Un caso medico decisamente insolito è stato riportato ad Hong Kong, dove una donna affetta da grave costipazione ha temporaneamente perso dieci anni di memoria dopo essersi sforzata eccessivamente durante l’utilizzo del bagno. La vicenda, inizialmente diffusa dal quotidiano cinese Sky Post e successivamente ripresa da numerosi media internazionali, ha suscitato notevole interesse nella comunità medica e scientifica per la rarità della condizione e le sue peculiari circostanze scatenanti, aprendo interrogativi sui meccanismi neurologici che collegano gli sforzi fisici intensi a temporanei blackout della memoria.
Secondo quanto riportato dal figlio della donna, che ha raccontato l’accaduto, la madre soffriva da giorni di una severa stitichezza che le provocava notevole disagio fisico. Dopo essere finalmente riuscita a liberarsi in bagno, ha manifestato un improvviso e preoccupante vuoto di memoria, non riuscendo più a ricordare gli eventi degli ultimi dieci anni della propria vita. L’episodio di amnesia è durato complessivamente otto ore, durante le quali la donna è stata ricoverata in ospedale per accertamenti diagnostici che, tuttavia, non hanno rilevato alcuna anomalia nelle funzioni cerebrali. La mattina seguente, la paziente si è risvegliata con la memoria completamente recuperata, ma senza alcun ricordo dell’episodio amnestico vissuto nelle ore precedenti.
L’amnesia globale transitoria: una condizione rara ma documentata
I medici che hanno esaminato il caso hanno diagnosticato alla donna un’amnesia globale transitoria, una sindrome neurologica caratterizzata dalla temporanea incapacità di formare nuovi ricordi e di accedere a quelli recenti. Questa condizione, sebbene poco comune, è ben documentata nella letteratura medica e si manifesta tipicamente con un’improvvisa perdita della memoria a breve termine, mentre la persona mantiene intatte altre funzioni cognitive, rimanendo vigile, lucida e consapevole della propria identità. Durante un episodio di amnesia globale transitoria, il paziente può apparire disorientato e ripetere frequentemente le stesse domande, non riuscendo a trattenere nuove informazioni.
Secondo quanto spiegato dal neurologo Dr. Peng Jiaxiong, intervistato dai media di Hong Kong in merito al caso, l’episodio potrebbe essere stato causato da una condizione nota come insufficienza della valvola della vena giugulare interna, che compromette temporaneamente il normale flusso sanguigno al cervello. Lo sforzo eccessivo esercitato durante la defecazione avrebbe provocato una temporanea riduzione dell’ossigenazione cerebrale, causando l’improvviso blackout mnesico. Il medico ha sottolineato che, sebbene rari, questi eventi possono verificarsi non solo durante sforzi legati alla costipazione, ma anche in seguito al sollevamento di oggetti pesanti o durante stati emotivi particolarmente intensi.
Il meccanismo fisiopatologico dello sforzo eccessivo
Il fenomeno alla base di questo particolare tipo di amnesia è noto nella letteratura medica come sincope vasovagale, una condizione che può manifestarsi in seguito a sforzi fisici intensi. Quando una persona esercita una pressione eccessiva, come nel caso di chi soffre di grave costipazione, si verifica un improvviso aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, seguito da un calo repentino che può determinare una temporanea riduzione del flusso di sangue al cervello. Questo meccanismo fisiopatologico è simile a quello che si riscontra nella cosiddetta “sindrome da sollevamento pesi”, in cui lo sforzo intenso può causare perdita di coscienza e, in casi rari, deficit temporanei della memoria.
La dottoressa Sarah Jarvis, specialista consultata dal quotidiano britannico The Sun, ha confermato la plausibilità di un collegamento tra sforzo eccessivo e amnesia temporanea: “In teoria è possibile spiegare la perdita di memoria come risultato di uno sforzo eccessivo in bagno. Se si spinge molto forte, infatti, si potrebbe interrompere l’afflusso di sangue al cervello”. La specialista ha tuttavia precisato che, in casi estremamente rari, questa condizione potrebbe persino provocare un’emorragia cerebrale e una forma di ictus, pur non avendo mai riscontrato personalmente un caso così grave nei suoi trent’anni di attività medica.
