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Fin Che la Barca Va, quando inizia la seconda stagione del programma di Piero Chiambretti

Piero Chiambretti torna in autunno 2025 con la seconda stagione di Fin Che la Barca Va su Rai 3, dopo il successo della prima edizione che ha registrato 919 mila spettatori e il 4,8% di share.

Piero Chiambretti è pronto a salpare nuovamente sul Tevere con la seconda stagione di Fin Che la Barca Va, il programma quotidiano che ha riportato il conduttore torinese nella fascia dell’access prime time di Rai 3. La trasmissione, che aveva debuttato lo scorso 10 marzo 2025 per 25 puntate, tornerà in onda nell’autunno 2025 con un nuovo ciclo di appuntamenti dalle 20.10 alle 20.35, confermando il successo dell’originale format televisivo ambientato sulla motonave “Livia Drusilla” che naviga lungo il fiume romano.

L’annuncio ufficiale della conferma è arrivato attraverso una dichiarazione di Williams Di Liberatore, neo-direttore dell’Intrattenimento Primetime Rai, che ha sottolineato come “Piero con la sua ironia e intelligenza suscita sempre riflessioni e pone interrogativi che stimolano il percorso di crescita di ognuno di noi, ormai è tornato ad appartenere alla grande famiglia Rai e torneremo presto a salpare insieme”.

Il programma ha registrato una media di 919 mila spettatori pari al 4,8% di share, risultati che hanno convinto la direzione aziendale a procedere con il rinnovo per una seconda stagione. La trasmissione si è posizionata strategicamente nel palinsesto tra la storica striscia di “Blob” e l’approfondimento “Il Cavallo e la Torre” condotto da Marco Damilano, riuscendo a intercettare un pubblico fedele nonostante la difficoltà della fascia oraria caratterizzata dalla concorrenza dei principali telegiornali nazionali.

Fin Che la Barca Va rappresenta un ritorno alle origini per Chiambretti, che ha dichiarato di aver concepito l’idea del programma oltre cinque anni fa. Il format prevede interviste di venti minuti con personalità del giornalismo, della cultura, della politica, dello sport, del costume e dello spettacolo, tutte rigorosamente condotte a bordo della motonave che percorre il tratto del Tevere dall’Isola Tiberina verso Castel Sant’Angelo, attraversando sette ponti storici della capitale.

Il sottotitolo del programma, “Programma Controcorrente”, riflette sia il percorso fisico dell’imbarcazione che risale il fiume, sia l’approccio editoriale della trasmissione. Chiambretti ha spiegato che “non abbiamo l’ambizione di fare concorrenza all’informazione battente, piuttosto di offrire un’alternativa affascinante”, utilizzando Roma come scenografia naturale per dialoghi che spaziano dall’attualità alle grandi questioni contemporanee.

La formula del programma si basa sul motto “siamo tutti sulla stessa barca”, frase che il conduttore ripete frequentemente per sottolineare l’interconnessione delle vicende umane e sociali. Durante le interviste, Chiambretti sviluppa conversazioni che “danno il senso alle parole di Eraclito, ovvero che tutto scorre, la stessa vita scorre e noi scorriamo insieme a lei”, approfondendo con l’ospite del giorno i fatti dell’attualità per “scoprire man mano quanto sia importante o inutile la vita”.

La struttura della trasmissione prevede diverse sezioni: l’intervista principale con la “Carta d’imbarco” che introduce la carriera del personaggio ospite, le riprese aeree con drone dell’imbarcazione, le interviste “Taxi Populi” alla gente comune, documenti video dalle Teche Rai sui cambiamenti nei costumi, servizi di approfondimento e filmati dal backstage della puntata precedente. Ogni episodio si conclude con il suono della sirena della motonave, mentre all’inizio Chiambretti legge il bollettino meteo dell’Aeronautica militare italiana prima della navigazione.

Tra i primi ospiti della stagione inaugurale si sono alternati figure di rilievo come monsignor Vincenzo Paglia, Paolo Mieli, Oscar Farinetti e Pif, confermando l’ambizione del programma di intercettare personalità di spessore per affrontare tematiche complesse in un contesto informale e suggestivo. Chiambretti ha manifestato il desiderio di avere come ospite il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendolo “lui che in questi dieci anni di presidenza non ci ha fatto annegare” e annunciando l’intenzione di “corteggiarlo come ho fatto con Cossiga”.

La produzione del programma è interamente interna alla Rai e ha richiesto un impegno produttivo significativo, reso possibile dal lavoro della Direzione Produzione. La sfida tecnica di realizzare una trasmissione televisiva su un’imbarcazione in movimento ha comportato soluzioni innovative per l’illuminazione, l’arredamento e la gestione delle condizioni meteorologiche, con la possibilità di utilizzare sia il ponte scoperto che gli spazi interni della motonave.

Un aspetto particolarmente significativo riguarda le prospettive internazionali del format: Fin Che la Barca Va sarà presentato al mercato internazionale dei format televisivi, aprendo la possibilità di vendita e adattamento in altri paesi. Questa dimensione commerciale testimonia la qualità e l’originalità del prodotto, ideato e realizzato completamente in Italia.

Il programma si inserisce nel più ampio ritorno di Chiambretti in Rai dopo le esperienze su altre reti televisive, rappresentando un elemento di continuità nella programmazione di Rai 3 che ha sempre privilegiato contenuti culturali e di approfondimento. La scelta della terza rete pubblica si è rivelata strategica, permettendo al conduttore di mantenere la sua identità autoriale senza le pressioni commerciali tipiche di altre fasce orarie.

Parallelamente a Fin Che la Barca Va, Chiambretti continua la sua collaborazione con Rai 3 attraverso “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, il comedy show in prima serata che esplora l’universo femminile con particolare attenzione all’attualità e alla società. Questa doppia presenza sulla terza rete conferma il ruolo centrale del conduttore torinese nella strategia editoriale dell’emittente pubblica.

La seconda stagione di Fin Che la Barca Va si preannuncia come un appuntamento imperdibile per gli appassionati di televisione di qualità, offrendo un format originale che coniuga informazione, cultura e spettacolo in un contesto unico nel panorama televisivo italiano. L’imbarcazione sul Tevere continuerà a rappresentare una metafora della condizione umana contemporanea, navigando tra le acque spesso agitate dell’attualità con la bussola dell’intelligenza e dell’ironia che da sempre contraddistinguono lo stile di Piero Chiambretti.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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