Il dibattito che infiamma la cittadina valtellinese di Morbegno attorno alla prima edizione del lancio del formaggio rappresenta un caso emblematico delle tensioni che attraversano la società contemporanea tra la ricerca di identità culturale e la crescente sensibilità verso le questioni ambientali e la sostenibilità alimentare. La controversia, scaturita dalla decisione della Pro Loco locale di organizzare per la prima volta una manifestazione dedicata al lancio del formaggio nel centro cittadino, ha sollevato interrogativi profondi sulla natura stessa delle tradizioni e sul loro rapporto con i valori contemporanei.
Il sindaco di Morbegno, Patrizio Del Nero, ha difeso energicamente l’iniziativa, sostenendo che si tratta di un evento perfettamente in linea con le tradizioni montane della zona. Il primo cittadino ha assicurato che non verrà sprecato “un solo grammo di formaggio”, specificando che le forme utilizzate saranno scadute, finte o comunque non destinate al consumo. La Pro Loco di Morbegno, presieduta da Luca Della Sale, ha proceduto all’affiliazione alla FIGeST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali), l’organismo che organizza e controlla i giochi e sport tradizionali su tutto il territorio nazionale.
La FIGeST, federazione regolarmente affiliata al CONI, annovera tra le sue discipline una trentina di giochi e sport tradizionali, incluso il lancio del formaggio, che rientra nella categoria degli “sport che rotolano” insieme alla ruzzola e al ruzzolone. Secondo i sostenitori dell’iniziativa, Morbegno, ufficialmente riconosciuta “città del formaggio”, rappresenterebbe la sede naturale per ospitare questa manifestazione sportiva, che dovrebbe generare non solo competizione ma anche indotto turistico e aggregativo.
Tuttavia, la proposta ha incontrato una ferma opposizione da parte di realtà profondamente radicate nel territorio e nella cultura del formaggio valtellinese. La Condotta Slow Food della Mera, il Consorzio di Salvaguardia dello Storico Ribelle e il Consorzio Formaggi DOP Valtellina Casera e Bitto, guidato da Marco Deghi, hanno espresso una chiara contrarietà all’iniziativa.
Secondo queste organizzazioni, trasformare prodotti simbolo della cultura casearia locale come il Bitto, il Valtellina Casera DOP o lo Storico Ribelle in oggetti da lanciare rischia di banalizzarne il valore gastronomico, storico e umano. Il Consorzio di Salvaguardia dello Storico Ribelle, che ha sede a Gerola Alta e custodisce oltre tremila forme che vengono invecchiate fino a dieci anni, rappresenta un esempio emblematico di come la tradizione casearia valtellinese sia strettamente legata a pratiche produttive secolari e a una filosofia di rispetto per il prodotto.
La posizione di Slow Food si basa sulla filosofia dell’associazione, che promuove un approccio al cibo “buono, pulito e giusto”. Secondo questa visione, ogni alimento, in particolare quelli legati alla tradizione e al lavoro di produttori locali, merita rispetto e consapevolezza. La Condotta Slow Food della Mera, fondata nel 2019 con sede a Piuro, ha come obiettivo la promozione della cultura del cibo tra i cittadini della Valchiavenna e dei territori limitrofi.
Il caso del lancio del formaggio a Morbegno si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione verso lo spreco alimentare e la sostenibilità. I dati più recenti sullo spreco alimentare in Italia dipingono un quadro preoccupante: nel 2025, ogni italiano ha sprecato in media 88,2 grammi di cibo al giorno, per un totale di 617,9 grammi settimanali, con un costo complessivo di 139,71 euro pro capite annui. Lo spreco di filiera in Italia costa complessivamente 14,1 miliardi di euro e pesa 4,513 milioni di tonnellate, con il 58,55% del costo che proviene direttamente dalle case.
Paradossalmente, mentre crescono i dati sullo spreco alimentare, aumenta anche l’impoverimento alimentare delle famiglie italiane, con l’indice FIES di insicurezza alimentare che nel 2025 è salito del 13,95%. Questo fenomeno colpisce particolarmente le regioni del Sud e del Centro Italia, le stesse aree dove si registra anche un maggiore spreco domestico di cibo.