Casi precedenti e rischi associati
Quello della donna di Hong Kong non rappresenta un caso isolato nella letteratura medica. Nel 2016, come riportato dai media asiatici, un uomo di 58 anni a Taiwan aveva vissuto un episodio simile di amnesia globale transitoria dopo aver sofferto di costipazione la sera precedente. In quel caso, secondo il neurologo che lo aveva in cura, l’episodio era stato probabilmente aggravato anche da un intenso stato emotivo provocato dalla visione di un acceso talk show politico, evidenziando come fattori fisici e psicologici possano combinarsi nel determinare questa rara condizione.
Secondo la Mayo Clinic, l’amnesia globale transitoria può essere scatenata da diversi eventi, tra cui l’immersione improvvisa in acqua fredda o calda, l’attività fisica intensa, i rapporti sessuali, alcune procedure mediche come l’angiografia o l’endoscopia, traumi cranici lievi o forti stress emotivi. Sebbene nella maggior parte dei casi la condizione si risolva spontaneamente senza conseguenze permanenti, il dottor Peng ha avvertito che i pazienti che hanno sperimentato un episodio di amnesia globale transitoria potrebbero avere una probabilità del 30% più elevata di subire un ictus in futuro, raccomandando quindi di rivolgersi immediatamente a un medico qualora si verifichino sintomi di perdita di memoria dopo uno sforzo fisico intenso.
Le conseguenze psicologiche e il recupero
Sebbene l’amnesia globale transitoria non sia considerata una condizione pericolosa per la vita, l’esperienza può risultare estremamente disorientante e angosciante sia per chi la vive direttamente sia per i familiari. Nel caso della donna di Hong Kong, il figlio ha raccontato di essere rimasto profondamente spaventato dall’improvvisa amnesia della madre, tanto da condurla immediatamente in ospedale per accertamenti. La preoccupazione è comprensibile, considerando che i sintomi dell’amnesia globale transitoria possono facilmente essere confusi con quelli di condizioni neurologiche ben più gravi, come l’ictus o le crisi epilettiche, rendendo necessaria una valutazione medica immediata per una corretta diagnosi differenziale.
Fortunamente, nella totalità dei casi documentati di amnesia globale transitoria, compresi quelli scatenati da sforzi eccessivi durante la costipazione, il recupero è completo e avviene generalmente nell’arco di 24 ore, come confermato anche nel caso della donna di Hong Kong che ha riacquisito completamente la memoria dopo otto ore dall’insorgenza dei sintomi. La peculiarità di questa condizione risiede nel fatto che, una volta recuperata la normale funzionalità mnemonica, il paziente tipicamente non conserva alcun ricordo del periodo di amnesia, creando una sorta di vuoto temporale nella propria esperienza cosciente.
Possibili misure preventive
Considerando il collegamento evidenziato tra costipazione severa, sforzi eccessivi e rischio di episodi di amnesia transitoria, i medici sottolineano l’importanza di adottare misure preventive per evitare la stitichezza cronica. Un’alimentazione ricca di fibre, un adeguato apporto idrico giornaliero e una regolare attività fisica rappresentano i cardini della prevenzione della costipazione, riducendo conseguentemente la necessità di esercitare sforzi eccessivi durante la defecazione. In caso di costipazione persistente, è consigliato consultare un medico che possa suggerire rimedi specifici piuttosto che ricorrere autonomamente a sforzi potenzialmente rischiosi.
Il caso della donna di Hong Kong, pur nella sua singolarità, offre un importante spunto di riflessione su come anche attività quotidiane apparentemente banali possano, in determinate circostanze, avere ripercussioni inaspettate sulla salute neurologica, evidenziando l’importanza di non sottovalutare disturbi comuni come la stitichezza che, se trascurati, possono occasionalmente condurre a conseguenze sorprendenti e potenzialmente preoccupanti come la temporanea perdita della memoria.