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Meteo, tra meno di 24 ore Ondata di Caldo in arrivo: picchi oltre i 40°C. Ecco le aree più colpite

L’anticiclone africano porterà sull’Italia temperature oltre i 40°C dal weekend, con notti tropicali persistenti e afa record che durerà almeno fino a Ferragosto.

L’anticiclone africano torna a farsi sentire con una potenza eccezionale, pronto a trasformare l’Italia in una vera e propria fornace nei prossimi giorni. La fase di tregua dal caldo estremo che ha caratterizzato l’inizio di agosto sta per concludersi definitivamente, con temperature che raggiungeranno livelli preoccupanti su tutto il territorio nazionale.

Dalla giornata di oggi, giovedì 7 agosto inizierà la rimonta dell’alta pressione subtropicale proveniente dal Maghreb, che investirà prima la Spagna e il sud-ovest della Francia, per poi espandersi con forza su tutta la penisola italiana. Giovedì rappresenterà il momento di svolta, quando l’anticiclone inizierà ad arroventare il nostro Paese portando i primi picchi di calore e di afa intensa. La situazione si aggraverà progressivamente, con il termometro destinato a toccare punte straordinarie nelle giornate successive.

Il picco dell’ondata di calore è previsto tra sabato 9 e domenica 10 agosto, giorni che si preannunciano critici sotto il profilo climatico. Al Sud, in particolare in Puglia, Basilicata e nelle zone interne della Sicilia, si potrebbero sfiorare i 40°C, con valori che localmente potrebbero raggiungere anche i 41-42°C. Il Centro Italia non sarà da meno: Toscana, Lazio e Umbria vedranno temperature fino a 38-39°C, con Firenze e Terni che potrebbero raggiungere picchi eccezionali di 39 gradi.

Nemmeno il Nord sarà risparmiato da questa ondata di calore eccezionale. La Pianura Padana si trasformerà in una vera fornace, con Milano che potrebbe toccare i 36-37°C, mentre città come Reggio Emilia, Mantova, Bologna e Bolzano vedranno il termometro salire fino a 35-37 gradi. L’alta umidità della pianura renderà la percezione del caldo ancora più opprimente, con indici di calore che potrebbero superare i 40°C anche al Nord.

Particolarmente insidiose saranno le notti tropicali, fenomeno meteorologico che si verifica quando le temperature minime notturne non scendono mai sotto i 20°C. Durante questa fase, le grandi città vedranno minime comprese tra i 22 e i 25°C, rendendo estremamente difficoltoso il riposo notturno. Milano, Roma, Firenze e Napoli sperimenteranno notti particolarmente afose, con temperature che in alcune zone urbane potrebbero rimanere stabilmente sopra i 24-25 gradi anche nelle ore più fresche.

L’umidità crescente rappresenterà uno degli aspetti più critici di questa ondata di calore. Il punto di rugiada, indicatore chiave per comprendere il livello di afa, supererà frequentemente i 24-25°C in molte località della Pianura Padana, della Sardegna e della Sicilia. Quando questo valore si avvicina o supera i 26°C, l’organismo umano fatica enormemente a raffreddarsi attraverso il sudore, poiché l’aria risulta troppo satura di vapore acqueo per permettere un’evaporazione efficace.

Lo Stress Index, parametro che misura il disagio bioclimatico percepito dal corpo umano combinando temperatura e umidità, raggiungerà livelli di “estrema cautela” e localmente di “pericolo” in diverse regioni italiane. Le aree costiere, pur registrando temperature massime leggermente inferiori rispetto alle zone interne, soffriranno maggiormente per l’effetto combinato di caldo e umidità elevata.

L’anticiclone africano dovrebbe mantenere la sua influenza almeno fino a Ferragosto, con possibili estensioni anche oltre il 16-17 agosto. Questa configurazione atmosferica determinerà condizioni di stabilità pressoché assoluta, con cieli sereni e assenza quasi totale di precipitazioni significative. Solo le zone alpine e prealpine potrebbero vedere qualche temporale pomeridiano isolato, fenomeni comunque destinati a rimanere molto localizzati e di breve durata.

Le temperature notturne rappresenteranno un elemento di particolare criticità per la salute pubblica. Le minime difficilmente scenderanno sotto i 22°C nelle grandi aree metropolitane, creando condizioni di afa persistente che non darà tregua nemmeno durante le ore serali e notturne. Questo fenomeno, amplificato dall’effetto “isola di calore urbana” delle città, renderà particolarmente difficoltoso il riposo, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione come anziani e bambini.

Dal punto di vista climatico, questa ondata di calore si inserisce in un contesto più ampio di anomalie termiche che caratterizzano l’estate 2025. I dati preliminari indicano temperature costantemente superiori alla media stagionale, con scarti termici che potrebbero raggiungere i +6/+8°C rispetto ai valori di riferimento del periodo 1991-2020. Le regioni meridionali e le isole maggiori risulteranno le più colpite, con anomalie che potrebbero superare anche i +3°C per periodi prolungati.

La persistenza dell’alta pressione africana comporterà anche una drastica riduzione delle precipitazioni su tutto il territorio nazionale. L’assenza di sistemi perturbati organizzati impedirà l’arrivo di piogge significative, creando condizioni di stress idrico crescente soprattutto nelle regioni meridionali, dove la carenza d’acqua rappresenta ormai una costante estiva sempre più problematica.

Gli esperti meteorologi sottolineano come questa configurazione atmosferica rappresenti la quarta ondata di calore dell’estate 2025, ma probabilmente la più intensa e duratura della stagione. L’intensità e la persistenza del fenomeno richiedono particolare attenzione da parte delle autorità sanitarie e della popolazione, soprattutto nelle aree urbane dove l’effetto combinato di caldo, umidità e inquinamento può creare condizioni particolarmente critiche per la salute umana.

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