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Delitto di Garlasco, Alberto Stasi resta in semilibertà

La Cassazione conferma la semilibertà per Alberto Stasi, respinto il ricorso della Procura: il condannato per l’omicidio di Chiara Poggi potrà continuare il percorso di reinserimento.
Credit © Mediaset

La Cassazione ha confermato la semilibertà per Alberto Stasi, respingendo il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza che, lo scorso 9 aprile, aveva concesso il beneficio.

Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, potrà dunque continuare a uscire dal carcere di Bollate durante il giorno per lavorare, rientrando la sera. Con questa decisione, la Suprema Corte ha ritenuto infondati i motivi avanzati dal Pg milanese, che contestava la valutazione dei giudici di sorveglianza sul percorso rieducativo intrapreso da Stasi e la sua idoneità a godere della misura alternativa alla detenzione piena.

La conferma della semilibertà riaccende il dibattito pubblico su uno dei casi di cronaca più discussi degli ultimi vent’anni, segnato da un iter giudiziario complesso e da una lunga battaglia legale che ha diviso l’opinione pubblica fin dall’omicidio avvenuto a Garlasco nell’agosto 2007. Ora, dopo la pronuncia definitiva della Cassazione, il percorso di Stasi verso il reinserimento sociale potrà proseguire secondo quanto stabilito dall’ordinanza di aprile.

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