L’Aeronautica Militare ha diramato oggi, mercoledì 14 maggio 2025, un importante bollettino di vigilanza meteorologica che delinea l’imminente arrivo della tempesta denominata “Ines” sulle regioni meridionali italiane, preannunciando una fase di severo maltempo caratterizzata da precipitazioni particolarmente intense e abbondanti che interesseranno inizialmente Sicilia e Calabria, per poi estendersi anche alla Puglia centromeridionale nelle ore successive, configurandosi come un evento potenzialmente critico per i territori coinvolti. Il bollettino, emesso alle ore 12:00 UTC odierne, prevede la manifestazione dei fenomeni meteorologici più intensi a partire dalla mattinata di domani, giovedì 15 maggio, con effetti che potrebbero protrarsi per le successive 24-36 ore, rendendo necessario un elevato livello di attenzione da parte delle autorità locali e della popolazione residente nelle aree interessate.
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La tempesta Ines si configura come un profondo minimo depressionario che, originatosi tra la Tunisia e il mar Libico, si sta progressivamente spostando verso lo Stretto di Sicilia, acquisendo energia nel suo percorso sul Mediterraneo centrale grazie alle elevate temperature superficiali marine e ai flussi d’aria instabili presenti nell’area. Le elaborazioni dei modelli meteorologici più recenti confermano che il sistema ciclonico, dalle caratteristiche simil-tropicali, andrà rapidamente intensificandosi nelle prossime ore, determinando la formazione di una classica rotazione ciclonica con venti disposti in senso antiorario attorno al minimo barico, intensificando pericolosamente il flusso sciroccale lungo i settori ionici.
Secondo quanto riportato dall’Aeronautica Militare, questa depressione, denominata ufficialmente “Ines” seguendo la convenzione di assegnazione dei nomi alle tempeste più intense, rappresenta il tredicesimo sistema perturbato denominato nella stagione 2024-2025 dal Servizio Meteorologico Nazionale, pratica introdotta a partire dal 28 settembre 2021 per identificare in modo univoco gli eventi meteorologici di particolare rilevanza. La tempesta si inserisce in un contesto di maggio eccezionalmente instabile, caratterizzato da frequenti fasi perturbate e temperature significativamente inferiori alle medie stagionali, come evidenziato dalle analisi dei modelli previsionali più accreditati.
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La dinamica temporale delineata nel bollettino dell’Aeronautica prevede che i primi effetti significativi della tempesta Ines inizieranno a manifestarsi concretamente dalla mattinata di giovedì 15 maggio, quando intense precipitazioni colpiranno dapprima la Sicilia, in particolare i settori occidentali, meridionali e nord-orientali dell’isola, per poi estendersi rapidamente alla Calabria, specialmente lungo la fascia ionica meridionale e centrale. Si prevede che i fenomeni raggiungeranno la massima intensità durante la giornata di venerdì 16 maggio, quando il sistema ciclonico toccherà il picco della sua potenza, interessando successivamente anche la Puglia centromeridionale, dove l’instabilità si farà sentire principalmente dalla serata di domani in poi.
Particolarmente preoccupante risulta la previsione relativa agli accumuli di pioggia attesi nelle zone più esposte, dove le stime indicano possibili punte superiori ai 200 millimetri nell’arco di 48 ore consecutive, equivalenti a 200 litri d’acqua per metro quadrato, valori paragonabili alle precipitazioni che normalmente si registrano nell’arco di tre mesi in queste aree geografiche. Secondo le elaborazioni dei meteorologi, località come Siracusa potrebbero ricevere oltre 54 millimetri di pioggia in meno di 24 ore, configurando un quadro di elevato rischio idrogeologico, specialmente nei territori già vulnerabili dal punto di vista della capacità di smaltimento delle acque meteoriche.
Il bollettino dell’Aeronautica Militare descrive con precisione la tipologia dei fenomeni attesi, caratterizzati prevalentemente da precipitazioni diffuse di forte intensità, a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni risulteranno particolarmente insidiosi poiché accompagnati da frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento che potranno raggiungere intensità di burrasca, specialmente lungo le coste esposte dove si prevedono anche mareggiate significative. La combinazione di questi fattori configura uno scenario particolarmente critico per la sicurezza di persone e infrastrutture, rendendo concreta la possibilità di allagamenti, frane e colate di fango nelle aree più esposte.
