Concertone del Primo Maggio, tre tunisini arrestati per violenza sessuale

Tre giovani tunisini arrestati per violenza sessuale durante il Concertone del Primo Maggio a Roma. Hanno molestato una venticinquenne campana in attesa di entrare nell’area riservata. L’evento ha registrato oltre 200mila presenze con un massiccio dispositivo di sicurezza.

Tre giovani di nazionalità tunisina sono stati arrestati durante il Concertone del Primo Maggio a Roma con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza che attendeva di accedere all’area riservata dell’evento. I tre, approfittando della ressa che caratterizzava l’area di ingresso alla piazza San Giovanni in Laterano, hanno circondato e molestato una giovane donna, palpeggiandola ripetutamente mentre si trovava in fila insieme a un’amica. La vittima, una venticinquenne campana giunta nella Capitale proprio per assistere all’evento musicale, è riuscita fortunatamente ad allontanarsi grazie all’intervento dell’amica che l’accompagnava e ha immediatamente richiesto l’aiuto degli agenti di polizia presenti sul posto per garantire la sicurezza dell’evento.

Grazie alle precise descrizioni fornite dalla vittima e alla tempestiva mobilitazione degli agenti del commissariato Esquilino, impegnati in servizio in borghese nell’area dell’evento, i tre aggressori, due ventiquattrenni e un ventiduenne, tutti senza fissa dimora, sono stati rintracciati nell’immediatezza all’interno della stessa piazza San Giovanni. Al termine delle procedure di identificazione, i tre tunisini sono stati tratti in arresto con l’accusa di violenza sessuale e successivamente giudicati con rito direttissimo presso le aule del tribunale di piazzale Clodio, dove dovranno rispondere delle pesanti accuse a loro carico.

L’episodio di violenza si inserisce nel contesto di un evento che ha registrato un afflusso straordinario di pubblico, con oltre duecentomila presenze rilevate dalla Questura di Roma nell’arco dell’intera giornata. Il tradizionale concerto organizzato dalle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL ha infatti fatto registrare un trend di presenze in costante crescita a partire dalle ore 13, occupando progressivamente tutta l’area di sedime stradale della piazza e delle zone limitrofe, con un flusso continuo di persone che si è protratto fino alle 23 circa, rendendo necessaria una gestione particolarmente accurata della sicurezza.

La Questura di Roma ha applicato per l’occasione il protocollo dei “grandi eventi”, sviluppato su piani paralleli che ha visto la sicurezza pubblica integrata con quella sanitaria e antincendio, insieme a specifiche misure per la mobilità e la gestione degli hub logistici, in stretto raccordo con l’azienda di trasporto pubblico. La regia di questo complesso dispositivo è stata affidata al Centro per la gestione dei grandi eventi, attivato dalle prime ore del mattino presso la Sala operativa della Questura, che ha coordinato tutti gli interventi necessari per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione.

Particolarmente impegnativa è risultata la gestione dei flussi di pubblico, che ha richiesto, a partire dalle ore 17:30, l’attivazione di dispositivi di contingentamento degli accessi per assicurare che l’affollamento delle aree interessate dall’evento avvenisse in condizioni di sicurezza. Nel dettaglio, gli ingressi sono stati consentiti in proporzione alle correnti di deflusso del pubblico che gradualmente si allontanava dall’area, in una gestione dinamica proseguita senza sosta fino alle ore 23, quando i flussi in uscita sono diventati più consistenti e hanno permesso un progressivo alleggerimento della pressione sulla piazza.

La giornata ha visto complessivamente 216 interventi da parte del personale dell’Ares 118, principalmente riconducibili a situazioni di alterazione dovute all’eccessivo consumo di bevande alcoliche. Un caso particolare ha riguardato uno spettatore trasportato in ospedale per ustioni riportate a causa del malfunzionamento di una power bank custodita negli indumenti, che ha improvvisamente preso fuoco causandogli delle lesioni. A supporto delle forze dell’ordine è intervenuto anche il personale addetto al servizio di stewarding messo a disposizione dagli organizzatori, che ha contribuito al mantenimento dell’ordine nell’area dell’evento.

L’episodio di violenza sessuale non è stato l’unico intervento di polizia giudiziaria registrato durante la giornata. I carabinieri hanno infatti proceduto all’arresto di venti persone: otto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sei per borseggio, tre per resistenza e altre tre perché risultate destinatarie di ordinanze restrittive. Inoltre, sette persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica: tre per reati legati alla droga, due per tentato borseggio ai danni di una turista, una per ricettazione e una per spendita di monete falsificate. Altre dodici persone, trovate in possesso di modiche quantità di stupefacenti per uso personale, sono state segnalate alla Prefettura.

I sindacati organizzatori dell’evento, CGIL, CISL e UIL, hanno espresso in una nota congiunta la loro ferma condanna per l’episodio di violenza sessuale, definendolo “un fatto grave e intollerabile che colpisce ancora di più perché avvenuto in un contesto che ha lo scopo di promuovere diritti e libertà delle persone”. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato come “purtroppo, episodi simili si verificano spesso nei luoghi di grande assembramento”, ricordando che “proprio dal palco del Concertone, con forza e chiarezza, sono stati lanciati messaggi contro ogni forma di violenza, discriminazione e sopraffazione, in particolare contro quella che colpisce le donne”.

La giornata del Primo Maggio ha visto anche lo svolgimento di due manifestazioni in forma di corteo, con una partecipazione complessiva di circa settemila persone. La prima, promossa dalla CGIL, si è snodata da piazza Vittorio fino a via dei Fori Imperiali, per poi confluire verso piazza San Giovanni per partecipare al concerto. Il secondo corteo ha invece interessato le strade del quartiere Centocelle, con la partecipazione di circa settecento persone, sempre incentrato sulla celebrazione della festa dei lavoratori. Entrambe le manifestazioni sono state monitorate con specifici dispositivi di sicurezza, che hanno permesso il loro svolgimento senza incidenti o criticità particolari.