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Social Card 2025, al via il bonus da 500 euro: ecco chi ne ha diritto

Confermata per il 2025 la Social Card da 500 euro destinata a oltre un milione di famiglie italiane con ISEE sotto i 15.000 euro, con erogazione automatica e priorità ai nuclei con figli minori.
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Il sistema di welfare italiano si arricchisce di una nuova erogazione della Social Card denominata «Carta Dedicata a te», misura confermata per il 2025 con uno stanziamento rafforzato di 500 milioni di euro destinato a sostenere oltre un milione di nuclei familiari in condizioni di fragilità economica. L’iniziativa, gestita congiuntamente da INPS, Comuni e Poste Italiane, rappresenta un intervento strutturale contro l’emergenza alimentare che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione italiana.

La dotazione finanziaria del Fondo Alimentare 2025 è stata incrementata rispetto alle precedenti annualità, permettendo l’erogazione di 1.157.179 carte prepagate del valore unitario di 500 euro, distribuite su tutto il territorio nazionale secondo criteri che tengono conto sia della densità demografica sia delle condizioni socio-economiche locali. Il meccanismo di ripartizione prevede infatti che il cinquanta per cento delle carte venga assegnato in proporzione alla popolazione residente in ciascun Comune, mentre la restante quota sia distribuita sulla base della distanza tra il reddito pro capite comunale e quello medio nazionale.

L’INPS ha comunicato attraverso il messaggio numero 2519 del primo settembre 2025 le modalità operative per l’accesso al beneficio, precisando che l’individuazione dei beneficiari avviene automaticamente senza necessità di presentare domanda. L’Istituto provvede infatti a stilare gli elenchi dei nuclei familiari in possesso dei requisiti richiesti, trasmettendoli successivamente ai Comuni per le verifiche di competenza territoriale e l’eventuale consolidamento delle graduatorie definitive.

I criteri di accesso alla misura sono stati definiti dal decreto interministeriale del 30 luglio 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 186 del 12 agosto, che stabilisce requisiti sia soggettivi sia patrimoniali specifici. Possono beneficiare del contributo esclusivamente i nuclei familiari residenti in Italia, con tutti i componenti iscritti nell’Anagrafe della popolazione residente comunale, in possesso di una certificazione ISEE ordinario valida con indicatore non superiore a 15.000 euro annui.

La normativa prevede tuttavia una serie di esclusioni tassative che interessano specifiche categorie di beneficiari di altre misure di sostegno pubblico. Restano infatti esclusi dal beneficio i nuclei familiari che percepiscono l’Assegno di Inclusione, il Reddito di Cittadinanza, la Carta acquisti o qualsiasi altra misura di inclusione sociale a carattere nazionale, regionale o comunale, nonché coloro che usufruiscono di prestazioni legate alla disoccupazione come la NASPI, la DIS-COLL, l’indennità di mobilità, la Cassa Integrazione Guadagni o altre forme di integrazione salariale erogate dallo Stato.

Particolare rilevanza assume il sistema di priorità stabilito per l’assegnazione delle carte, che privilegia espressamente i nuclei familiari con componenti di età minore. La graduatoria prevede infatti al primo posto i nuclei composti da almeno tre componenti con almeno un figlio nato entro il 31 dicembre 2011, seguiti da quelli con almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2007 e, infine, dai nuclei numerosi senza particolari vincoli anagrafici. All’interno di ciascuna categoria, la precedenza viene accordata ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

La procedura operativa prevede una sequenza temporale rigorosamente definita che coinvolge tutti gli enti competenti. L’INPS ha reso disponibili le liste dei beneficiari ai Comuni a partire dalle ore 14 del 10 settembre 2025 attraverso un applicativo web dedicato accessibile dall’area tematica «INPS e i Comuni». Le amministrazioni locali dispongono di trenta giorni per effettuare le verifiche necessarie sulla residenza e sull’eventuale incompatibilità con altre misure di sostegno, dovendo consolidare definitivamente le liste entro le ore 14 del 9 ottobre 2025.

Successivamente alla validazione comunale, l’INPS acquisisce gli elenchi definitivi e li trasmette telematicamente a Poste Italiane, ente incaricato della gestione materiale delle carte attraverso il circuito Postepay. Le carte elettroniche prepagate vengono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati, previa presentazione della comunicazione di assegnazione, di un documento di identità valido e del codice fiscale.

Il contributo economico è destinato esclusivamente all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, con l’esplicita esclusione di qualsiasi bevanda alcolica. La carta può essere utilizzata presso tutti gli esercizi commerciali convenzionati che possiedono i codici merceologici e gli altri requisiti previsti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, molti dei quali applicheranno scontistiche aggiuntive per incentivare l’utilizzo del beneficio.

Un aspetto critico della misura riguarda i tempi di utilizzo, particolarmente stringenti per evitare l’accumulo di risorse inutilizzate. Il primo pagamento deve essere effettuato tassativamente entro il 16 dicembre 2025, pena la decadenza dal beneficio, mentre l’intero importo deve essere completamente speso entro il 28 febbraio 2026. Questa scadenza rappresenta un elemento vincolante che richiede ai beneficiari un utilizzo pianificato delle risorse assegnate.

Le carte emesse negli anni precedenti mantengono la loro validità per i beneficiari confermati nelle nuove graduatorie, evitando duplicazioni amministrative e semplificando le procedure di accesso. Per i nuovi beneficiari o in caso di smarrimento delle precedenti tessere, Poste Italiane provvede alla fornitura di nuove carte secondo le modalità già consolidate negli anni scorsi.

La Social Card 2025 si inserisce nel più ampio quadro delle politiche di contrasto alla povertà alimentare, rappresentando uno strumento immediato di sostegno per famiglie che, pur non raggiungendo i requisiti per altre misure strutturali come l’Assegno di Inclusione, si trovano in condizioni di temporanea difficoltà economica. L’automaticità dell’erogazione elimina barriere burocratiche che spesso impediscono l’accesso ai benefici da parte delle categorie più fragili, mentre la gestione attraverso carta prepagata garantisce trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche e facilita i controlli sulle finalità di spesa.

Il rafforzamento dello stanziamento per il 2025 testimonia l’attenzione delle istituzioni verso l’emergenza alimentare che continua a interessare significative porzioni della popolazione italiana, particolarmente le famiglie con figli minori che rappresentano il target prioritario dell’intervento. La misura si configura quindi come risposta concreta alle crescenti difficoltà economiche determinate dall’inflazione sui beni di prima necessità, offrendo un supporto diretto e immediato per l’acquisto di prodotti alimentari essenziali.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!