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Meteo, prossima settimana NEVE al Nord: attesi accumuli anche a quote basse

Un nuovo impulso di aria artica porterà neve diffusa fino a quote collinari su molte regioni italiane: attesi accumuli abbondanti soprattutto sull’Appennino centrale e meridionale.

Dopo le prime importanti nevicate che hanno imbiancato il settore alpino, in particolare il Trentino-Alto Adige, una nuova fase perturbata si prepara a interessare l’Italia, confermando l’assetto prettamente invernale che caratterizza questo scorcio di fine novembre. Un ciclone in approfondimento sui bacini tirrenici sarà responsabile di un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche, con precipitazioni diffuse e nevicate destinate a interessare ampie aree della Penisola, anche a quote piuttosto basse.

Il nuovo peggioramento prenderà corpo a partire dalle prossime ore, quando l’ingresso di aria fredda di origine artica in quota, associata a una circolazione ciclonica ben strutturata, favorirà la formazione di precipitazioni localmente intense. Le nevicate, inizialmente confinate alle alte quote, tenderanno a scendere progressivamente verso i 1100-1200 metri sull’Appennino centrale e oltre i 1400 metri su quello meridionale, con accumuli consistenti previsti in particolare su settori come Campo Imperatore, Terminillo e Roccaraso. In queste località non è escluso che gli accumuli possano raggiungere o superare i 50 cm di neve fresca entro la conclusione dell’evento.

Particolarmente significativa è stata la fase già osservata in Trentino-Alto Adige, dove nelle scorse ore si sono registrate nevicate intense, con fiocchi scesi fin verso i fondovalle. Trento e Bolzano hanno assistito a una prima imbiancata stagionale, mentre le località più elevate, come Monguelfo in Val Pusteria, hanno offerto scenari da cartolina immortalati in diretta dalle webcam locali. Questa prima ondata è stata generata dall’irruzione di un nucleo gelido di matrice artico-marittima, che ha interagito con il bacino del Mediterraneo innescando una ciclogenesi secondaria.

La configurazione sinottica rimane estremamente dinamica e soggetta a rapide evoluzioni: per questo motivo le prossime 48-72 ore saranno decisive per monitorare eventuali variazioni nella traiettoria del minimo barico e nella distribuzione degli accumuli al suolo. Non si escludono sorprese anche più in basso rispetto alle attuali proiezioni, specie in presenza di rovesci convettivi che potrebbero determinare locali abbassamenti della quota neve.

L’Inverno sembra voler anticipare i tempi, proponendo la prima vera sfuriata nevosa della stagione con dinamiche più tipiche di dicembre inoltrato. Gli appassionati della neve e gli operatori turistici delle località montane possono guardare con interesse all’imminente fase meteorologica, che potrebbe costituire un primo, solido manto nevoso utile anche per l’avvio della stagione sciistica.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!