Meteo, forte Ondata di Maltempo con Forti Raffiche di Vento e Downburst: le Regioni a Rischio

Protezione Civile emette allerta gialla per temporali in quattro regioni del Nord Italia, con rischio di forti raffiche di vento, grandinate e pericolosi downburst. Il contrasto termico tra il caldo anomalo e l’aria fredda in arrivo favorirà lo sviluppo di fenomeni violenti.

Una significativa perturbazione atmosferica si sta dirigendo verso l’Italia settentrionale, con il dipartimento della Protezione Civile che ha già emesso un’allerta gialla per la giornata di oggi, domenica 4 maggio, interessando in particolare Veneto e settori di Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, mentre per l’Emilia-Romagna è stata disposta anche un’allerta arancione per vento in diverse province, evidenziando il rischio concreto di fenomeni meteorologici intensi che potrebbero verificarsi nelle prossime ore, con temporali violenti, grandinate e soprattutto pericolosi downburst, raffiche lineari di vento che possono raggiungere i 100 km/h e causare danni consistenti a strutture e vegetazione.

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Le ultime analisi modellistiche confermano l’imminente cambiamento dello scenario meteorologico che interesserà il Nord Italia a partire da questo pomeriggio, quando l’ingresso di correnti instabili provenienti dalla Scandinavia inizierà a provocare i primi temporali sui rilievi alpini, per poi estendersi progressivamente verso le pianure adiacenti, interrompendo bruscamente la fase di caldo anomalo che ha caratterizzato l’inizio di maggio con temperature che hanno raggiunto valori tipici dell’estate, attestandosi tra i 28°C e i 33°C in molte zone del Paese, specialmente nella Pianura Padana, nelle aree interne del Centro Italia e nelle isole maggiori. Il contrasto termico che verrà a crearsi tra il caldo umido preesistente accumulato nei giorni precedenti e l’aria più fredda in arrivo con il sistema perturbato rappresenterà il principale meccanismo scatenante per lo sviluppo di supercelle temporalesche particolarmente violente, strutture meteorologiche pericolose caratterizzate dalla presenza di una corrente ascensionale rotante che conferisce loro una maggiore organizzazione e durata rispetto ai normali temporali.

La protezione civile ha evidenziato come una saccatura in discesa attraverso l’Europa centrale accompagnerà masse d’aria più fresche sull’Italia settentrionale, attualmente interessata da correnti caldo-umide meridionali in risalita dal Mediterraneo centro-occidentale, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali intensi che potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche in diverse aree del Nord Italia. Questa configurazione meteorologica si tradurrà, a partire dal pomeriggio odierno, in precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, che interesseranno in particolare Lombardia, Piemonte e Veneto, specialmente sui rispettivi settori alpini settentrionali e pedemontani adiacenti, oltre che l’Emilia-Romagna.

Le proiezioni meteorologiche indicano come le aree maggiormente esposte al rischio di fenomeni intensi saranno l’alto Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, con una particolare predisposizione allo sviluppo di temporali particolarmente violenti nelle zone di convergenza dove interagiranno masse d’aria diverse, da una parte il caldo umido dell’anticiclone africano e dall’altra le correnti instabili provenienti da nord. In queste aree, la protezione civile ha già provveduto a diramare un’allerta gialla per rischio idrogeologico, prevedendo fenomeni meteorologici che saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

In Emilia-Romagna la situazione appare particolarmente critica, tanto che è stata emessa un’allerta arancione per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena e Rimini, con previsioni di venti sud-occidentali di burrasca moderata con velocità comprese tra 62 e 74 km/h, accompagnati da temporanee raffiche di intensità superiore sulle aree del crinale appenninico e zone adiacenti. Per quanto riguarda le precipitazioni, sono attese piogge intense, a carattere di rovescio temporalesco sulle aree di pianura, con una maggiore probabilità in prossimità dell’asta del Po, dove i fenomeni potrebbero assumere caratteristiche di particolare violenza a causa dell’elevata energia termica accumulata negli strati più bassi dell’atmosfera.

La situazione di criticità interessa anche l’area metropolitana di Milano, dove il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha emesso un’allerta meteo gialla per rischio temporali a partire dalle ore 14 di oggi, con il Centro operativo comunale della Protezione civile che risulterà attivo per il monitoraggio e per coordinare gli eventuali interventi necessari. In una nota, Palazzo Marino ha invitato “i cittadini e le cittadine a porre particolare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei due fiumi e dei sottopassi” e ha ricordato “di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende”, raccomandando inoltre di provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.

Particolare attenzione meritano i downburst, fenomeni meteorologici estremi che si sviluppano durante i temporali più intensi e che rappresentano uno dei principali pericoli associati all’ondata di maltempo in arrivo. Il downburst è caratterizzato da un potente flusso di vento che discende rapidamente da una nuvola temporalesca fino al suolo, generato dall’aria fredda appesantita dalla pioggia che scende velocemente a causa del raffreddamento per evaporazione; quando questa massa d’aria raggiunge il suolo, si espande violentemente in tutte le direzioni, producendo venti devastanti che possono superare i 100 km/h e provocare danni paragonabili a quelli di un tornado, abbattendo alberi, linee elettriche e danneggiando edifici.

