Il più importante concorso canoro europeo si prepara a tornare sugli schermi televisivi di tutto il continente con la sua sessantanovesima edizione. L’Eurovision Song Contest 2025 andrà in scena dal 13 al 17 maggio a Basilea, in Svizzera, dove il paese elvetico ospiterà la manifestazione per la terza volta nella storia dopo le edizioni di Lugano nel 1956 e Losanna nel 1989, grazie alla vittoria di Nemo con “The Code” nell’edizione del 2024. La Swiss Broadcasting Corporation (SRG SSR) ha scelto la St. Jakobshalle come arena principale dell’evento che quest’anno avrà come slogan “United By Music”, un chiaro riferimento al potere unificante della musica che da sempre rappresenta il cuore pulsante della manifestazione.
Le date e la programmazione televisiva
La kermesse canora si articolerà come da tradizione in tre serate: le due semifinali si terranno rispettivamente martedì 13 e giovedì 15 maggio, mentre la finalissima è programmata per sabato 17 maggio, tutte con inizio alle ore 21:00 italiane. Le due semifinali vedranno competere i paesi partecipanti per accedere alla serata conclusiva, con l’eccezione dei cosiddetti “Big Five” (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) e del paese ospitante (Svizzera), che accedono direttamente alla finale. Gli spettatori italiani potranno seguire l’intero evento sulle reti Rai: le due semifinali saranno trasmesse in diretta su Rai 2, mentre la finale andrà in onda su Rai 1. L’intera manifestazione sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma RaiPlay e in diretta radiofonica su Rai Radio 2, garantendo una copertura completa dell’evento attraverso tutti i canali dell’emittente pubblica nazionale.
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I conduttori internazionali e il commento italiano
La conduzione dell’evento è affidata a un trio di presentatrici svizzere di grande esperienza. Hazel Brugger e Sandra Studer saranno al timone delle due semifinali, mentre per la serata finale si aggiungerà al duo Michelle Hunziker, volto noto anche al pubblico italiano. La scelta di tre conduttrici femminili rappresenta una novità significativa per questa edizione e riflette la volontà degli organizzatori di puntare su figure versatili e carismatiche. Come dichiarato da Moritz Stadler e Reto Peritz, co-executive producers dell’Eurovision Song Contest 2025, la selezione è stata guidata dalla ricerca di personalità che potessero apportare competenze diverse, dalla conduzione alla comicità, dalla danza al canto, garantendo così uno spettacolo dinamico e coinvolgente per il pubblico internazionale.
Per quanto riguarda il commento italiano, la Rai ha affidato la narrazione dell’evento a una coppia inedita composta da Gabriele Corsi, ormai voce storica dell’Eurovision per il pubblico italiano, e BigMama, artista che porterà una prospettiva fresca e contemporanea al racconto della manifestazione. La loro combinazione promette di rendere la fruizione dell’evento ancora più coinvolgente per gli spettatori italiani, mescolando esperienza e novità nel commento delle esibizioni.
L’Italia all’Eurovision 2025
L’Italia si presenterà alla manifestazione con Lucio Corsi, cantautore toscano che, dopo aver conquistato il secondo posto al Festival di Sanremo 2025, rappresenterà il nostro paese sul palco di Basilea. Il talento italiano tenterà di emulare il successo dei Måneskin, che nel 2021 hanno riportato la vittoria in Italia dopo un digiuno di ben 31 anni. Come membro dei Big Five, l’Italia accederà direttamente alla finale del 17 maggio, ma si esibirebbe comunque in una delle semifinali, seguendo una pratica introdotta recentemente per permettere a tutti i paesi finalisti di avere maggiore visibilità durante l’intero arco della manifestazione.