In questo contesto, la città di Morbegno ha dimostrato negli anni una particolare sensibilità verso le tematiche della sostenibilità alimentare. Nel 2022, infatti, è nata un’alleanza tra associazioni di volontariato, cooperative sociali, istituzioni e mondo della produzione alimentare per ridurre lo spreco alimentare e rispondere al bisogno della povertà materiale. Inoltre, diverse realtà commerciali del territorio hanno aderito all’app “Too Good to Go”, che offre la possibilità di salvare alimenti ancora freschi che rischiano di essere sprecati.
Il dibattito solleva questioni fondamentali sulla natura delle tradizioni e sul loro rapporto con la contemporaneità. Il concetto di “tradizione inventata”, introdotto da Eric Hobsbawm e Terence Ranger nel 1983, definisce un insieme di pratiche dotate di natura rituale o simbolica che si propongono di inculcare determinati valori facendo riferimento a un passato storico opportunamente selezionato. Secondo questa definizione, molte tradizioni che appaiono antiche hanno spesso un’origine piuttosto recente e talvolta sono inventate di sana pianta, spesso come risposta a tempi di crisi o a epoche di rapido cambiamento sociale.
Il lancio del formaggio, pur essendo decantato come gioco dalle origini antichissime, secondo alcune fonti addirittura risalente agli etruschi, nel caso di Morbegno rappresenta una novità assoluta. La manifestazione è stata concepita dalla Pro Loco locale come parte dell’evento “Morbegno in Cantina”, che si svolge ogni autunno e che nel 2024 ha registrato quasi quindicimila presenze. “Morbegno in Cantina” è un evento enogastronomico che offre percorsi di degustazione nelle cantine storiche della città, permettendo ai visitatori di scoprire i migliori vini valtellinesi insieme ad altri prodotti tipici del territorio.
Il dibattito si inserisce in un contesto economico e sociale complesso. Il settore caseario valtellinese rappresenta un pilastro dell’economia locale, con il Consorzio di Tutela Valtellina Casera e Bitto che nel 2024 ha registrato un fatturato di 13,2 milioni di euro per il Valtellina Casera e 2,6 milioni per il Bitto. Il presidente del Consorzio, Marco Deghi, riconfermato per il triennio 2025-2027, ha tra i suoi obiettivi il rafforzamento della qualità dei due formaggi DOP e lo sfruttamento delle opportunità promozionali offerte dalle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.
Il formaggio Storico Ribelle, prodotto dal Consorzio Salvaguardia Bitto Storico, rappresenta un presidio Slow Food e viene stagionato fino a dieci anni nelle cantine naturali di Gerola Alta. Questo prodotto, nato dalla volontà di un gruppo di produttori di continuare a seguire il metodo tradizionale di produzione del Bitto, simboleggia la resistenza culturale e produttiva di fronte alle pressioni della modernizzazione.
La controversia sul lancio del formaggio a Morbegno evidenzia la necessità di trovare un equilibrio tra la valorizzazione dell’identità territoriale e il rispetto per i valori contemporanei legati alla sostenibilità e al contrasto dello spreco alimentare. La posizione del sindaco Del Nero, che ha assicurato l’utilizzo di forme non destinate al consumo, rappresenta un tentativo di mediazione tra le diverse sensibilità in campo.
La questione solleva interrogativi più ampi sulla natura della cultura popolare in un’epoca di globalizzazione e omologazione culturale. Come osservato dal folklorista Alberto M. Cirese, la cultura popolare deve essere vista in una prospettiva relazionale, non essenzialista, come documento delle condizioni di vita delle classi subalterne. In questo senso, il dibattito sul lancio del formaggio può essere letto come espressione delle tensioni tra diverse concezioni della cultura locale e del suo rapporto con la modernità.
La manifestazione è prevista per il primo weekend di ottobre, in concomitanza con “Morbegno in Cantina”, e rappresenterà un test importante per verificare se sia possibile conciliare l’innovazione culturale con il rispetto delle tradizioni alimentari locali e dei valori ambientali contemporanei. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!