La Protezione Civile della Regione Veneto ha emesso un Avviso di Criticità Idrogeologica ed Idraulica numero 54 in data martedì 9 settembre 2025 alle ore 14:00, riguardante diverse aree del territorio regionale. L’allerta, che si estende su sette zone di monitoraggio, riguarda province di Belluno, Treviso, Vicenza, Verona, Padova, Rovigo e Venezia, con livelli diversi di criticità idraulica e idrogeologica.
Le zone interessate comprendono innanzitutto l’Alto Piave nella Provincia di Belluno, dove la situazione appare sotto controllo con condizioni di rischio idraulico e idrogeologico in stato di normalità (colore verde). Tuttavia, spostandosi nella zona del Piave Pedemontano, che interessa le province di Belluno e Treviso, si riscontra un aumento del rischio idrogeologico, segnalato con un livello giallo, anche se il rischio per temporali rimane basso (verde).
Un quadro simile si osserva nell’Alto Brenta, Bacchiglione e Alpone, area che coinvolge Vicenza, Belluno, Treviso e Verona, dove permane un livello di allerta idraulica verde, mentre quello idrogeologico è giallo. Per contro, nella zona dell’Adige, Garda e Monti Lessini in provincia di Verona, i parametri restano tutti in verde, indicando condizioni stabili.
Più preoccupante appare la situazione che interessa il Po, Fissero-Tartaro-Canal Bianco e Basso Adige, comprensiva delle province di Rovigo e Verona, dove, anche se il rischio idraulico e idrogeologico è generalmente verde, si registra una criticità gialla per il rischio idrogeologico specifico dovuto a temporali.
Un allarme analogo giunge dall’area del Basso Brenta e Bacchiglione che si estende sulle province di Padova, Vicenza, Verona, Venezia e Treviso, con un rischio idrogeologico per temporali in stato di allerta giallo. La stessa condizione di rischio giallo per temporali si rileva nel Bacino del Basso Piave, Sile e nelle aree scolanti nella laguna, province di Venezia, Treviso e Padova, e nei bacini della Livenza, Lemene e Tagliamento, comprendenti Venezia e Treviso.
Il bollettino della Protezione Civile sottolinea la possibilità di innesco di frane superficiali e colate rapide, fenomeni che potrebbero determinare condizioni pericolose per la popolazione e le infrastrutture nelle zone a rischio. Inoltre, è previsto un potenziale innalzamento dei livelli delle reti idrografiche secondarie e un possibile rigurgito degli impianti di smaltimento delle acque piovane, che può causare allagamenti in locali interrati e sottopassi.
Particolarmente rilevante è lo scenario previsto per le zone del Po, Fissero-Tartaro-Canal Bianco e Basso Adige, del Basso Brenta e Bacchiglione, del Basso Piave, Sile e bacino scolante in laguna, e della Livenza, Lemene e Tagliamento, dove gli eventi saranno caratterizzati da fenomeni intensi e rapidi. Le autorità raccomandano quindi la massima attenzione soprattutto in queste aree, interessate da un livello di allerta idrogeologico di colore giallo legato a temporali e possibili criticità immediate.

La situazione meteo, benché non particolarmente severa su tutta la regione, necessita comunque di una vigilanza costante e di un aggiornamento continuo per ogni eventuale evoluzione. La protezione civile regionale rimane impegnata nel monitoraggio attivo delle condizioni idrogeologiche e idrauliche per garantire la sicurezza dei cittadini e la tempestività degli interventi dove necessario.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!