Allerta Meteo, Scuole Chiuse Giovedì 15 maggio: ecco dove

Allerta arancione per l’uragano mediterraneo “Ines” in arrivo sulla Sicilia: numerosi sindaci dispongono la chiusura di scuole, cimiteri e parchi pubblici per garantire la sicurezza dei cittadini.

Un’imponente perturbazione atmosferica si appresta a colpire la Sicilia nelle prossime ore, portando con sé un significativo peggioramento delle condizioni meteorologiche che ha indotto la Protezione Civile regionale a diramare un’allerta di livello arancione valida per l’intera giornata di giovedì 15 maggio 2025. Il bollettino meteorologico, diffuso nel pomeriggio di oggi dal Dipartimento guidato da Salvo Cocina, prevede precipitazioni da sparse a diffuse con rovesci temporaleschi di notevole intensità che interesseranno l’intero territorio siciliano, accompagnati da frequente attività elettrica, locali grandinate e raffiche di vento particolarmente violente che potrebbero causare criticità sia nei centri urbani sia nelle aree più vulnerabili dell’isola. La situazione metereologica risulta aggravata dalla formazione di un vortice di bassa pressione che, già dalle ore serali odierne, si consoliderà in prossimità delle coste tunisine, generando condizioni di estrema instabilità su tutto il Sud Italia, con fenomeni temporaleschi particolarmente intensi attesi sulla Sicilia e sulla Calabria.

In risposta all’allerta diramata, numerosi sindaci siciliani hanno adottato provvedimenti precauzionali a tutela della sicurezza pubblica, disponendo in via prioritaria la chiusura di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per la giornata di domani. A Catania, il primo cittadino Enrico Trantino ha firmato un’ordinanza che prevede non solo la sospensione dell’attività didattica, ma anche la chiusura dei cimiteri comunali, dei parchi pubblici e dello storico Giardino Bellini, comunicando che ulteriori disposizioni dettagliate verranno diffuse nelle prossime ore. Analoghe decisioni sono state assunte dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che attraverso i canali social ha annunciato la chiusura degli edifici scolastici, degli impianti sportivi pubblici, del cimitero comunale, delle aree mercatali e degli asili comunali per la giornata di domani.

La situazione meteorologica prevista per domani presenta caratteristiche di particolare criticità che hanno indotto gli esperti a parlare di un possibile ciclone mediterraneo (medicane) denominato “Ines”. Secondo il bollettino diffuso dall’Aeronautica Militare, il sistema ciclonico interesserà inizialmente la Sicilia e la Calabria, estendendosi dalla serata di giovedì anche alla Puglia centromeridionale. Le previsioni indicano che i fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, con precipitazioni che potrebbero risultare particolarmente abbondanti soprattutto nelle zone occidentali, meridionali e nord-orientali dell’isola. Il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le regioni coinvolte, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse evidenziando che i fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche significative.

Particolarmente allarmante risulta la previsione di un duplice attacco ciclonico: il primo vortice risalirà dall’Algeria e dalla Tunisia verso le isole maggiori, la Calabria e la fascia ionica portando nubifragi e venti di burrasca già dalle prime ore di giovedì; contemporaneamente, un secondo ciclone inizierà il suo movimento dalle repubbliche baltiche in direzione dei Balcani. Le autorità competenti raccomandano la massima prudenza durante l’intera giornata di domani, limitando gli spostamenti non necessari e prestando particolare attenzione nelle aree notoriamente soggette a criticità idrogeologiche come sottopassi, argini fluviali e zone collinari a rischio frane.

Le scuole chiuse provincia per provincia

Provincia di Catania

Nella provincia etnea, il capoluogo Catania ha disposto la chiusura degli istituti scolastici con un provvedimento che coinvolge anche importanti strutture pubbliche come cimiteri e parchi comunali. Il medesimo provvedimento è stato adottato da numerosi altri comuni dell’area: Acireale, Paternò, Riposto, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Caltagirone, Motta Sant’Anastasia, San Giovanni La Punta, San Pietro Clarenza, Valverde, Misterbianco, Palagonia, Camporotondo Etneo e Tremestieri Etneo hanno tutti disposto la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Il provvedimento si estende dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti secondari di secondo grado, coinvolgendo sia le strutture pubbliche sia quelle private, a testimonianza della gravità della situazione meteorologica attesa e della necessità di garantire l’incolumità degli studenti e del personale scolastico in un contesto territoriale particolarmente vulnerabile agli eventi meteorologici estremi.

