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Meteo, Crollo delle Temperature in Abruzzo: sfiorati i -6°C

Prime gelate sull’Appennino abruzzese: minime fino a -5,3°C per effetto dell’inversione termica notturna sotto alta pressione. Prosegue l’escursione termica accentuata tra notte e giorno.

L’autunno abruzzese ha mostrato nelle ultime ore il suo volto più rigido, con un’ondata di freddo notturno legata a un’intensa inversione termica che ha fatto precipitare le temperature sotto lo zero in numerose località interne. Non si è trattato di un’irruzione fredda di origine artica, bensì del risultato di una combinazione tipica delle fasi anticicloniche stagionali: cielo sereno, totale assenza di ventilazione e aria secca, condizioni ideali per un marcato raffreddamento radiativo durante le ore notturne.

A dominare lo scenario meteorologico è un solido campo di alta pressione che, pur garantendo stabilità atmosferica e soleggiamento diurno, accentua sensibilmente l’escursione termica tra giorno e notte. In quota, l’aria più mite favorisce l’accumulo di aria fredda nei bassi strati, soprattutto nei fondovalle e sugli altipiani interni, dove l’aria fredda resta intrappolata a causa della mancata rimescolanza verticale.

Le conseguenze sono state tangibili già dalle prime ore del mattino del 20 ottobre: gelate diffuse, brina abbondante e temperature minime che in alcuni casi hanno sfiorato i -6°C. La località più fredda è risultata Roccaraso (1405 m) con -5,3°C, seguita da Campo Felice (1530 m) con -3,9°C, e da Castel del Monte (1465 m) dove la colonnina di mercurio è scesa fino a -3,8°C. Valori sottozero sono stati registrati anche a Pescocostanzo (-2,6°C), sull’Altopiano delle Cinque Miglia (-2,5°C), ai Piani di Pezza (-1,8°C), a Pescasseroli (-1,6°C) e a Palena (-1,4°C), delineando un quadro termico invernale più che autunnale.

Questi fenomeni, seppur intensi, rientrano nella climatologia tipica delle conche appenniniche abruzzesi, notoriamente soggette a forti inversioni termiche in condizioni anticicloniche. L’assenza di nuvolosità agisce come un “tappeto mancante” che durante la notte favorisce il raffreddamento diretto del suolo, il quale a sua volta raffredda l’aria a contatto generando le gelate.

Per le prossime notti, la persistenza del campo di alta pressione e il mantenimento di condizioni meteorologiche stabili potrebbero favorire ulteriori episodi di gelata, specialmente tra l’Aquilano e la Marsica. Le temperature massime diurne, invece, tenderanno a risalire leggermente grazie all’insolazione, ma con un divario termico marcato rispetto alle minime: escursioni giornaliere anche di 20 gradi saranno possibili nelle vallate più fredde.

L’autunno meteorologico conferma così la sua variabilità estrema, alternando giornate miti e soleggiate a notti rigide con caratteristiche quasi invernali, un comportamento tipico delle fasi anticicloniche di ottobre in Appennino.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!