La quindicesima edizione di MasterChef Italia ha ufficialmente aperto i battenti il 11 dicembre 2025 su Sky, portando con sé una nuova generazione di aspiranti chef pronti a contendersi il titolo di miglior cuoco amatoriale italiano. Dopo i Live Cooking della prima serata e gli spietati Creative Test del 18 dicembre, la Masterclass è stata finalmente completata con 20 concorrenti di diversa età, provenienza e background professionale, tutti accomunati dalla medesima determinazione nel perseguire il sogno culinario davanti ai giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.
La selezione di quest’anno rappresenta un vero caleidoscopio umano, dove trovano spazio personalità e storie estremamente diverse tra loro. Alla base di questa eterogenea composizione risiede il medesimo principio che anima da sempre il programma: non importa l’età, la provenienza o la formazione culturale, ciò che conta è il sogno di diventare MasterChef e la capacità di tradurlo in piatti consapevolmente costruiti e ben eseguiti, capaci di raccontare storie personali attraverso il linguaggio universale della cucina.
Tra i 20 nomi che comporranno la classe di questa stagione troviamo personalità di spicco che hanno già attirato l’attenzione dei giudici sin dalle fasi preliminari. Matteo Canzi, ventitreenne di Molgora in provincia di Lecco, ha conquistato subito i tre sì grazie al suo “Equilibrio nel canneto”, piatto nel quale ha saputo coniugare tecnica raffinata e capacità decisionale sotto pressione. Studente di Marketing Internazionale che ha scelto la cucina come sua vera vocazione, Matteo rappresenta quella categoria di concorrenti che hanno deliberatamente abbandonato strade più convenzionali per inseguire la loro autentica passione. Nella medesima categoria rientra Matteo Lee Chock Yun, ventisettenne bolognese di origini cinesi che lavora come retail investor e che utilizza la cucina come strumento primario di comunicazione e di apertura verso il mondo, permettendo alla propria famiglia di scoprire nuove culture rimanendo seduti attorno al tavolo.
Altrettanto significativa è la presenza di Matteo Rinaldi, ventottenne di Boltiere in provincia di Bergamo, graphic designer di professione che vede la cucina quale espressione suprema della comunicazione visiva e progettuale. Figlio di un incrocio culturale tra Noto e Salerno, Matteo ha trasformato la solitudine dell’infanzia in un laboratorio sperimentale dove sperimentare tecniche complesse e ricercare un’estetica raffinata sui piatti. La sua partecipazione a MasterChef rappresenta per lui un’importante conferma professionale e umana dopo un periodo personalmente complicato.
Una vocazione altrettanto marcata emerge dalla storia di Niccolò Mazzanti, venticinquenne controllista di motocompressori e turbocompressori originario di Massa, che grazie al suo piatto “Il cappellaio matto” – un raffinato rollè di coniglio e scampi con salsa di fegato e cioccolato, crema di cavolo nero, salsa di lamponi e biete leccate al miele – ha conquistato unanimemente i tre giudici e il pubblico, che sui social lo ha acclamato come potenziale vincitore dell’edizione.
Fra i volti femminili della classe, Vittoria Lombardo, trentaseienne di origini calabresi residente a Reggio Emilia dove lavora come impiegata nell’azienda di famiglia, ha saputo convincere i giudici con la sua “Una promessa è una promessa”, bottoni di pasta fresca ripieni di pollo alla cacciatora che riflettono la sua dedizione alla tradizione culinaria. Giuliana Capursi, trentaseienne di Manfredonia e la più giovane di tredici figli, studentessa di scienze enogastronomiche, ha portato in giuria il piatto “Nei miei ricordi”, una delicata crema di fave con cicoria ripassata, polpo scottato al limone e crostini con pomodori al forno che incarna il concetto di memoria familiare trasmessa attraverso il cibo.
Carlotta Bertin, ventiquattrenne disoccupata della provincia di Biella alla ricerca di una svolta decisiva nella propria esistenza, ha dimostrato determinazione e creatività con il suo “Lollipop d’Oriente”, lollipop di quaglia con jus di quaglia e salsa al peperone, arancia e zenzero, conquistando i tre giudici. Dorella Del Giudice, cinquantasettenne di Taranto con un passato da diplomata in pianoforte, incarna l’anima artistica in un mondo freddo quale quello della finanza; ha saputo sorprendere con le sue “Orecchiette con passata di pomodoro, cacioricotta e basilico in tre diverse versioni”, presentate sotto il titolo “Erano solo capricci”.
La giovane Irene Rescifina, ventenne nata a Pamplona ma residente a Bologna, studentessa di Giurisprudenza figlia di una campionessa di basket bielorussa, ha superato brillantemente il Creative Test grazie all’intervento decisivo della chef Chiara Pavan, che l’ha esentata dal test creativo per farle guadagnare direttamente il grembiule bianco della Masterclass. La giovane donna, che ha già affrontato esperienze di vita tra la Penisola Iberica, la Sicilia e l’Emilia, porta con sé una visione profondamente internazionale della cucina.
