Tra sabato 6 e domenica 7 dicembre, con una probabile estensione anche alla giornata festiva dell’8 dicembre, la Valpadana si prepara ad accogliere la prima vera fase nebbiosa della stagione autunno-invernale 2025. Le attuali simulazioni modellistiche a media e alta risoluzione convergono su uno scenario barico dominato da un robusto campo di alta pressione centrato tra l’Europa centrale e l’Italia settentrionale, accompagnato da una significativa stabilità atmosferica nei bassi strati. In queste condizioni, con ventilazione debole o assente, forte inversione termica e umidità relativa in progressivo aumento, i presupposti per la formazione di estesi banchi di nebbia sono solidi e ben delineati.
Le zone maggiormente interessate dal fenomeno saranno quelle della bassa pianura padana, dove la topografia piatta, la prossimità di corsi d’acqua e l’accumulo notturno di umidità favoriranno la condensazione del vapore acqueo a ridosso del suolo. In particolare, sono attese formazioni nebbiose diffuse nelle prime ore del mattino e in possibile persistenza anche durante il giorno sul Novarese, Pavese, Milanese meridionale, bassa bergamasca, Lodigiano, Piacentino, Cremonese, Mantovano, Polesine, basso Veronese, basso Vicentino, Bresciano sud-orientale e Padovano. La natura della nebbia sarà prevalentemente di tipo da irraggiamento notturno, ma con il progressivo consolidarsi dell’alta pressione e il calo termico in quota, potremmo assistere a fenomeni anche di tipo d’avvezione nei bassi strati, specie laddove l’umidità resterà intrappolata sotto l’inversione.
La visibilità nelle ore più critiche potrebbe localmente scendere sotto i 100 metri, in particolare nelle aree rurali e nei pressi di fiumi e canali. Le condizioni potranno arrecare disagi alla viabilità autostradale e alle principali arterie stradali della Pianura Padana, specie nei tratti prossimi ai grandi nodi logistici tra Lombardia, Emilia occidentale e Veneto meridionale. Le temperature minime, a causa dell’effetto isolante della nebbia, tenderanno a mantenersi su valori superiori rispetto alle zone più limpide e collinari, mentre le massime potrebbero rimanere contenute laddove la nebbia persisterà anche nelle ore centrali del giorno.
L’evoluzione successiva, per ora, non mostra segnali decisi di cambiamento, con un ulteriore consolidamento dell’anticiclone subtropicale nella settimana successiva all’Immacolata e la probabile prosecuzione di condizioni stagnanti, favorevoli alla permanenza di nebbie e foschie dense almeno fino al termine della seconda decade di dicembre.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
