Meteo, Ciclone in arrivo sull’Italia con Nubifragi e Grandine: ecco le Zone a Rischio

Un potente sistema ciclonico colpirà l’Italia a partire dalla Domenica delle Palme, con il culmine tra il 15 e 17 aprile. Si prevedono nubifragi con accumuli fino a 300mm in 72 ore e venti di scirocco a 90km/h.

Le previsioni meteorologiche degli ultimi giorni hanno confermato con crescente certezza l’imminente arrivo di una perturbazione di notevole intensità che interesserà la penisola italiana, interrompendo bruscamente la fase di stabilità atmosferica attualmente in corso. L’anticiclone africano che in questi giorni sta garantendo condizioni di tempo soleggiato e temperature in rialzo su tutto il territorio nazionale lascerà presto spazio a un sistema ciclonico ben strutturato, in grado di generare precipitazioni abbondanti, fenomeni temporaleschi di forte intensità e potenziali eventi estremi come nubifragi e grandinate, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali della penisola.

Le analisi dei modelli previsionali più recenti hanno ulteriormente rafforzato lo scenario precedentemente delineato dagli esperti del settore, confermando che la settimana che precede la Pasqua sarà caratterizzata da condizioni meteorologiche particolarmente avverse, con una fase di intenso maltempo che avrà inizio già dalla Domenica delle Palme del 13 aprile e raggiungerà il suo apice tra martedì 15 e giovedì 17 aprile, quando un vero e proprio ciclone si approfondirà sui nostri mari, generando precipitazioni che potrebbero raggiungere intensità eccezionale, con accumuli localmente superiori ai 300 millimetri nell’arco di 48-72 ore in alcune aree del Nord Italia.

La dinamica atmosferica che si sta delineando appare particolarmente insidiosa a causa della concomitanza di diversi fattori meteorologici che potrebbero amplificare gli effetti del maltempo: l’ingresso di un fronte freddo polare proveniente dal Nord Europa si scontrerà con l’aria calda e umida preesistente sul bacino del Mediterraneo, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, in grado di scaricare al suolo quantitativi di precipitazione normalmente attesi nell’arco di un intero mese in appena poche ore, con conseguente rischio di criticità idrogeologiche e idrauliche su vaste porzioni del territorio.

L’evoluzione meteorologica, secondo quanto emerge dalle più recenti elaborazioni dei centri di calcolo internazionali, seguirà una traiettoria ben definita: l’attuale fase di stabilità atmosferica, caratterizzata dall’influenza dell’anticiclone subtropicale che sta garantendo cieli sereni e temperature in forte aumento, con massime che in alcune località del meridione potrebbero raggiungere valori prossimi ai 28 gradi centigradi già nei prossimi giorni, subirà un drastico cambiamento a partire da domenica 13 aprile, quando una prima perturbazione atlantica inizierà a interessare le regioni nord-occidentali e la Toscana, portando precipitazioni che, pur risultando inizialmente di moderata intensità, costituiranno il preludio a una fase di maltempo decisamente più severa nei giorni successivi.

Le previsioni indicano che lunedì 14 aprile sarà già caratterizzato da piogge diffuse e localmente intense sulle regioni settentrionali, ma la fase più critica è attesa tra martedì 15 e giovedì 17 aprile, quando l’approfondimento di un vortice ciclonico sui mari italiani, bloccato nella sua traiettoria verso est da un anticiclone posizionato sull’area balcanica, determinerà la persistenza delle precipitazioni sui medesimi settori per molte ore consecutive, aumentando considerevolmente il rischio di eventi alluvionali. La stazionarietà del sistema depressionario rappresenta un elemento di particolare preoccupazione, in quanto le piogge, insistendo ripetutamente sulle stesse aree geografiche, potrebbero causare la saturazione dei terreni e il rapido innalzamento dei livelli idrometrici di fiumi e torrenti.

Particolarmente esposte al rischio di nubifragi e fenomeni intensi saranno le regioni del Nordovest, in particolare Liguria, Piemonte e Lombardia, nonché la Toscana e il Lazio, dove i modelli matematici prevedono accumuli di precipitazione che potrebbero raggiungere i 150 litri per metro quadrato nel giro di pochissimo tempo. Le conseguenze di tali eventi potrebbero manifestarsi sotto forma di allagamenti urbani, frane e smottamenti, specialmente nelle aree collinari e montane, dove il terreno, già compromesso da precedenti precipitazioni, potrebbe non essere in grado di assorbire ulteriori quantitativi d’acqua.

Parallelo all’intensificazione delle precipitazioni si registrerà un significativo rinforzo della ventilazione, con correnti di Scirocco che soffieranno con particolare intensità sui mari meridionali e lungo le coste adriatiche, raggiungendo raffiche superiori ai 90 chilometri orari su Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e Sardegna. L’intensificazione dei venti contribuirà a rendere i mari molto mossi o agitati, con onde che potrebbero raggiungere altezze comprese tra i 3 e i 4 metri, creando condizioni proibitive per la navigazione e potenziali situazioni di pericolo lungo i litorali esposti.

Nel corso della settimana che precede la Pasqua, un’ulteriore complicazione sarà rappresentata dalla formazione di un ciclone ben strutturato nei pressi della Corsica, con valori di pressione che potrebbero scendere fino a 990 hectopascal, indice di un sistema depressionario particolarmente intenso. La posizione di questo vortice ciclonico risulterà determinante per l’evoluzione delle condizioni meteorologiche sull’Italia: se dovesse effettivamente collocarsi nei pressi del Mar Ligure, come suggeriscono gli attuali modelli previsionali, il sistema potrebbe favorire la risalita di intensi temporali, talvolta stazionari, su numerose regioni italiane, amplificando ulteriormente gli effetti del maltempo.

Dopo questa fase di intenso maltempo, le proiezioni indicano una possibile attenuazione dei fenomeni tra venerdì 18 e sabato 19 aprile, quando un temporaneo rinforzo del campo di alta pressione potrebbe garantire condizioni più stabili, con ampie schiarite e un generale rialzo delle temperature. Tuttavia, questa parentesi di bel tempo potrebbe risultare effimera, in quanto le festività pasquali potrebbero essere nuovamente caratterizzate da condizioni di instabilità atmosferica, con il rischio di nuovi temporali che potrebbero interessare diverse regioni italiane proprio nei giorni di Pasqua e Pasquetta.

La complessità della configurazione barica che si sta delineando sull’Europa occidentale richiede un costante monitoraggio dell’evoluzione meteorologica nei prossimi giorni, al fine di valutare con maggiore precisione l’intensità e la localizzazione dei fenomeni più severi e predisporre eventuali misure preventive per mitigare l’impatto del maltempo sulle infrastrutture e sulla popolazione.