In Val di Sole, nel cuore del Trentino, il piccolo borgo di Ossana si trasforma ancora una volta in uno straordinario palcoscenico festivo dove la tradizione presepistica raggiunge dimensioni quasi leggendarie. Con una popolazione di soli 832 abitanti e oltre 1600 presepi allestiti nelle sue vie, nelle corti, nei portoni e nei più reconditi angoli del centro storico, Ossana incarna perfettamente il paradosso affascinante di una comunità in cui le opere d’arte religiosa superano numericamente gli stessi abitanti, trasformando l’intero tessuto urbano in un museo vivente della Natività.
Giunta alla sua ventisei esima edizione, la rassegna “Ossana, il Borgo dei 1000 presepi” rappresenta ormai un punto di riferimento consolidato nel panorama delle festività natalizie italiane, attirando ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Aperto dal 21 novembre 2025 al 6 gennaio 2026, con orario continuato dalle 10 alle 22, il percorso presepiale si configura come un’esperienza immersiva nella quale storia, arte, creatività e devozione si intrecciano in modo indissolubile. Il filo rosso che accompagna il visitatore, illuminato da lampade artigianali disposte lungo i vicoli medievali, funge da guida simbolica e pratica, partendo dalla suggestiva stella cometa allestita nel centro del paese e giungendo fino alle imponenti mura del Castello San Michele.
Questo castello, costruito nel XIII secolo su uno sperone di roccia e caratterizzato da un mastio di 25 metri di altezza, rappresenta da sempre il cuore pulsante non solo della rassegna presepiale ma dell’intero patrimonio storico di Ossana. Nel Medioevo, la fortificazione assolveva una funzione strategica fondamentale, controllando il passaggio tra la Val d’Adige e la Val di Sole, il territorio trentino e l’Alto Bresciano, costituendo un punto di raccolta per le tasse e un avamposto militare. Durante il periodo natalizio, le sue mura millenarie ospitano un presepe di straordinario valore simbolico dedicato alla Prima Guerra Mondiale, che narra episodi di soldati e trincee accaduti in una drammatica notte di Natale. L’inserimento di questa rappresentazione storico-religiosa all’interno della fortezza crea un’atmosfera di insolita potenza emotiva, in cui il sacro della Natività si contamina consapevolmente con la memoria dei conflitti umani.
La totalità dei presepi esposti proviene da un processo creativo collettivo che coinvolge l’intera comunità e va ben al di là dei confini amministrativi di Ossana. Associazioni di volontariato, gruppi organizzati, istituti scolastici, famiglie e singoli cittadini provenienti dalla Val di Sole e dai territori circostanti dedicano settimane di lavoro alla realizzazione di questi manufatti. Ciascun presepe racchiude una visione personale e comunitaria del significato del Natale, esprimendo attraverso le figure e l’ambiente ricostruito i propri valori, la propria storia, le proprie aspirazioni. Proprio questa varietà di autori e di sensibilità estetiche genera la particolarità più affascinante della rassegna: l’assenza di una monotonia stilistica e la prevalenza di un approccio radicalmente anti-accademico all’arte presepiale.
I materiali impiegati nella costruzione di questi presepi testimoniano un’inventiva sorprendente e un rifiuto consapevole dell’utilizzo di elementi commerciali standardizzati. Accanto ai materiali tradizionali quali legno, terracotta e stoffa, gli artisti improvvisati e professionisti di Ossana ricorrono a elementi naturali e di recupero: radici del bosco, sementi, foglie di granoturco, secchielli in plastica da edilizia, cassette di legno per la frutta, ogni oggetto della quotidianità viene trasfigurato in strumento narrativo. Questa pratica, che potrebbe definirsi di “presepe povero” in riferimento alla tradizione di Vincenzo Cefalu, trasforma i limiti materiali in occasioni di ricerca estetica e di consapevolezza ambientale.
Tra i presepi segnalati come meritevoli di attenzione particolare figurano rappresentazioni tematiche che allargano il significato tradizionale della Natività verso dimensioni storiche, sociali e universali. Il presepe “Come eravamo” riporta i visitatori nell’Ossana rurale del passato, narrando mestieri scomparsi e modalità di vita ormai cristallizzate nella memoria collettiva. Il presepe “In movimento” affronta il tema della ritualità quotidiana dei decenni precedenti. La rappresentazione tematica “Vita medievale” contestualizza la Natività nel suo naturale orizzonte storico, immergendo la scena della Natività all’interno delle strutture sociali e architettoniche del XIII secolo. Il presepe dedicato ai “Diritti delle donne” testimonia come la tradizione presepiale contemporanea accoglie istanze di riflessione critica e di inclusività sociale, trasformandosi in strumento di consapevolezza collettiva.
Accanto al percorso presepiale vero e proprio, Ossana offre ulteriori attrazioni in grado di completare l’esperienza natalizia. Un Villaggio di Natale allestito ai piedi del Castello San Michele propone attività ricreative per i bambini, con l’immancabile Casa di Babbo Natale e installazioni ludiche. Il mercatino natalizio tradizionale, ospitato in caratteristiche casette di legno disposte in piazza, commercializza prodotti artigianali locali e offre la possibilità di degustare vin brulé e dolcetti tipici della tradizione trentina. Questo aspetto commerciale moderato si inserisce coerentemente nel contesto generale della manifestazione, non risultando invasivo o distaccato dall’atmosfera contemplativa del percorso presepiale.
Per i visitatori interessati a una comprensione più profonda della storia di Ossana e della tradizione presepistica, sono predisposte visite guidate condotte da operatori locali negli orari pomeridiani delle giornate dedicate ai mercatini (dalle 10:30 e alle 15:00). Queste visite includono il percorso tra i presepi e l’accesso alla Stuva Nova, uno spazio dedicato alla trasmissione della memoria storica e culturale del borgo. È inoltre disponibile una “Caccia al Presepe” interattiva, nella quale i visitatori ricevono una mappa e si impegnano a risolvere enigmi durante l’esplorazione del percorso.
L’illuminazione artistica del borgo durante il periodo festivo costituisce un elemento progettuale fondamentale. L’utilizzo diffuso di lampade artigianali e di decorazioni luminose conferisce al percorso presepiale un’atmosfera di intensità emotiva particolarmente evidente nelle ore serali, quando i giochi di luce e ombra esaltano la tridimensionalità dei presepi e la texture dei materiali utilizzati. Questo allestimento luminotecnico consente una fruizione differenziata della rassegna: se il giorno invita alla lettura attenta dei dettagli costruttivi e stilistici di ogni opera, la sera propone un’esperienza più suggestiva e introspettiva.
Al di là della varietà estetica e tematica dei presepi, l’essenza profonda della manifestazione risiede nel legame comunitario che essa esprime e consolida. In un contesto storico caratterizzato dalla dispersione delle comunità locali e dalla marginalizzazione dei piccoli borghi montani, Ossana rappresenta un’eccezione significativa, dimostrando come la valorizzazione della tradizione culturale e religiosa possa costituire un fattore di coesione sociale e di attrattività turistica sostenibile. La XXVI edizione della rassegna presepiale si configura dunque non meramente come evento legato al ciclo festivo, ma come affermazione consapevole di continuità culturale e di resistenza civile al degrado dell’identità locale. Per coloro che desiderano comprendere il senso più profondo del Natale, al di là della spettacolarizzazione commerciale, Ossana offre un’occasione rara di confronto autentico con la tradizione religiosa e artistica europea. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
