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Il magico Paese delle Renne esiste davvero… ed è in Italia!

L’unica mandria di renne italiana vive a Sesto nei Prati di Croda Rossa: una storia di adattamento straordinario dalle foreste finlandesi alle Dolomiti.

Negli oltre duemila chilometri di distanza che separano la Finlandia dalle Dolomiti, tra i prati e le montagne della Val Pusteria, ha trovato dimora un fenomeno zoologico rarissimo: l’unica mandria di renne presente in Italia, ospitata nei Prati di Croda Rossa a Sesto in Alto Adige. Questi cervidi provenienti dal nord europa, normalmente abitanti delle regioni circumpolari, hanno saputo adattarsi con sorprendente facilità all’ambiente alpino, creando un’attrattiva turistica di rilievo che combina educazione naturalistica e intrattenimento per famiglie presso una delle aree sciistiche più prestigiose del comprensorio delle Tre Cime Dolomiti.

La storia di come le renne giunsero in Alto Adige risale all’autunno del 2003, quando Rudolf Egarter, allora responsabile dei servizi degli impianti di risalita della Croda Rossa, intraprese un viaggio straordinario nella Finlandia settentrionale, spingendosi fino a trecento chilometri oltre il circolo polare artico, a tremilletrecento chilometri di distanza dal territorio altotesino. In quella remota fattoria di renne, Egarter trascorse settimane dedicandosi allo studio approfondito dell’etologia e delle esigenze di questi animali, apprendendo le tecniche di accudimento, le loro abitudini alimentari e le modalità di convivenza. Grazie a tale preparazione preventiva, riuscì a importare i primi quattro esemplari in Alto Adige: Seppl, Rudolf, Roe e Valentina, creando le premesse per un esperimento di acclimatamento che avrebbe potuto fallire considerando la sostanziale diversità ambientale tra la Lapponia e le Alpi.

La fattibilità dell’impresa risiedette in caratteristiche biologiche specifiche delle renne: il loro folto e isolante mantello si rivela efficace nel proteggere gli animali fino a temperature di quarantacinque gradi sottozero, garantendo sopravvivenza e benessere anche nei climi alpini caratterizzati da rigore invernale significativo. Inoltre, la presenza abbondante di muschio islandico nei boschi dolomitici, costituente principale della dieta naturale di questi cervidi, fornì il supporto alimentare necessario per il loro mantenimento in condizioni ottimali. Questi fattori biologici e ambientali confluirono nell’insuccesso della preoccupazione iniziale, poiché il branco si ambientò con efficacia sorprendente nel comprensorio delle Tre Cime.

Nel corso dei decenni successivi, la popolazione iniziale di quattro esemplari si espanse considerevolmente attraverso la riproduzione naturale, raggiungendo progressivamente una consistenza superiore ai dieci individui. Tra i componenti della mandria figurano attualmente il capobranco Mika, cui si affiancano esemplari quali Emmy, Kelly e successivamente nati quali Any, rappresentando la terza generazione di renne nata nel territorio dolomitico. I maschi del branco comprendono Rudolf, Seppl, Spillo, Peppino e Sturmwind, mentre le femmine includono Rosi, Valentina, Any, Sijuscha e Kelly. L’evento più toccante della storia recente della comunità altoatesina legata a questo fenomeno zoologico si verificò nel giugno del 2018, quando nacque Lotta, sancendo la continuità della specie anche nella generazione successiva con straordinaria naturalezza biologica.

La localizzazione geografica del recinto delle renne presso la stazione a monte della cabinovia Croda Rossa, situata a circa millenovecentocinquanta metri di altitudine nei Prati di Croda Rossa, ha trasformato quell’area in una destinazione turistica di particolare richiamo per i visitatori. La struttura ricettiva si articola intorno a vari rifugi storici, tra cui il Rifugio Rudi Hutte, edificio storico della prima metà del ventesimo secolo, e il più recente Rifugio Prati di Croda Rossa, fondato nel 1958 da Elsa, pioniera dell’ospitalità alpina che riconobbe in quel sito singolare l’opportunità di creare un punto di ristoro per alpinisti ed escursionisti, poi evolutosi in struttura ricettiva complessa grazie agli sviluppi successivi della viabilità e dell’accessibilità.

La raggiungibilità della zona è garantita dalla moderna cabinovia Croda Rossa, che collega la valle sottostante a Moso con la stazione a monte, operante nella stagione estiva dalle otto alle diciassette per consentire l’afflusso di visitatori durante i mesi da maggio a ottobre. Questo sistema di trasporto ha reso accessibile anche a visitatori di ridotta capacità atletica la visione del branco, democratizzando l’esperienza che altrimenti richiederebbe escursioni montane impegnative.

Le modalità di interazione tra i visitatori e gli animali si articolano secondo precise programmazioni stabilite dal Consorzio 3 Zinnen Dolomites. Durante determinati orari, in particolare nei giorni di lunedì e giovedì con programmazione pomeridiana alle quattordici, i visitatori possono partecipare attivamente alla nutrizione delle renne, fornendo loro specifici alimenti sotto la supervisione di guide esperte. Questa esperienza tattile e diretta rappresenta uno degli elementi di maggiore attrazione per le famiglie con bambini, creando ricordi indelebili e favorendo l’educazione naturalistica attraverso il contatto consapevole con la fauna selvatica europea.

Durante i mesi invernali, la stagione montana genera ulteriori opportunità ricreative, con l’organizzazione di gite in slitta trainata dalle renne medesime, riprendendo la pratica tradizionale scandinavica dei Sami. Questo tipo di esperienza immersiva connette i visitatori alle antiche tradizioni nordeuropee, trasportandoli simbolicamente nelle foreste della Lapponia senza necessità di viaggi intercontinentali. Il panorama invernale dei Prati di Croda Rossa, caratterizzato da distese nevose e dalla vista dominante della Croda Rossa, rappresenta lo sfondo ideale per tale attività.

L’ingresso al recinto delle renne rimane gratuito, comportando esclusivamente il costo della risalita in cabinovia, misurato intorno ai ventiquattro euro per gli adulti in tariffa online e proporzionalmente minore per i giovani, rendendo l’esperienza accessibile anche per i nuclei familiari con esigenze di contenimento della spesa. Accanto al recinto sorge un parco giochi moderno che estende l’attrattiva della zona anche ai visitatori in tenera età, completando l’offerta ricreativa.

La peculiarità di rappresentare l’unico branco di renne dell’intero territorio italiano collocato ad oltre millenovecentocinquanta metri di altitudine nelle Dolomiti patrimonio UNESCO costituisce un elemento di straordinaria rarità e valore naturalistico. Questa singolarità attrae visitatori da tutta Europa, interessati a questa ibridazione affascinante tra la fauna nordica e il contesto ambientale alpino meridionale, consolidando la posizione della zona delle Tre Cime come destinazione turistica complessa e multisfaccettata. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!