Particolare attenzione viene riservata al rinforzo della ventilazione che, secondo le previsioni, si manifesterà con venti forti o di burrasca, con raffiche di burrasca forte, inizialmente dai quadranti occidentali sulla Sicilia, per poi ruotare progressivamente dai quadranti meridionali ed estendersi a Calabria, Basilicata e Puglia nelle ore successive. L’intensificarsi della ventilazione contribuirà ad accentuare la sensazione di disagio, oltre a rappresentare un potenziale fattore di rischio per la stabilità di strutture provvisorie, alberi e cartelloni pubblicitari, soprattutto nelle aree urbane più densamente popolate.
Le Allerte Meteo della Protezione Civile
In risposta al bollettino dell’Aeronautica Militare, il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le regioni coinvolte, ha provveduto ad emettere specifici avvisi di condizioni meteorologiche avverse, delineando attraverso il sistema di allertamento nazionale le criticità idrogeologiche e idrauliche attese nei diversi territori. Per quanto riguarda la Sicilia, è stata diramata un’allerta arancione valida per l’intera giornata di giovedì 15 maggio, con livelli di criticità elevati soprattutto per rischio idrogeologico e rischio temporali in diverse zone dell’isola, mentre in Calabria e Puglia sono state emesse allerte di livello giallo, suscettibili di possibile innalzamento nelle ore successive in base all’evoluzione dei fenomeni.
L’assessorato regionale della Protezione Civile siciliana ha comunicato che, dalla mezzanotte di oggi e fino alle ore 24 di domani giovedì 15 maggio, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, con particolare attenzione alle zone costiere e alle aree interne collinari, dove la conformazione orografica potrebbe contribuire ad intensificare ulteriormente i fenomeni. Le autorità locali stanno valutando l’adozione di misure precauzionali, tra cui possibili ordinanze di chiusura delle scuole, che verranno eventualmente comunicate dai singoli sindaci nelle prossime ore in base all’evolversi della situazione.
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Misure di sicurezza e raccomandazioni
In considerazione della gravità degli eventi meteorologici previsti, la Protezione Civile ha diramato una serie di raccomandazioni rivolte alla popolazione delle zone interessate, invitando i cittadini alla massima prudenza e all’adozione di comportamenti responsabili. In particolare, viene consigliato di limitare gli spostamenti ai soli casi di effettiva necessità, evitando assolutamente di transitare nei sottopassi, notoriamente soggetti ad allagamenti in caso di precipitazioni intense, e di non utilizzare mezzi a due ruote, particolarmente vulnerabili in condizioni di forte vento e superfici stradali scivolose.<
Ulteriori misure precauzionali includono l’abbandono preventivo di abitazioni precarie, soprattutto se situate in prossimità di alvei fluviali o torrenti soggetti a improvvisi innalzamenti del livello idrico, e l’astensione dal sostare in aree potenzialmente esposte a frane, colate di fango o crolli di blocchi rocciosi. Gli esperti della Protezione Civile sottolineano come la concomitanza di suoli già saturi per le precipitazioni dei giorni precedenti e l’intensità delle piogge previste rappresenti un fattore di rischio aggiuntivo per possibili fenomeni franosi, soprattutto nelle zone collinari caratterizzate da pendii instabili o da precedenti criticità idrogeologiche.<
Prospettive per i prossimi giorni
L’evoluzione attesa per i giorni successivi al passaggio della tempesta Ines lascia intravedere un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche. Secondo le previsioni dell’Aeronautica Militare, dopo l’allontanamento del sistema depressionario verso la Grecia previsto per la fine della giornata di venerdì 16 maggio, il fine settimana dovrebbe caratterizzarsi per il ritorno a condizioni più stabili e soleggiate, con fenomeni residui limitati principalmente alla Calabria e marginalmente all’est della Sicilia fino a metà giornata di sabato. Si prevede inoltre un progressivo rialzo delle temperature che, seppur mantenendosi inizialmente su valori leggermente inferiori alle medie del periodo, tenderanno a normalizzarsi con l’inizio della prossima settimana.<
Questa fase di maltempo intenso costituisce l’ennesima conferma dell’anomala instabilità che caratterizza il mese di maggio 2025, destinato ad entrare negli annali come uno dei più perturbati degli ultimi decenni. L’assenza prolungata di sistemi anticiclonici stabili, siano essi di matrice azzorriana o africana, rappresenta un elemento distintivo di questa primavera, con ripercussioni significative non solo sulle condizioni meteorologiche ma anche sulle attività agricole e turistiche, particolarmente sensibili all’andamento climatico in questo periodo dell’anno. Le autorità competenti continuano a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, pronti ad intervenire in caso di necessità e ad aggiornare le comunicazioni in base ai più recenti sviluppi dei modelli previsionali.<