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Meteo, in arrivo Crisi Profonda dell’Estate: ci aspettano 15 giorni con temperature sotto la media

Il modello statunitense GFS conferma: tra fine luglio e inizio agosto Italia interessata da un’anomalia termica negativa estesa, con cali di 10-15°C e marcata instabilità atmosferica diffusa.

Le ultime analisi meteorologiche delineano un quadro decisamente atipico per il cuore della stagione estiva. Secondo le proiezioni aggiornate del modello statunitense GFS (Global Forecast System), la seconda parte di luglio e la prima decade di agosto potrebbero essere caratterizzate da una fase di marcata instabilità atmosferica accompagnata da un’anomalia termica negativa di ampia estensione. Si tratta di un’evoluzione sorprendente, poiché interessa proprio il periodo dell’anno in cui, statisticamente, le temperature raggiungono i valori più elevati e l’anticiclone subtropicale garantisce condizioni di stabilità prolungata.

Il segnale che emerge dalle simulazioni numeriche è chiaro: una serie di ondulazioni del flusso atlantico porterà più volte verso l’Europa centro-meridionale masse d’aria più fresca di origine polare-marittima. Questo tipo di configurazione, tipica dei mesi autunnali, tende a generare profonde aree di bassa pressione, in grado non solo di innescare un calo sensibile delle temperature ma anche di produrre episodi di precipitazioni diffuse e localmente intense. Già dalla giornata del 28 luglio è atteso un ciclone in discesa dal Mare del Nord che, secondo il modello GFS, attraverserà l’arco alpino per poi scendere verso le regioni centrali del Mediterraneo.

L’impatto sull’Italia sarà evidente: nelle regioni settentrionali, dove l’instabilità è già iniziata con fenomeni temporaleschi sparsi, è previsto un ulteriore peggioramento con piogge persistenti e localmente abbondanti. Nella fase successiva, tra il 29 e il 31 luglio, l’aria più fresca raggiungerà anche il Centro e il Sud, provocando un sensibile abbassamento termico. Le proiezioni mostrano valori massimi diurni non superiori ai 23-25°C su gran parte del Nord, con punte ancora più basse nelle aree pedemontane e appenniniche, mentre sulle regioni meridionali – oggi caratterizzate da valori superiori ai 35°C – il modello stima un crollo termico anche di 10-15°C in meno nell’arco di 24 ore, con minime notturne prossime ai 18-20°C in zone costiere solitamente calde.

Questa dinamica atmosferica non sarà un fenomeno isolato: il modello GFS, supportato da altre corse di previsione, suggerisce che anche nei primi giorni di agosto una nuova irruzione di aria più fredda del normale interesserà il bacino centrale del Mediterraneo, determinando un ulteriore episodio di instabilità e mantenendo temperature al di sotto della media stagionale anche di 8-10°C. Si tratta di un segnale che, se confermato, costituirebbe una delle anomalie estive più marcate degli ultimi anni, con caratteristiche termiche simili a quelle riscontrabili nel mese di settembre.

Il contesto europeo non sarà meno rilevante: l’anomalia termica si estenderà infatti dalla penisola iberica fino ai Balcani, con scarti di 6-8°C sotto la media in vaste aree della Francia, della Germania meridionale e dell’Europa orientale. Particolarmente insolita la distribuzione termica attesa per il 30 luglio, quando anche l’entroterra nordafricano – in particolare Algeria e Tunisia – potrebbe registrare valori inferiori alle medie storiche, mentre le aree più calde si concentreranno a latitudini insolitamente elevate, tra Russia europea e Turchia.

Dal punto di vista operativo, questo scenario richiede particolare attenzione non solo per i disagi legati alla brusca variazione termica, ma soprattutto per i fenomeni atmosferici estremi associati: precipitazioni localmente alluvionali, raffiche di vento significative e possibili grandinate, elementi tipici di un pattern circolatorio perturbato e lontano dall’equilibrio estivo. I settori agricoli e turistici, che pianificano le attività estive sulla base di un clima generalmente stabile, rischiano di subire ripercussioni sia logistiche sia economiche, considerando l’impatto della riduzione termica prolungata e della persistenza di fasi perturbate.

L’affidabilità di una previsione a medio-lungo termine come quella del GFS richiede naturalmente cautela, ma il fatto che la tendenza sia ormai ripetutamente confermata dalle ultime corse del modello e supportata da altri centri di calcolo, come l’europeo ECMWF, indica che il trend generale appare solido. Le prossime 72 ore saranno determinanti per affinare ulteriormente la previsione, definendo con maggior precisione intensità e distribuzione dei fenomeni, ma già ora la prospettiva di oltre dieci giorni di condizioni instabili e temperature inferiori alle medie storiche nel periodo statisticamente più caldo dell’anno rappresenta un evento di notevole rilevanza meteorologica.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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