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Storia dell’Eurovision e le vittorie più significative
L’Eurovision Song Contest rappresenta la più longeva competizione musicale internazionale, con la prima edizione svoltasi a Lugano nel 1956, vinta dalla svizzera Lys Assia con “Refrain”. Nel corso della sua storia, la manifestazione ha lanciato carriere straordinarie e ha visto momenti iconici che hanno segnato la storia della musica pop europea e mondiale. Tra le vittorie più significative impossibile non menzionare quella degli ABBA, che nel 1974 trionfarono a Brighton con “Waterloo”, brano che ha appena celebrato il suo cinquantesimo anniversario e che rappresentò il trampolino di lancio per una delle carriere più brillanti nella storia della musica pop. Altra vittoria memorabile fu quella di Céline Dion che nel 1988, rappresentando la Svizzera, si aggiudicò il concorso con “Ne partez pas sans moi”, in una delle finali più avvincenti della storia dell’Eurovision, dove superò il Regno Unito per un solo punto nell’ultima votazione.
Nella classifica dei paesi più vittoriosi nella storia della manifestazione, Irlanda e Svezia guidano con sette trionfi ciascuno, seguite da Lussemburgo, Francia e Regno Unito con cinque vittorie. Negli ultimi anni, la competizione ha visto prevalere personalità e stili diversificati, dal rock italiano dei Måneskin nel 2021 al pop svedese di Loreen nel 2023, fino all’innovativa proposta di Nemo per la Svizzera nel 2024, dimostrando la capacità della manifestazione di evolversi e rappresentare le diverse sensibilità musicali europee contemporanee.
I trionfi italiani: da Gigliola Cinquetti ai Måneskin
L’Italia vanta tre vittorie nella storia dell’Eurovision Song Contest, ciascuna rappresentativa di un’epoca e di un diverso approccio musicale. Il primo trionfo risale al 1964, quando Gigliola Cinquetti, appena sedicenne, conquistò l’Europa con “Non ho l’età (per amarti)” sul palco di Copenaghen. La sua interpretazione, caratterizzata da una purezza vocale e da un’immagine di innocenza che colpì il pubblico europeo, rimane una delle performance più iconiche nella storia della manifestazione. La Cinquetti divenne inoltre la prima artista italiana a vincere sia il Festival di Sanremo che l’Eurovision nello stesso anno, stabilendo un record che sarebbe stato eguagliato solo dai Måneskin cinquantasette anni dopo.
La seconda affermazione italiana arrivò nel 1990 con Toto Cutugno, che trionfò a Zagabria con “Insieme: 1992”, brano dal forte messaggio europeista che celebrava l’imminente unificazione politica del continente. Cutugno entrò nella storia come il primo artista a essere sia compositore che paroliere della propria canzone vincente, sottolineando la sua poliedrica figura artistica nel panorama musicale italiano ed europeo. Dopo un lungo periodo di assenza dalla manifestazione, tra il 1998 e il 2010, e numerosi piazzamenti sul podio (tra cui il secondo posto di Raphael Gualazzi nel 2011 e di Mahmood nel 2019, nonché il terzo posto de Il Volo nel 2015), l’Italia è tornata alla vittoria nel 2021 grazie ai Måneskin con “Zitti e buoni”. La band romana ha conquistato Rotterdam con il punteggio più alto mai ottenuto dall’Italia nella storia della manifestazione (524 punti), lanciandosi in una carriera internazionale che ha ridefinito la percezione del rock italiano all’estero.
Grazie a questi successi, l’Italia ha potuto ospitare l’Eurovision in tre occasioni: nel 1965 a Napoli (dopo la vittoria della Cinquetti), nel 1991 a Roma (dopo il trionfo di Cutugno) e nel 2022 a Torino (in seguito alla vittoria dei Måneskin), confermando il ruolo significativo del nostro paese nella storia della manifestazione europea più seguita al mondo. L’edizione di Basilea 2025 rappresenta dunque una nuova opportunità per l’Italia di lasciare il segno nella storia di questa prestigiosa competizione canora internazionale.