Provincia di Siracusa

Nel Siracusano, l’elenco dei comuni che hanno disposto la chiusura delle scuole risulta altrettanto significativo, a partire dal capoluogo Siracusa dove il sindaco Francesco Italia ha esteso il provvedimento anche agli impianti sportivi e alle aree mercatali. La medesima decisione è stata assunta dalle amministrazioni di Avola, dove la sindaca Rossana Cannata ha disposto anche la chiusura di cimitero, impianti sportivi, parchi e giardini comunali, e di numerosi altri centri come Augusta, Rosolini, Noto, Priolo Gargallo, Buccheri, Floridia, Portopalo di Capo Passero, Sortino, Pachino e Canicattini Bagni. La decisione di sospendere le attività scolastiche appare particolarmente significativa in questa provincia che, per la sua conformazione geografica e per la presenza di numerosi corsi d’acqua, risulta storicamente soggetta a criticità idrauliche in caso di precipitazioni intense.

Provincia di Messina

Nella provincia messinese, pur non risultando al momento coinvolto il capoluogo, numerosi comuni della fascia jonica hanno adottato provvedimenti di chiusura delle scuole: Sant’Alessio Siculo, Furci Siculo, Roccalumera, Nizza di Sicilia, Letojanni, Gallodoro, Mongiuffi Melia, Savoca, Limina, Antillo, Pagliara, Mandanici, Itala, Alì, Alì Terme, Fiumedinisi e Scaletta Zanclea. Nella valle dell’Alcantara risultano disposte chiusure anche a Gaggi e Graniti. La concentrazione dei provvedimenti nella zona jonica della provincia non appare casuale, trattandosi dell’area potenzialmente più esposta agli effetti della perturbazione che risalirà dal Nord Africa lambendo prima la costa orientale siciliana per poi dirigersi verso la Calabria meridionale.

Provincia di Agrigento

Nella provincia di Agrigento, il capoluogo ha disposto la chiusura delle scuole insieme a importanti centri come Canicattì, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Sciacca, Ribera, Menfi, Bivona, Favara e Montallegro. La decisione appare particolarmente rilevante in considerazione della conformazione del territorio agrigentino, caratterizzato da numerosi corsi d’acqua che in caso di precipitazioni intense potrebbero rapidamente raggiungere livelli critici, con conseguenti rischi di esondazione nelle aree urbane attraversate. Le amministrazioni locali hanno pertanto optato per un approccio preventivo, privilegiando la sicurezza della popolazione scolastica rispetto alla continuità didattica.

Provincia di Ragusa

Anche nel Ragusano numerose amministrazioni hanno disposto la chiusura degli istituti scolastici: oltre al capoluogo Ragusa, figurano nell’elenco Vittoria, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Modica, Pozzallo e Comiso. La decisione risulta particolarmente significativa in considerazione delle caratteristiche orografiche del territorio ibleo, contraddistinto da numerose cave e corsi d’acqua che in caso di precipitazioni abbondanti potrebbero rapidamente trasformarsi in pericolose vie di deflusso delle acque meteoriche, con conseguenti rischi per la circolazione stradale e la sicurezza dei cittadini, studenti in primis.

Altre province

Al momento della stesura di questo articolo, non risultano comunicazioni ufficiali relative a chiusure scolastiche nelle province di Trapani, Enna, Caltanissetta e Palermo, sebbene l’allerta meteo arancione sia stata diramata per l’intero territorio regionale. È possibile che nelle prossime ore, con l’evolversi delle previsioni meteorologiche e con una più precisa localizzazione delle aree maggiormente a rischio, anche le amministrazioni di queste province decidano di adottare provvedimenti analoghi a tutela della popolazione scolastica. Si consiglia pertanto ai cittadini di queste aree di monitorare costantemente i canali ufficiali di comunicazione delle rispettive amministrazioni comunali per eventuali aggiornamenti.

Le raccomandazioni della Protezione Civile

In considerazione della gravità dell’allerta diramata, la Protezione Civile ha diffuso alcune fondamentali raccomandazioni rivolte alla popolazione: evitare di uscire di casa se non per motivi strettamente necessari, prestare particolare attenzione ai sottopassi potenzialmente soggetti ad allagamenti, non utilizzare mezzi a due ruote particolarmente vulnerabili in caso di raffiche di vento, abbandonare per tempo abitazioni precarie situate in prossimità di alvei fluviali o torrentizi e non sostare in aree potenzialmente soggette a frane, colate di fango o crolli di blocchi rocciosi. Il quadro meteorologico e delle criticità previste viene aggiornato quotidianamente dal Dipartimento della Protezione Civile in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, con informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche nei singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate reperibili presso le strutture territoriali competenti. Si raccomanda pertanto alla cittadinanza di seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali e di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità preposte alla gestione dell’emergenza.