe le società, segna un importante ritorno alle origini per lo storico marchio fondato da Gianni Versace. Capri Holdings, che aveva acquistato Versace nel 2018 per 1,83 miliardi di euro, cede ora il brand a un prezzo inferiore rispetto a quanto ipotizzato inizialmente. Le prime indiscrezioni parlavano infatti di una valutazione intorno agli 1,5 miliardi di euro, ma recenti turbolenze sui mercati, incluse le tensioni commerciali legate ai nuovi dazi americani, avrebbero contribuito a ridimensionare il prezzo finale dell’accordo.
“Siamo lieti di accogliere Versace nel gruppo Prada e di avviare un nuovo capitolo per un marchio con cui condividiamo un impegno costante verso la creatività, la cura del prodotto e un forte patrimonio culturale”, ha dichiarato Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo Prada. “Il nostro obiettivo è di dare continuità all’eredità di Versace, celebrandone e reinterpretandone l’estetica audace e senza tempo. Offriremo una piattaforma solida, rafforzata nel corso degli anni da continui investimenti industriali e distributivi. La nostra organizzazione è pronta e ben posizionata per scrivere una nuova pagina nella storia di Versace, facendo leva sui valori del gruppo e continuando a operare con fiducia e rigorosa determinazione”.
Andrea Guerra, amministratore delegato del gruppo Prada, ha sottolineato come l’acquisizione rappresenti “un passo ulteriore nel percorso evolutivo del nostro gruppo e aggiunge una nuova dimensione, diversa e complementare”. Guerra ha inoltre precisato che il gruppo si sente pronto ad affrontare questa nuova sfida, pur riconoscendo che “il cammino sarà molto lungo e richiederà pazienza e disciplina nell’esecuzione. L’evoluzione di un marchio necessita di tempo e di cura continua”. Nella stessa nota, Guerra ha voluto ringraziare Capri Holdings “per aver preservato ed ulteriormente arricchito l’heritage di questo magnifico brand”.
Per finanziare l’operazione, Prada ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 1,5 miliardi di euro, composto da 1 miliardo di euro in term-loan e 500 milioni in bridge facility. Il gruppo ha precisato che, “in considerazione della liquidità disponibile e delle linee di credito inutilizzate, il Gruppo Prada mantiene una struttura finanziaria solida e flessibile”. Durante una conference call tenuta nel pomeriggio del 10 aprile, Guerra e Lorenzo Bertelli, responsabile della corporate social responsibility del gruppo, hanno spiegato che i prossimi passi per il rilancio di Versace prevedono “una mentalità a lungo termine, un viaggio paziente e disciplinato, un orizzonte temporale di 24-48 mesi”.
L’acquisizione di Versace da parte di Prada rappresenta un significativo riassetto nel panorama della moda di lusso. John D. Idol, presidente e amministratore delegato di Capri Holdings, ha spiegato che la vendita di Versace “riflette l’impegno ad aumentare il valore per gli azionisti, a rafforzare il bilancio e ad alimentare la crescita futura” dei marchi Michael Kors e Jimmy Choo, che rimangono nel portafoglio della holding americana. Il prezzo di vendita, significativamente inferiore a quello di acquisto del 2018, riflette sia le recenti difficoltà del brand sia un clima di maggiore cautela nel settore del lusso.
L’operazione arriva in un momento particolare per Versace. All’inizio di aprile, Donatella Versace aveva deciso di fare un passo indietro, rinunciando al ruolo di direttrice creativa della maison della Medusa, posizione che ricopriva da circa trent’anni. Sui social, Donatella ha commentato positivamente il passaggio di proprietà: “Sono incredibilmente lieta che Versace entri a far parte della famiglia Prada. Gianni e io abbiamo sempre avuto una grande ammirazione per Miuccia, Patrizio e la loro famiglia. Sono onorata che il marchio sia nelle mani di un’azienda familiare italiana così fidata e sono pronta a sostenere questa nuova era per il brand in ogni modo possibile”.
Il ritorno di Versace sotto proprietà italiana è stato salutato con favore anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha definito l’operazione “un segnale forte al mercato” che “consolida la leadership del nostro Paese nel settore della moda”. L’acquisizione di Versace da parte di Prada rappresenta infatti la nascita di un importante polo italiano del lusso, in grado di competere con i grandi conglomerati francesi come LVMH e Kering.
L’integrazione di Versace all’interno del portafoglio Prada avverrà in un’ottica di continuità e valorizzazione dell’identità stilistica del brand. Durante la conference call, Guerra ha precisato che “l’immagine del marchio, la creatività e il posizionamento saranno le priorità principali nei primi tempi”, mentre lo sviluppo della strategia si baserà su innovazione di prodotto e sul cliente. L’incontro tra lo stile barocco ed esuberante di Versace e quello essenziale e minimalista di Prada e Miu Miu potrebbe rappresentare una stimolante sfida creativa, alla ricerca di una sintesi tra due estetiche apparentemente opposte.
Il gruppo Prada ha chiuso il 2024 con un fatturato di 5,4 miliardi di euro, in aumento del 17% rispetto all’anno precedente, trainato soprattutto dal successo del brand Miu Miu, che ha registrato un incremento delle vendite del 93%. Versace, invece, ha realizzato un fatturato leggermente superiore al miliardo di dollari, con un calo del 6,9% rispetto all’anno precedente e un utile di 25 milioni, in diminuzione dell’83,6% rispetto al 2023. Queste cifre evidenziano il grande potenziale di crescita che Prada intravede in Versace, a patto di saper rilanciare adeguatamente il marchio.
L’acquisizione di Versace si inserisce in una strategia di lungo periodo del gruppo Prada, che mira a costruire un portafoglio di marchi complementari e a rafforzare la propria posizione nel settore del lusso globale. La sfida sarà ora quella di valorizzare l’heritage di Versace mantenendone l’identità distintiva, ma al contempo integrandolo efficacemente nella struttura organizzativa e distributiva del gruppo Prada, per liberarne tutto il potenziale inespresso.