Secondo gli esperti, nella giornata di oggi e nei giorni successivi sussisteranno tutte le condizioni favorevoli alla formazione di supercelle temporalesche con elevato rischio di grandine di grandi dimensioni e downburst, in grado di provocare danni significativi all’agricoltura e alle infrastrutture, specialmente in quelle aree dove il contrasto termico risulterà più marcato. Un rischio elevato di questi fenomeni estremi soprattutto su alcune aree specifiche del Nord Italia, come il Verbano, il Comasco, il Bresciano, l’Alto Adige e l’alta pianura veneta, dove l’energia termica disponibile al suolo, particolarmente nelle ore pomeridiane e serali, potrebbe alimentare temporali di forte intensità con manifestazioni violente e localizzate.

Le previsioni meteorologiche indicano che questa fase di instabilità non si esaurirà nella giornata odierna, ma proseguirà almeno fino a giovedì 8 maggio, con l’Italia che rimarrà ostaggio del maltempo e con temporali improvvisi che si svilupperanno quasi quotidianamente, sebbene con durata limitata a poche ore dopo le quali è previsto il ritorno del sole. Le mappe di precipitazione accumulata fino al 10 maggio, come evidenziato dal modello GFS, mostrano valori fino a 150-200 mm su tutta l’area alpina e prealpina, con picchi superiori ai 200 mm su Piemonte settentrionale, Lombardia alpina, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, mentre le zone pedemontane e le alte pianure potrebbero registrare accumuli significativi, seppur più contenuti.

Per quanto riguarda le temperature, il ritorno delle piogge e delle nubi comporterà una diminuzione termica significativa al Nord, dove i valori massimi faticheranno a superare i 15-18°C già a partire da domani, 5 maggio, mentre al Centro, soprattutto nelle zone interne, le temperature cominceranno a calare più lentamente e al Sud e sulle Isole Maggiori si manterranno ampiamente estive, con punte di 30°C soprattutto tra Calabria e Sicilia orientale, evidenziando un netto divario termico tra le diverse aree del Paese. La tendenza oltre il 10 maggio, come mostrano le proiezioni a 15 giorni del modello GFS, conferma una possibile persistenza dell’instabilità sull’Italia settentrionale e in parte anche su quella centrale, con l’elevata anomalia termica presente sull’Europa meridionale che, unita al continuo flusso umido da ovest-sudovest, favorirà ulteriori episodi temporaleschi a carattere sparso.

Di fronte al quadro meteorologico previsto per le prossime ore e giorni, la Protezione Civile ha diramato precise indicazioni comportamentali da seguire in caso di maltempo, invitando la popolazione a consultare regolarmente il sito del Dipartimento della Protezione Civile dove sono disponibili aggiornamenti quotidiani sul quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia, insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di condizioni meteorologiche avverse. In particolare, nell’area milanese è stato raccomandato di prestare attenzione anche ai fenomeni meteorologici in occasione di eventi all’aperto, al fine di prevenire situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone.

In presenza di venti forti come quelli previsti, che in alcune aree potrebbero raggiungere l’intensità di burrasca con raffiche fino a 80-100 km/h, è fondamentale evitare di sostare sotto o nelle vicinanze di strutture che potrebbero essere colpite dalla caduta di rami, alberi o altri oggetti, come impalcature di cantieri, dehors e tende, e provvedere preventivamente alla messa in sicurezza di oggetti e manufatti esposti che potrebbero essere spostati dalle raffiche, con particolare attenzione ai vasi e agli arredi presenti sui balconi e terrazzi. Le autorità locali raccomandano inoltre di prestare particolare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei fiumi e dei sottopassi, che in caso di forti piogge potrebbero allagarsi rapidamente rendendo pericoloso il transito di veicoli.

Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, con le quali il Dipartimento nazionale manterrà un costante contatto per seguire l’evolversi della situazione e coordinare eventuali interventi di emergenza che dovessero rendersi necessari nelle aree più colpite dai fenomeni meteorologici avversi. La popolazione è invitata a seguire gli aggiornamenti e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali, ricordando che comportamenti prudenti possono fare la differenza nella prevenzione di incidenti e nella mitigazione dei rischi associati a eventi meteorologici estremi come quelli attesi nei prossimi giorni.

Prospettive per la seconda metà di maggio

Dopo questa intensa fase di maltempo che caratterizzerà la prima decade di maggio, le proiezioni a lungo termine indicano un possibile miglioramento delle condizioni meteorologiche nella seconda parte della settimana successiva, quando l’alta pressione dovrebbe riuscire a riguadagnare lo spazio perduto, regalando una maggiore stabilità atmosferica e sole su buona parte dell’Italia a partire dal weekend successivo all’8 maggio. Questa situazione di maggiore stabilità potrebbe però essere temporanea, con la tendenza generale del mese di maggio che sembra orientata verso una significativa variabilità atmosferica, in linea con le caratteristiche tipiche di questa fase primaverile solitamente caratterizzata da sbalzi termici e frequenti passaggi perturbati.

Gli esperti meteorologi sottolineano come questa fase di instabilità rappresenti un ritorno alla normalità climatica dopo il caldo anomalo che ha caratterizzato l’inizio del mese, con temperature decisamente superiori alle medie stagionali che hanno fatto registrare valori tipici del periodo estivo in diverse regioni italiane. La situazione attuale conferma ancora una volta come i repentini cambiamenti nelle configurazioni bariche possano determinare rapide transizioni da condizioni quasi estive a scenari tipicamente primaverili, con fenomeni intensi e localmente violenti che rappresentano una delle principali caratteristiche del clima mediterraneo durante i mesi di transizione stagionale.