La quarta edizione dell’Indice di vivibilità climatica, realizzata dal Corriere della Sera in collaborazione con iLMeteo.it, ha rivelato una netta predominanza delle città del Sud Italia nella classifica dei capoluoghi di provincia con il clima migliore nel 2024. L’analisi, basata su un database di oltre 402 milioni di dati e 17 indicatori climatici, ha evidenziato una marcata divisione tra Nord e Sud del paese, con quest’ultimo che si distingue per una maggiore stabilità climatica.
Il podio: Cagliari, Napoli e Salerno
Al vertice della classifica si posiziona Cagliari, che ha conquistato il primato grazie a un punteggio di 715 punti. Il capoluogo sardo ha brillato per le sue temperature gradevoli, le scarse precipitazioni e un ottimo equilibrio tra soleggiamento e umidità. Il sindaco Massimo Zedda ha commentato questo risultato sottolineando la posizione privilegiata della città nel Mediterraneo, che sta attirando sempre più turisti, famiglie e professionisti.
Al secondo posto si classifica Napoli con 714 punti, seguita da Salerno con 713 punti. Entrambe le città campane hanno dimostrato di offrire condizioni climatiche particolarmente favorevoli, confermando la tendenza positiva del Sud Italia.
Le altre posizioni di rilievo
Completano la top five Brindisi e Agrigento, rispettivamente al quarto e quinto posto. Questa concentrazione di città meridionali nelle prime posizioni è attribuibile principalmente alla presenza della brezza marina, che caratterizza tutte le località costiere, e al ridotto numero di giorni di pioggia durante l’anno.
È interessante notare la presenza di Biella al settimo posto, prima rappresentante del Nord Italia in classifica. Altre città che si sono distinte includono Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia, che completano la top ten.
I parametri dell’Indice di vivibilità climatica
Lo studio ha preso in considerazione 17 parametri climatici, analizzati ora per ora e giorno per giorno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Tra questi indicatori figurano:
- La presenza di brezza estiva
- Il tasso di umidità
- Il numero medio di ore di sole giornaliere
- L’abbassamento notturno delle temperature
- Gli episodi di eventi estremi (precipitazioni violente o raffiche di vento forte)
L’analisi ha evidenziato una netta divisione climatica tra Nord e Sud: mentre il settentrione ha registrato frequenti sbalzi climatici, il meridione ha mantenuto una maggiore stabilità.
Le città del Nord: performance e criticità
Mentre il Sud domina la classifica, molte città del Nord si sono posizionate nelle parti basse. Milano, ad esempio, si trova al 91° posto, penalizzata da ben 111 giorni di pioggia e un incremento del 58% nelle precipitazioni rispetto alla media. Brescia chiude la classifica all’ultimo posto, particolarmente colpita da piogge, grandinate e alluvioni.
Tuttavia, non mancano le eccezioni positive: Torino ha guadagnato quasi 40 posizioni, salendo al 12° posto. Anche Roma ha migliorato la sua posizione, pur rimanendo al 68° posto, penalizzata dalle frequenti ondate di caldo torrido.
Il 2024 è stato registrato come l’anno più caldo della storia a livello globale, con l’Italia che ha risentito particolarmente di questo riscaldamento, soprattutto nel Centro-Sud. Nonostante ciò, le città meridionali hanno dimostrato di offrire condizioni climatiche più vivibili, grazie alla loro posizione geografica e alla presenza del mare.
Questa classifica non solo fornisce interessanti spunti per potenziali mete turistiche, ma offre anche una riflessione sulle sfide che le diverse aree del paese dovranno affrontare in termini di adattamento ai cambiamenti climatici nei prossimi anni.