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Meteo, Ondata di Caldo per 10 giorni poi la svolta: Temporali e Calo delle Temperature

La quarta ondata di calore dell’estate porterà temperature fino a 40°C fino al 15 agosto, quando una saccatura atlantica spezzerà l’anticiclone africano.

Secondo gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli fisico-matematici, la configurazione atmosferica subirà una trasformazione radicale a partire dalla fine del 15 agosto, quando una saccatura proveniente dal Nord Atlantico riuscirà finalmente a penetrare il robusto muro anticiclonico che ha mantenuto temperature elevate e condizioni stabili su gran parte della penisola. Le regioni settentrionali saranno le prime a sperimentare gli effetti di questo cambiamento atmosferico, con Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia che vedranno l’arrivo di condizioni di instabilità già sul finire della giornata del 15 agosto.

Il deterioramento delle condizioni meteorologiche si manifesterà attraverso lo sviluppo di sistemi temporaleschi anche di notevole intensità, accompagnati da precipitazioni che potranno assumere carattere violento in alcune aree, con possibili grandinate e raffiche di vento che potrebbero creare disagi locali. Il weekend di Ferragosto vedrà un’evoluzione progressiva del maltempo verso le regioni centrali e parte di quelle meridionali, con domenica 17 agosto che potrebbe segnare l’estensione dei fenomeni instabili su quasi tutto il territorio nazionale.

La dinamica sinottica responsabile di questo cambiamento vede il coinvolgimento di una depressione che si formerà sul Nord Atlantico intorno alla data di Ferragosto, caratterizzata da un nucleus particolarmente attivo in grado di generare una saccatura destinata a attraversare la Francia per dirigersi successivamente verso il Mediterraneo centrale. Questa struttura meteorologica rappresenterà il meccanismo chiave per l’indebolimento dell’alta pressione subtropicale che ha garantito stabilità atmosferica e temperature ben superiori alle medie stagionali durante la prima metà del mese di agosto.

Fino al 15 agosto, l’Italia continuerà ad essere dominata dall’anticiclone africano che sta portando la quarta ondata di calore dell’estate 2025 con temperature eccezionalmente elevate. Le colonnine di mercurio raggiungeranno valori estremi, con punte di 40 gradi a Terni, 39 gradi a Firenze e 38 gradi anche a Roma, mentre Milano registrerà massime di 36 gradi con una temperatura percepita di 40 gradi a causa dell’alta umidità.

La particolare intensità di questa ondata di calore risulta evidente dal confronto con eventi simili del passato: rispetto al 2012, anno in cui un’ondata analoga portò temperature fino a 36-37 gradi, i nuovi picchi segnano un incremento di almeno 3-4 gradi in poco più di un decennio, rappresentando un segnale inequivocabile del cambiamento climatico in atto. Le temperature minime notturne oscilleranno tra i 20 e i 24 gradi, accentuando la sensazione di disagio termico e rendendo le notti particolarmente oppressive.

Il fenomeno si presenta particolarmente severo considerando che siamo ormai ad agosto e le giornate hanno iniziato ad accorciarsi, rendendo anomala l’intensità del calore rispetto alle medie stagionali. L’afa sarà la compagna fedele di queste notti tropicali, mentre l’umidità aumenterà la percezione del caldo, portando in alto i valori dello stress index, quell’indice che misura il livello di disagio fisiologico percepito dal corpo umano in condizioni di caldo e umidità elevata.

Le previsioni indicano che questa fase di tempo stabile e caldo intenso dovrebbe persistere fino a domenica 11 agosto, dopodiché i principali modelli meteo segnalano un possibile cambiamento attorno a Ferragosto, con l’arrivo di una saccatura atlantica dal Nord Europa. Una vasta depressione fredda, in discesa dalla Francia verso il Mediterraneo centrale, potrebbe rompere la stabilità anticiclonica, portando con sé aria più fresca, temporali e un calo sensibile delle temperature.

Entro domenica 17 agosto, il maltempo potrebbe estendersi a buona parte del Centro, coinvolgendo Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo e Campania, mentre anche la Sardegna potrebbe essere interessata, seppur in misura minore. Il cambiamento potrebbe comportare un calo termico di 6-8 gradi rispetto ai giorni precedenti, con temporali più diffusi al Nord, specie in pianura Padana, e maggiore variabilità anche al Centro, mentre il Sud resterebbe sotto l’influsso del caldo per qualche giorno ancora.

La situazione meteorologica conferma le proiezioni sui cambiamenti climatici nella regione mediterranea, dove le temperature medie sono già aumentate di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, un valore che supera di circa 0,4 gradi la media globale. Il bacino del Mediterraneo è considerato un hotspot climatico e sta svolgendo un ruolo cruciale nel sistema climatico globale come area sentinella delle trasformazioni ambientali, agendo come un amplificatore precoce dei cambiamenti e rendendo visibili impatti e meccanismi che interessano sistemi globali.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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