Altri concorrenti di rilievo includono Gaetano Pullara, cinquantaduenne architetto catanese che ha lavorato a progetti di importanza internazionale e ha vissuto in ottantuno paesi, portando nel programma una prospettiva cosmopolita e sofisticata; Eros Monforte, ventisettenne di Mascalucia che ha trovato nella cucina una forma di cura di sé dopo difficoltà familiari e che ora affronta la competizione spinto dall’imminente paternità; e Jonny Pescaglini, venticinquenne operaio di Borgo a Mozzano in provincia di Lucca, che si è presentato con una vistosa camicia a papere e un carisma spiccato, conquistando i giudici nonostante il suo background ai margini del mondo culinario professionale.
La rappresentanza maschile comprende inoltre Antonio Senise, ventiquattrenne calabrese di Pisa con origini arbereshe, che incarna una minoranza etno-linguistica di origine albanese stanziata da secoli nel Sud italiano; Franco Agyekum, trentaduenne di origine ghanesi cresciuto nel trevigiano a Santa Lucia di Piave, ingegnere gestionale che vede la cucina come processo calcolato dove ogni passaggio deve tendere alla perfezione, e Alessandro Segantini, quarantaquattrenne genovese odontoiatra di successo che affronta la cucina con il medesimo rigore metodico che applica nel suo studio dentistico.
Fra i concorrenti spiccano inoltre Katia Mauro, trentaduenne genovese responsabile di una pokeria, e Georgina Martinelli, ventiseienne hostess di Mogliano Veneto nata a Londra, figlia dell’ex chef stellato Mario, dal quale ha ereditato il rigore e la passione per l’eccellenza culinaria. La giovane entra a MasterChef con l’intento di sfatare i pregiudizi sulla cucina inglese e per gettare le basi del suo sogno personale nel settore gastronomico.
Una figura affascinante è rappresentata da Iolanda Marinho, cinquantaseienne brasiliana originaria di Rio de Janeiro che vive a Rende in provincia di Cosenza, la quale incarna una dimensione transnazionale della cucina. Ex insegnante con due lauree rispettivamente in Storia e Giurisprudenza, Iolanda ha vissuto mille vite diverse: dalle scuole serali di Rio de Janeiro all’impegno sociale e civile a Cosenza. Nella sua proposta culinaria coniuga i sapori brasiliani con le tradizioni italiane, portando sulla tavola di MasterChef un taglio di autentica internazionalità sia nei piatti che nella sua persona.
Infine, Dounia Zirari, ventottenne di origini marocchine che vive con il marito a Bassano del Grappa, e Piponzio (Andrea Sonnati), ventiseienne aretino che entra in Masterclass portando con sé il ricordo della madre scomparsa e la memoria di un ambiente familiare colmo d’amore, completano il roster dei venti concorrenti.
Questa composizione della Masterclass di MasterChef 15 rappresenta un’istantanea fedele della contemporanea realtà italiana: non solo una diversità di età che spazia dai venti anni di Irene ai cinquantasette di Dorella, ma anche una varietà di percorsi professionali, di provenienze geografiche e di background culturali che vanno dall’architetto cosmopolita al piccolo imprenditore locale, dalla studentessa dalla visione internazionale all’operaio toscano con il carisma naturale. Ogni concorrente porta nella cucina di MasterChef una propria storia autentica, una motivazione genuina, una tecnica affinata o ancora grezza, ma sempre supportata dalla determinazione di trasformare il sogno in realtà attraverso il linguaggio universale della buona cucina.
I ventuno episodi che seguiranno metteranno a dura prova le capacità tecniche, la resistenza psicologica e la creatività di questi aspiranti chef, i quali dovranno affrontare le iconiche Mystery Box, gli Invention Test, i temuti Pressure Test e le Perfection Challenge, oltre a prove in esterna in location suggestive italiane e internazionali. Tra gli ospiti di questa stagione figurano chef stellati di fama mondiale quali Jeremy Chan di Ikoyi a Londra, Ángel León, tre stelle Michelin con il ristorante Aponiente a Cadice, e la chef sostenibile Chiara Pavan, che guiderà gli aspiranti chef attraverso le nuove Green Mystery Box dedicate alla cucina ecosostenibile.
Questa edizione di MasterChef Italia, che proseguirà ogni giovedì sera su Sky Uno e in streaming su NOW, promette di essere una competizione serrata, dove la qualità media dei concorrenti appare notevolmente elevata e dove ciascuno dei venti aspiranti chef si sente già legittimato a puntare al titolo finale e ai relativi premi: centomila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione del primo libro di ricette edito da Baldini+Castoldi e l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
