Questa sera, il cielo sopra l’Italia offrirà uno spettacolo affascinante, che unisce scienza, tecnologia e poesia celeste: il passaggio straordinariamente luminoso della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), visibile a occhio nudo. Un evento raro per intensità e durata, che metterà in connessione cittadini comuni con uno dei più grandi simboli della cooperazione scientifica internazionale e della presenza umana nello spazio.
La Stazione Spaziale Internazionale è un laboratorio orbitante grande quanto un campo da calcio, che viaggia a circa 28.000 km/h a 400 km di altitudine. Frutto della collaborazione tra le principali agenzie spaziali del mondo (NASA, ESA, Roscosmos, JAXA e CSA), l’ISS ospita esperimenti scientifici nei campi della fisica, della biologia, della medicina e delle scienze ambientali. In un giorno compie circa 16 orbite attorno alla Terra, il che la rende visibile in diversi punti del pianeta in momenti differenti, ma solo in particolari condizioni di luce solare può diventare ben visibile da terra.
Il transito di questa sera, previsto a partire dalle 21:09, sarà particolarmente spettacolare. La Stazione entrerà nel cielo italiano da sud-ovest per poi attraversare quasi tutto lo stivale in direzione nord-est, rimanendo visibile per circa 10 minuti — un tempo eccezionalmente lungo per un passaggio ISS. Sarà possibile osservarla senza strumenti ottici: apparirà come un punto luminoso molto brillante, simile a una stella ma con una luce fissa, priva del tipico scintillio delle stelle. La sua luminosità sarà tale da superare quella di qualsiasi altro corpo celeste, fatta eccezione per la Luna e Venere.
Per godersi appieno il passaggio, è consigliabile trovare un punto con buona visibilità dell’orizzonte e lontano da fonti luminose. Guardate verso sud-ovest a partire dalle 21:09 e seguite il suo cammino mentre si sposta lentamente verso nord-est. Le condizioni meteorologiche sembrano favorevoli: su gran parte del territorio italiano si prevedono cieli sereni o poco nuvolosi, rendendo il transito visibile anche nei centri urbani, seppur con maggiore impatto dell’inquinamento luminoso.

L’osservazione dell’ISS non è solo un’occasione per ammirare uno spettacolo raro e suggestivo. È anche un momento di connessione con il progresso scientifico, che spesso avviene lontano dai riflettori. Pensare che quel punto di luce nel cielo ospita astronauti in attività scientifica — alcuni dei quali europei — aiuta a rendere più tangibile la portata delle imprese spaziali.
Inoltre, questa esperienza si inserisce in un contesto sempre più ampio di divulgazione astronomica popolare. App come Heavens Above, ISS Tracker o le mappe disponibili sui siti delle agenzie spaziali permettono a chiunque di prevedere i passaggi futuri, rendendo l’osservazione del cielo un’abitudine culturale e scientifica alla portata di tutti.
Questa sera, 10 luglio 2025, rappresenta un’occasione imperdibile per volgere lo sguardo verso l’alto e riflettere, anche solo per un attimo, su quanto lo spazio sia vicino — non solo fisicamente, ma anche emotivamente e culturalmente. La Stazione Spaziale Internazionale che sorvola i nostri cieli è un simbolo di ciò che l’umanità può raggiungere unendo conoscenza, collaborazione e visione.
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