Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Sinner trionfa a Wimbledon, ecco cosa mangia Jannik per tenersi in forma

Carote come spuntino energetico, proteine magre e carboidrati complessi nei pasti principali, pizza, sushi e gelato alla vaniglia concessi con moderazione: la dieta di Sinner combina rigore, tradizione e piccoli sgarri, sostenendo la sua ascesa al vertice del tennis mondiale.
Facebook

La straordinaria ascesa di Jannik Sinner, coronata dal trionfo londinese che lo ha consacrato primo italiano a sollevare il trofeo dei Championships, non è frutto soltanto di talento, allenamenti meticolosi e disciplina mentale: alle radici del suo rendimento costante vi è un regime alimentare studiato con cura, capace di garantire energia prolungata, recupero rapido e la serenità psicofisica necessaria a gestire la pressione del vertice mondiale

L’immagine del campione altoatesino che sgranocchia una carota durante un cambio di campo, divenuta iconica a Vienna nel 2019, ha fornito la scintilla per la nascita dei Carota Boys, gruppo di tifosi travestiti da ortaggio che oggi segue il numero uno in ogni angolo del circuito, ma soprattutto ha rivelato un’abitudine alimentare tanto semplice quanto funzionale: la radice arancione, ricca di betacarotene, fibre e antiossidanti, offre zuccheri a basso indice glicemico e, grazie alla praticità di consumo, rappresenta uno snack naturale ideale tra un set e l’altro

Se le carote sono il marchio di fabbrica, la dieta quotidiana di Sinner si fonda su un equilibrio calibrato di macronutrienti: a colazione alterna yogurt greco con frutta fresca o uova con pane integrale, combinazione che fornisce proteine ad alto valore biologico e carboidrati complessi capaci di garantire rilascio energetico graduale durante le sessioni mattutine di allenamento

Nei pasti principali il campione privilegia fonti proteiche magre come pollo alla griglia, tacchino o pesce azzurro, accostate a riso integrale, pasta di grano duro o patate dolci, senza trascurare un assortimento di vegetali di stagione che apportano micronutrienti essenziali e antiossidanti, utili a mitigare lo stress ossidativo indotto dalle ore in campo

Sul fronte dei grassi, l’accento ricade su olio extravergine d’oliva, frutta secca e avocado, alleati nella modulazione della risposta infiammatoria muscolare e nel mantenimento di un profilo lipidico ottimale; l’idratazione, elemento spesso sottovalutato, viene garantita da un apporto costante di acqua minerale arricchita con elettroliti, particolarmente cruciale nei tornei estivi a clima torrido come Miami, dove lo stesso Sinner ha confessato di adattare la propria alimentazione incrementando frutta ad alto tenore di acqua e riducendo cibi elaborati

Il rigore non impedisce tuttavia qualche sgarro controllato: il ventitreenne altoatesino non nasconde la predilezione per pizza e sushi, comfort food capaci di rompere la monotonia degli hotel e riportarlo, anche solo per una sera, alla normalità dei coetanei; se la tentazione diventa dolce, opta per gelato alla vaniglia con frutti di bosco o dessert artigianali, convinzione ribadita più volte in conferenza stampa: «non si perde certo un match per un dolce ogni tanto», ha spiegato ironicamente a Miami

A dispetto delle mode proteiche estreme, Sinner rifugge esperienze gastronomiche esotiche come il consumo di insetti, considerato «impensabile» per tradizione e gusto personale; preferisce piatti della sua infanzia altoatesina, dagli Schlutzkrapfen agli Spätzle, che ricompongono un legame emotivo con la famiglia e il rifugio di Val Fiscalina dove il padre Hanspeter ha esercitato per anni l’arte culinaria

Proprio l’influenza paterna ha instillato in Jannik la passione per la cucina: quando i tornei si protraggono per settimane, il tennista preferisce affittare un appartamento e mettersi ai fornelli per lo staff, controllando personalmente la qualità degli ingredienti e riducendo la dipendenza da ristoranti, soluzione che gli consente di monitorare sale, condimenti e porzioni

Nonostante la cura maniacale dei dettagli, il campione mantiene un rapporto sano con il cibo: dopo la conquista di un titolo prestigioso è tradizione celebrare con hamburger, patatine fritte e una Coca Cola condivisi con il team, rituale che testimonia la necessità di momenti di convivialità e distensione prima di tornare in palestra l’indomani

Fuori dal campo, la scelta di astenersi dall’alcol e di limitare le celebrazioni notturne è spiegata dallo stesso Sinner con pragmatismo: ogni eccesso incide sul recupero e, di conseguenza, sulla longevità agonistica; il lavoro con il nuovo preparatore Marco Panichi punta a integrare motivazione e varietà, introducendo attività collaterali come golf o visite museali per ampliare la «sfera mentale» senza stravolgere la ripetitività necessaria alla misurazione dei carichi

L’approccio complessivo, moderato ma costante, spiega l’assenza di oscillazioni di rendimento che spesso caratterizzano i giovani talenti: un corpo nutrito in modo uniforme tollera elevate intensità di allenamento, riduce il rischio di infortuni e permette di affrontare cinque set sull’erba londinese con la stessa brillantezza mostrata sul cemento australiano o sulla terra parigina

In definitiva, la dieta di Jannik Sinner non è una tabella ferrea di divieti ma un codice flessibile che coniuga esigenze prestative, radici culturali e piccoli piaceri controllati; un modello che dimostra come la ricerca dell’eccellenza sportiva possa convivere con il gusto, l’identità e l’equilibrio emotivo, elementi imprescindibili per restare al vertice di uno sport che esige perfezione fisica e lucidità mentale in ogni scambio Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

Add a comment

Lascia un commento