Con un’intesa siglata durante la 69ª Conferenza Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), prende ufficialmente il via il progetto EAGLES-300, un reattore nucleare di quarta generazione raffreddato a piombo e sviluppato in ambito europeo. Il consorzio internazionale EAGLES — formato da ENEA e Ansaldo Nucleare per l’Italia, RATEN per la Romania e SCK CEN per il Belgio — ha firmato con la IAEA un accordo strategico volto a promuovere l’armonizzazione internazionale delle normative sulla sicurezza nucleare. L’obiettivo è chiaro: accelerare la realizzazione del reattore entro il 2039, grazie a un processo regolatorio condiviso che coinvolge fin dalle primissime fasi le autorità di vigilanza di Belgio, Romania e, in veste di osservatore, anche l’Italia tramite l’ISIN.
EAGLES-300 si propone come un SMR (Small Modular Reactor) da circa 350 MWe, pensato per ridurre tempi e costi di costruzione, ma soprattutto per garantire standard di sicurezza all’avanguardia. Il reattore impiega sistemi passivi, capaci di intervenire automaticamente in caso di emergenza senza necessità di alimentazione elettrica o intervento umano. Il raffreddamento a piombo, oltre a conferire maggiore resistenza e semplicità ingegneristica, contribuisce a rendere il progetto più affidabile. Ma è la gestione del combustibile a rappresentare uno dei tratti distintivi: EAGLES-300 utilizzerà MOX, una miscela di ossidi che include anche combustibile riciclato ed esausto proveniente da centrali esistenti. Questa scelta tecnologica non solo riduce la produzione di rifiuti radioattivi, ma migliora l’efficienza d’uso delle risorse fissili, elevando la sostenibilità del reattore rispetto agli impianti tradizionali.
Il progetto ha inoltre un respiro applicativo che va oltre la produzione elettrica. Le caratteristiche del reattore lo rendono adatto anche a generare calore per uso industriale o a produrre idrogeno, aprendo scenari promettenti in settori strategici per la transizione energetica. Fondamentale in questo percorso sarà la fase di pre-licencing, una fase preliminare che consente un confronto diretto tra regolatori e sviluppatori tecnologici, utile a individuare in anticipo eventuali criticità normative e tecniche, rendendo più fluido e trasparente l’iter autorizzativo.
Due prototipi giocheranno un ruolo chiave nella validazione delle soluzioni progettuali: il LEANDREA, in Belgio, sarà dedicato ai test sui materiali e sul combustibile, mentre l’ALFRED, in Romania, rappresenterà il dimostratore completo dell’impianto, incluso il potenziale per applicazioni non elettriche. EAGLES-300 non è solo un reattore: è un banco di prova per una nuova governance nucleare europea, capace di coniugare sicurezza, innovazione e sostenibilità. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!