Morto Papa Francesco, il Papa non sarà sepolto a San Pietro: la scelta simbolica della Basilica di Santa Maria Maggiore

Il Pontefice ha scelto la Basilica di Santa Maria Maggiore come luogo per la propria sepoltura, vicino all’icona della Salus Populi Romani a cui era profondamente devoto.

La scomparsa di Papa Francesco avvenuta stamattina, 21 aprile 2025, Lunedì dell’Angelo, ha colto di sorpresa i fedeli nonostante le sue condizioni di salute non ottimali. Bergoglio si è spento a Casa Santa Marta alle 7.35 come annunciato dal cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo: «Il Vescovo di Roma è tornato alla casa del Padre». Con la morte del Pontefice si apre ufficialmente il periodo di Sede Vacante e ha inizio uno dei riti più solenni della Chiesa Cattolica, che nel caso di Jorge Mario Bergoglio presenterà una significativa novità rispetto alla tradizione recente: il Santo Padre non sarà sepolto nelle Grotte Vaticane di San Pietro, dove riposano i suoi più recenti predecessori, ma nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

Questa scelta era stata manifestata dallo stesso Francesco già nel dicembre 2023, durante un’intervista rilasciata all’emittente messicana N+, quando aveva rivelato alla giornalista Valentina Alazraki: «La mia tomba è già pronta». Un desiderio che rompe con la tradizione consolidata dal 1914, anno dal quale tutti i pontefici sono stati sepolti nelle Grotte Vaticane, anche se alcuni di loro – dopo la canonizzazione – sono stati successivamente trasferiti all’interno della Basilica di San Pietro, come accaduto per san Pio X, san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II.

Il luogo preciso che accoglierà le spoglie di Papa Francesco all’interno dell’immensa Basilica mariana potrebbe essere una minuscola nicchia all’entrata, sulla sinistra della Cappella Paolina, dove è custodita l’icona della Salus Populi Romani, l’immagine della Madonna che la tradizione attribuisce all’evangelista Luca e a cui Bergoglio ha sempre riservato una devozione particolare. Questa nicchia, stando alle fonti vaticane, era stata precedentemente «opzionata» da un cardinale ancora in vita che ha immediatamente rinunciato quando è venuto a conoscenza del desiderio espresso dal Pontefice. La Cappella dispone anche di un ingresso che affaccia sulla navata principale, attualmente chiuso.

Il profondo legame tra Papa Francesco e la Basilica di Santa Maria Maggiore affonda le radici ben prima della sua elezione al soglio pontificio. Bergoglio vi si recava regolarmente durante i suoi soggiorni romani, dedicando sempre del tempo alla preghiera davanti all’icona mariana. Un legame rafforzato dal fatto che proprio in questa basilica, nel Cinquecento, Sant’Ignazio di Loyola celebrò la sua prima messa – un dettaglio non trascurabile per un pontefice appartenente all’ordine dei Gesuiti. La mattina stessa del 14 marzo 2013, poche ore dopo la sua elezione, Francesco volle recarsi proprio nella basilica liberiana per pregare davanti alla Salus Populi Romani, un gesto che avrebbe poi ripetuto prima e dopo ogni viaggio apostolico. L’ultimo omaggio alla Madonna risale a fine marzo 2025, quando uscito dall’ospedale Gemelli dopo un lungo ricovero, fece fermare l’auto davanti all’ingresso della chiesa per far depositare un mazzo di fiori ai piedi dell’icona e trattenersi in preghiera.

Lo scorso 8 dicembre 2024, in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione, il Santo Padre aveva inoltre omaggiato la Madonna nella Basilica di Santa Maria Maggiore con una rosa d’oro, riprendendo una tradizione antica interrotta da oltre quattro secoli. Il primo a donare una rosa d’oro alla Salus fu Giulio III nel 1551, seguito da Paolo V nel 1613, gesto che Bergoglio ha voluto ripetere a testimonianza della sua particolare devozione mariana.

La scelta di essere sepolto a Santa Maria Maggiore, sebbene inusuale rispetto alla tradizione recente, non rappresenta un unicum nella storia papale. L’ultimo pontefice a non essere sepolto in Vaticano è stato Leone XIII (1878-1903), le cui spoglie riposano nella Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedra del Vescovo di Roma. Prima di lui, il beato Pio IX (1846-1878) volle essere sepolto nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura. Considerando l’intera storia del papato, a San Pietro sono sepolti 91 pontefici, mentre nella Basilica di Santa Maria Maggiore riposano già 7 predecessori di Francesco.

Oltre alla location della sepoltura, Papa Francesco ha voluto rivoluzionare anche il rituale funebre, come si legge nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, l’aggiornamento definitivo delle norme liturgiche sul funerale dei Papi pubblicato ad aprile 2024. Bergoglio ha optato per una cerimonia più sobria e vicina allo spirito evangelico: una volta deceduto, il suo corpo non sarà esposto alla venerazione dei fedeli su un catafalco, ma su una semplice bara di legno aperta, «con dignità, ma come ogni cristiano». Il rito è stato inoltre semplificato, prevedendo una veglia invece di due, e nessuna cerimonia formale per la chiusura della bara. Il corpo verrà tumulato senza le tre bare tradizionali di cipresso, piombo e rovere, lasciando la possibilità di scegliere luoghi alternativi alla cripta vaticana.

Le modifiche introdotte riflettono pienamente lo stile che ha caratterizzato il pontificato di Francesco, sempre orientato verso una maggiore semplicità e essenzialità. La semplificazione riguarda anche i titoli pontifici, preferendo espressioni come «Vescovo di Roma» o «Servo dei Servi di Dio», l’eliminazione di alcuni elementi simbolici ritenuti superflui come il pastorale o il triregno sulla bara, e una maggiore centralità della Parola di Dio e della speranza nella Resurrezione, piuttosto che di riti sontuosi o protocolli di Stato.

Il funerale papale, tradizionalmente chiamato Missa poenitentialis, verrà celebrato in Piazza San Pietro alla presenza di delegazioni di Stato provenienti da tutto il mondo, seguendo lo schema delle tre «stazioni» liturgiche previste dal nuovo Ordo: nella casa del defunto, dove il corpo viene composto alla presenza del Cardinale Camerlengo e di alcuni prelati; nella Basilica Vaticana, dove il feretro viene esposto per la venerazione dei fedeli; e infine nel luogo della sepoltura, la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove Papa Francesco ha scelto di riposare per la sua grande devozione alla Madonna.

La scelta di Papa Francesco di essere sepolto accanto all’icona della Salus Populi Romani rappresenta l’ultimo atto di un pontificato caratterizzato dalla volontà di riformare la Chiesa in direzione di una maggiore semplicità evangelica e di una speciale attenzione ai più fragili, sempre sotto lo sguardo materno di Maria, a cui il pontefice argentino ha costantemente affidato il suo ministero petrino iniziato quel 13 marzo 2013 e conclusosi oggi, dopo oltre dodici anni di pontificato.