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Giornata Mondiale dei Laghi, custodi della biodiversità minacciati dalla crisi climatica

Le Nazioni Unite istituiscono la prima Giornata Mondiale dei Laghi per sensibilizzare sulla crisi degli ecosistemi d’acqua dolce, che custodiscono il 90% delle riserve idriche ma affrontano minacce da cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di biodiversità.

L’umanità celebra oggi, 27 agosto 2025, la prima Giornata Mondiale dei Laghi, ricorrenza istituzionalizzata dalle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/79/142 dello scorso dicembre per accendere i riflettori su ecosistemi cruciali che custodiscono il novanta percento dell’acqua dolce accessibile del pianeta. L’iniziativa, promossa dall’Indonesia e sostenuta dalla International Lake Environment Committee Foundation, rende omaggio alla prima Conferenza Mondiale sui Laghi tenutasi in Giappone nel 1984 nella prefettura di Shiga, patria del celebre lago Biwa.

Oltre centodiciassette milioni di specchi d’acqua si estendono sulla superficie terrestre, coprendo quasi il quattro percento del territorio globale e rappresentando riserve idriche fondamentali per l’esistenza umana e la conservazione della biodiversità. Questi ecosistemi, che occupano appena l’uno percento della superficie del pianeta, ospitano tuttavia il dieci percento di tutte le specie conosciute, fungendo da autentiche oasi di vita in un panorama sempre più compromesso dalle attività antropiche.

La ricchezza biologica racchiusa nei sistemi lacustri assume dimensioni straordinarie quando si considera che nelle sole zone golenali svizzere, rappresentanti meno dello 0,7 percento del territorio nazionale, si concentra fino all’ottanta percento circa di tutte le specie animali del paese. Gli ecosistemi lacustri si configurano come mosaici dinamici caratterizzati non soltanto da specchi d’acqua, ma anche da boschetti rivieraschi, banchi di ghiaia, accumuli di legno morto e zone umide che offrono habitat variegati per numerose specie animali e vegetali, svolgendo un ruolo strategico come elementi di interconnessione nel paesaggio.

Tuttavia, questi preziosi custodi della biodiversità affrontano una crisi senza precedenti. L’ultimo rapporto dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura evidenzia come il ventiquattro percento delle specie che vivono esclusivamente in ecosistemi d’acqua dolce risulti classificato ad alto rischio di estinzione, con 4.294 specie su 23.496 valutate come vulnerabili, in pericolo o in pericolo critico. La situazione appare particolarmente drammatica per i crostacei, dove il trenta percento delle specie di granchi, gamberi e gamberetti è minacciato, seguito dal ventisei percento dei pesci d’acqua dolce e dal sedici percento delle libellule.

La biodiversità delle acque dolci ha registrato un declino catastrofico negli ultimi cinquant’anni, con una diminuzione media dell’ottantacinque percento delle popolazioni animali, mentre oltre la metà delle specie ittiche d’acqua dolce rischia l’estinzione di massa. In Italia, la red list dell’IUCN del 2022 documenta come trentacinque specie su cinquantasei di pesci d’acqua dolce, pari al sessantatré percento del totale, siano minacciate di estinzione, con due specie già estinte: lo storione comune e lo storione ladano.

I cambiamenti climatici rappresentano il principale fattore di stress per gli ecosistemi lacustri, provocando alterazioni drammatiche negli equilibri termici e chimici di questi ambienti. Una ricerca pubblicata su Nature ha documentato come i livelli di ossigeno nei laghi siano diminuiti del diciannove percento nelle acque profonde e del cinque percento in superficie negli ultimi quarant’anni, con un tasso di declino da tre a nove volte più veloce rispetto al passato. L’aumento delle temperature causato dal riscaldamento globale impedisce all’acqua più calda di contenere gli stessi livelli di ossigeno, mentre il calore estivo intensifica la stratificazione termica, riducendo la miscelazione e l’apporto di ossigeno alle profondità.

Le conseguenze di questa deidrogenazione risultano devastanti per gli ecosistemi acquatici. Quando i livelli di ossigeno scendono quasi a zero, il fosforo viene facilmente estratto dai sedimenti da parte di batteri che proliferano in condizioni anaerobiche, aumentando la produzione di metano e determinando un ulteriore riscaldamento. Parallelamente, uno studio internazionale condotto su 139 laghi rappresentanti il sessantanove percento degli habitat d’acqua dolce terrestri ha rivelato come il riscaldamento globale costringa le specie acquatiche a spostarsi in profondità o a modificare la propria stagionalità per trovare habitat termici adatti, con particolare vulnerabilità dei laghi tropicali dove le tolleranze di temperatura degli organismi tendono a essere inferiori.

La perdita di volume d’acqua costituisce un’altra minaccia critica per i sistemi lacustri globali. Un’analisi basata su trent’anni di osservazioni satellitari ha quantificato come più della metà dei duemila grandi laghi mondiali si stia lentamente prosciugando, con una perdita netta cumulativa di circa ventuno miliardi e mezzo di tonnellate di acqua ogni anno, equivalente a quasi venti volte il volume del lago Maggiore. Il consumo umano e i cambiamenti climatici rappresentano i fattori principali responsabili del cinquantasei percento delle perdite nei laghi naturali, con il climate change che incide maggiormente su questo bilancio negativo.

