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Milano, cede l’insegna Generali sulla Torre Hadid: evacuato il grattacielo -VIDEO-

Cedimento strutturale dell’insegna Generali sulla Torre Hadid a Milano: evacuato il grattacielo di 177 metri, chiusa la metro Tre Torri e il centro commerciale per motivi di sicurezza.
Credit © LocalTeam

La mattinata del 30 giugno 2025 ha segnato un momento di grande tensione per il quartiere CityLife di Milano, quando una delle due insegne della compagnia assicurativa Generali installate sulla sommità della Torre Hadid ha subito un preoccupante cedimento strutturale. L’episodio, verificatosi intorno alle 6:30, ha immediatamente attivato le procedure di emergenza con l’evacuazione dell’intero grattacielo e la messa in sicurezza dell’area circostante.

La Torre Hadid, alta 177 metri e caratterizzata da 44 piani che si sviluppano con una caratteristica torsione architettonica, rappresenta uno dei simboli più riconoscibili del moderno skyline milanese. L’insegna collassata, che raggiunge un’altezza complessiva di 192 metri considerando i 15 metri aggiuntivi della struttura pubblicitaria, ospita quotidianamente oltre duemila lavoratori negli uffici della sede milanese del gruppo assicurativo.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle autorità competenti, l’allarme è scattato all’alba quando i residenti dei palazzi circostanti hanno segnalato un forte boato e l’improvvisa inclinazione di una delle due maxi-insegne metalliche. La struttura, del peso di circa 180 tonnellate e realizzata in acciaio, ha mostrato evidenti segni di cedimento rimanendo pericolosamente inclinata sulla facciata orientale dell’edificio progettato dall’archistar Zaha Hadid.

I Vigili del Fuoco di Milano sono intervenuti tempestivamente con quattro mezzi specializzati, supportati dal nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) per le operazioni in quota, mentre i tecnici della manutenzione della torre hanno avviato immediatamente le verifiche strutturali necessarie. L’area sottostante è stata completamente isolata e il passaggio pedonale interdetto per scongiurare ogni rischio di caduta di detriti o di ulteriori cedimenti della pesante struttura metallica.

A scopo precauzionale, le autorità hanno disposto la chiusura della fermata metropolitana Tre Torri della linea M5, situata proprio alla base del grattacielo, insieme al centro commerciale CityLife Shopping District che si sviluppa ai piedi della torre. La decisione ha comportato significativi disagi per i pendolari e per i numerosi visitatori del quartiere, ma si è resa necessaria per garantire la massima sicurezza durante le operazioni di messa in sicurezza.

Le prime ipotesi investigative si concentrano su un possibile cedimento dei tiranti in acciaio che sorreggevano la pesante struttura pubblicitaria, installata nel 2018 attraverso una complessa operazione ingegneristica che aveva richiesto ben quindici sorvoli in elicottero per posizionare una gru sulla sommità dell’edificio. Le condizioni meteorologiche della notte precedente non presentavano particolari criticità, escludendo quindi l’ipotesi di raffiche di vento eccezionali come causa scatenante del cedimento.

Il gruppo Generali, attraverso un comunicato ufficiale, ha confermato che l’episodio è stato prontamente gestito con l’immediata messa in sicurezza dell’insegna, precisando che non si sono registrati danni a persone né a strutture circostanti. La compagnia assicurativa ha inoltre annunciato che tutto il personale della sede milanese continuerà a operare in modalità remota fino al completamento delle verifiche tecniche e alla risoluzione della situazione di emergenza.

La Torre Hadid, nota popolarmente come “lo Storto” per la sua caratteristica forma architettonica, rappresenta uno dei tre grattacieli iconici del progetto CityLife, insieme alla Torre Isozaki (“il Dritto”) e alla Torre Libeskind (“il Curvo”). L’edificio è stato inaugurato nel 2017 come parte del più ampio progetto di riqualificazione urbana dell’area dell’ex Fiera Campionaria di Milano, trasformando 366.000 metri quadri di superficie in un moderno quartiere residenziale, commerciale e direzionale.

Il progetto architettonico della defunta Zaha Hadid aveva previsto standard costruttivi di altissimo livello, con certificazione LEED Platinum per la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. L’edificio, caratterizzato dalla tecnica costruttiva “a doppia pelle” per massimizzare le prestazioni termiche, incorpora impianti fotovoltaici e sistemi di gestione energetica avanzati, oltre a garantire illuminazione naturale per oltre il 95% delle postazioni di lavoro.

Le operazioni di verifica e consolidamento strutturale proseguiranno nelle prossime ore sotto la supervisione congiunta dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale e dei tecnici specializzati, con l’obiettivo di ripristinare quanto prima la piena funzionalità dell’area e garantire il ritorno in sicurezza dei lavoratori e dei visitatori. L’episodio sottolinea l’importanza della manutenzione costante e del monitoraggio strutturale anche nelle architetture più moderne e tecnologicamente avanzate, dimostrando l’efficacia delle procedure di emergenza urbana nella gestione di situazioni critiche in ambienti metropolitani complessi come il quartiere CityLife.

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