La settimana di Ferragosto si avvia verso una conclusione meteorologica dominata dal caldo africano estremo, con temperature che toccheranno i picchi stagionali tra il 10 e il 15 agosto. L’anticiclone subtropicale proveniente dal Nord Africa riporterà le colonnine di mercurio su valori decisamente elevati, con Sicilia e Sardegna che torneranno a puntare i 40°C nelle aree interne e picchi analoghi possibili su Puglia e Calabria ionica. Il caldo estremo non resterà tuttavia confinato al Sud, poiché la cupola subtropicale si allungherà verso il Centro-Nord, permettendo alle temperature di sfiorare i 38-40°C anche in Toscana, Lazio, Umbria, e sulla pianura padana da ovest a est, particolarmente tra Veneto, Emilia e Lombardia.
L’intensità dell’ondata di calore rappresenterà la quarta della stagione estiva 2025, alimentata dalla componente nord-africana dell’anticiclone che farà salire sensibilmente le temperature su tutto il territorio nazionale. Le massime diurne potranno facilmente raggiungere i 35-36 gradi in tutta Italia, con picchi anche superiori nelle zone interne lontane dalla mitigazione marina. A rendere particolarmente pesante la situazione sarà l’afa, con minime spesso oltre i 26-27°C nelle città e sui litorali, oltre a umidità elevata che trasforma il caldo in qualcosa di fastidioso e persistente anche durante le ore notturne. L’umidità accentuerà ulteriormente la percezione del caldo, compromettendo la qualità del sonno e facendo salire lo “stress index”, l’indicatore che misura il livello di disagio fisiologico percepito dal corpo in condizioni di calore e umidità.
Le giornate più roventi si concentreranno con ogni probabilità domenica 10 e lunedì 11 agosto, quando l’anticiclone raggiungerà un’intensità e un’estensione davvero notevoli. Temperature di 40°C sono attese in città come Terni, Firenze, Prato e Pistoia, mentre valori fino a 39°C interesseranno Benevento, Mantova, Ferrara, Reggio Emilia e Trento, oltre che gran parte del resto del Centro e del Nord. Le previsioni indicano che l’apice dell’ondata di caldo si verificherà tra l’11 e il 15 agosto, con temperature massime che nelle zone interne e di pianura di Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna potranno raggiungere punte di 35-37°C e localmente anche 40-42°C. Il clima resterà stabile e soleggiato, con venti generalmente deboli o a regime di brezza, mentre lo zero termico si porterà fino a quota 4800-5000 metri nelle prossime 24-48 ore, per poi assestarsi intorno ai 4500 metri nella settimana di Ferragosto.

Subito dopo Ferragosto, tuttavia, il panorama meteorologico nazionale potrebbe subire un cambiamento sostanziale tra il 17 e il 21 agosto. Il modello meteo GFS inquadra un affondo atlantico in grado di incrinare l’alta pressione africana, con l’ingresso di aria più fresca lungo l’arco alpino che aprirebbe la porta a temporali organizzati. Questi fenomeni si svilupperebbero prima sui rilievi per poi propagarsi verso le pianure del Nord, caratterizzandosi per intensità a tratti notevole, con rovesci, grandine localmente di medie dimensioni e raffiche lineari di downburst, specie tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia. L’ingresso di correnti più fresche di origine atlantica inizierebbe a scalfire l’anticiclone già da sabato 16 agosto, quando il Nord Italia sarà la prima area a risentirne con temporali intensi su Alpi, Prealpi e alta Pianura Padana.
La seconda metà del mese potrebbe essere caratterizzata da maggiore variabilità meteorologica. Alcuni modelli climatici lasciano intravedere l’indebolimento del campo di alta pressione africana dopo Ferragosto, con l’arrivo di infiltrazioni atlantiche che potrebbero riportare instabilità e un calo termico, soprattutto al Nord e successivamente anche al Centro. Non si esclude un possibile break estivo intorno al 17-20 agosto, con temporali più diffusi e anche violenti, specie sulla Pianura Padana, Liguria e zone interne del Centro. Il cambiamento comporterebbe un calo delle temperature di 6-8°C rispetto ai giorni precedenti, con valori più in linea con la media stagionale. Nel giro di 24-48 ore il calo termico diventerebbe avvertibile anche al Centro, con i primi temporali in Appennino e sul medio Adriatico, mentre il Sud seguirebbe a ruota con un ridimensionamento più graduale ma netto rispetto al caldo esagerato di Ferragosto.

I fenomeni temporaleschi attesi dopo Ferragosto potrebbero assumere caratteristiche particolarmente intense, con rischio di downburst, ovvero raffiche discendenti che si originano all’interno di nubi temporalesche e che, raggiunto il suolo, si espandono orizzontalmente. Si tratta di un vento freddo e impetuoso che può superare facilmente i 100 km/h, causando danni simili a quelli di un tornado, anche se il movimento dell’aria presenta caratteristiche differenti: non c’è rotazione ma una vera e propria “colata” d’aria verso il basso. Il riscaldamento anomalo del Mar Mediterraneo gioca un ruolo chiave nella formazione di questi eventi, aumentando l’umidità atmosferica e rendendo l’aria più instabile e carica di energia. I downburst possono manifestarsi in due forme: i microbust, che durano pochi minuti e colpiscono aree limitate, e i macrobust, più estesi e duraturi. In entrambi i casi, le raffiche possono abbattere alberi, scoperchiare tetti e provocare blackout improvvisi.
Le giornate del 17 e 18 agosto vedranno ancora condizioni instabili al Nord e parzialmente al Centro, con rovesci e temporali pomeridiani. Il Sud resterà più soleggiato e caldo, anche se con massime leggermente inferiori rispetto ai giorni precedenti. Tra il 19 e il 20 agosto il meteo tenderà a stabilizzarsi, con temperature ormai lontane dai picchi africani che si attesteranno tra 30 e 34°C in gran parte d’Italia, accompagnate da minore umidità e condizioni ideali per attività all’aperto. La tendenza verso la fine del mese mostra un possibile ulteriore peggioramento giovedì 21 agosto, con una nuova fase instabile caratterizzata da rovesci isolati soprattutto al Nord e nelle zone interne del Centro, mentre le temperature massime potrebbero scendere ulteriormente portandosi intorno ai 30°C.
Le previsioni a medio termine indicano che questa fase più mite potrebbe accompagnare l’Italia fino a fine agosto, segnando una sorta di congedo graduale dall’estate più estrema. I modelli previsionali inquadrano l’arrivo di infiltrazioni fresche di origine atlantica, capaci di smantellare almeno parzialmente il dominio dell’alta pressione africana attraverso una saccatura che potrebbe farsi largo tra il 17 e il 20 agosto, portando piogge sparse al Nord e un primo reale calo termico generalizzato. Settembre, almeno nella sua prima parte, non promette ancora grandi scossoni, con la tendenza verso un inizio ancora stabile e a tratti caldo, specie sulle regioni centro-meridionali. L’Atlantico potrebbe tuttavia restare attivo e pronto a farsi strada, specialmente al Nord e lungo l’Adriatico, con primi segnali di maggiore dinamicità già entro la metà del mese. Le massime rientreranno progressivamente entro limiti più accettabili, ponendo fine a quella che si configura come l’ultima vera ondata di calore della stagione estiva 2025.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!