L’inquinamento agricolo e forestale colpisce oltre la metà delle specie minacciate, includendo versamenti di acidi, oli, cenere da incendi illegali e mercurio da miniere d’oro non autorizzate. La conversione del territorio, l’estrazione idrica, la costruzione di dighe e l’introduzione di specie invasive completano il quadro delle pressioni antropiche che gravano su questi ecosistemi fragili. L’uso eccessivo di fertilizzanti agricoli e l’inquinamento delle acque reflue urbane accelerano i processi di eutrofizzazione, compromettendo ulteriormente la qualità delle acque e la sopravvivenza delle specie autoctone.

Nonostante la gravità della situazione, esistono segnali incoraggianti per la conservazione lacustre. La rete Living Lakes Network, partnership internazionale di centotrenta membri operanti in oltre sessanta paesi, promuove da più di vent’anni la protezione e il ripristino di laghi e zone umide attraverso l’collaborazione con organizzazioni non governative, governi, popolazioni indigene e comunità locali. Il progetto Living Lakes Biodiversity & Climate, finanziato dal Ministero Federale Tedesco per l’Ambiente, sviluppa soluzioni basate sulla natura e programmi di formazione in tredici paesaggi critici, coprendo ecosistemi che spaziano dai laghi di alta quota alle mangrovie e alle pianure alluvionali.

La gestione sostenibile delle risorse idriche emerge come strategia fondamentale per affrontare le sfide contemporanee. Il progetto DiMark, sviluppato nell’ambito del Programma Interreg Alpine Space, sperimenta l’utilizzo di dati satellitari per ampliare il monitoraggio tradizionale dei laghi attraverso l’osservazione della Terra, elaborando strumenti e modelli di previsione utilizzabili dai decisori politici nell’elaborazione dei piani di sicurezza, tutela e impiego dell’acqua dolce. Questo approccio integrato contribuisce alla Water Framework Directive attraverso l’istituzione di una rete scientifica transnazionale per il supporto e lo scambio di conoscenze tra gli stakeholder.

L’International Lake Environment Committee Foundation, organizzazione che dal 1986 promuove la gestione razionale e sostenibile dei laghi mondiali e dei loro bacini idrografici, sottolinea l’importanza di approcci integrati, intersettoriali, collaborativi e coordinati a tutti i livelli per la gestione e protezione dei laghi. La fondazione, attraverso la Conferenza Mondiale sui Laghi e una vasta gamma di attività, ha costruito partnership mondiali e sviluppato strategie innovative per la gestione sostenibile dei laghi, riaffermando il proprio impegno nell’affrontare la gestione lacustre sostenibile sotto l’egida della Giornata Mondiale dei Laghi.

Le zone umide forniscono un’elevata quantità di servizi ecosistemici, tra cui la regolazione dei cicli idrogeologici che contribuiscono a regolare il clima, oltre ad attenuare e prevenire fenomeni di eutrofizzazione delle acque, funzionando come “trappole per nutrienti”. Questi ecosistemi risultano estremamente importanti per la riproduzione dei pesci e di conseguenza per la pesca, essenziale per molte popolazioni locali, ospitando inoltre molte specie di uccelli, anfibi, rettili, invertebrati e piante acquatiche.

La prima Giornata Mondiale dei Laghi si configura come un’occasione di riflessione e azione, invitando governi, imprese e cittadini a un impegno condiviso per la protezione di ecosistemi che svolgono funzioni cruciali come regolatori climatici, assorbendo acqua durante le alluvioni, immagazzinando carbonio, stabilizzando le temperature locali e garantendo la sopravvivenza di specie animali e vegetali. Il messaggio scelto per questa prima edizione risulta inequivocabile: “Dobbiamo proteggere i laghi oggi per garantire la vita domani”, un appello che richiama ogni settore della società a riconoscere il valore strategico dell’acqua dolce.

Strumenti innovativi come il Freshwater Ecosystems Explorer, sviluppato dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite, offrono dati aggiornati su qualità dell’acqua, livelli idrici e pressione antropica, fornendo basi scientifiche per nuove politiche ambientali. Senza azioni correttive immediate, le proiezioni ONU indicano che entro il 2050 il valore ecologico dei laghi potrebbe ridursi del venti percento, con un aumento esponenziale di inquinamento ed emissioni di metano.

La designazione del 27 agosto come Giornata Mondiale dei Laghi rappresenta un riconoscimento formale dell’importanza critica di questi ecosistemi per la biodiversità globale e il benessere umano. L’iniziativa invita tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, gli organismi specializzati e gli osservatori dell’Assemblea Generale, insieme alle organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite e ad altri soggetti interessati, inclusa la società civile, il settore privato e il mondo accademico, a celebrare la Giornata attraverso attività mirate all’educazione e alla sensibilizzazione sull’importanza dei laghi e sulla necessità di preservare, conservare, ripristinare e gestire in modo sostenibile i laghi e gli ecosistemi correlati.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!