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Francia, Allerta Caldo a Parigi chiude la Tour Eiffel.  In Savoia il maltempo manda ko la linea Milano-Parigi

La Francia affronta un’ondata di calore eccezionale con 16 dipartimenti in allerta rossa. La Tour Eiffel chiude fino a mercoledì mentre violenti temporali in Savoia interrompono i collegamenti ferroviari Milano-Parigi per diversi giorni.

La Francia si trova nel mezzo di un’ondata di calore eccezionale che ha spinto le autorità a disporre misure senza precedenti per proteggere la popolazione. Sedici dipartimenti francesi, compresa l’intera regione dell’Île-de-France, sono stati posti in allerta rossa per canicule martedì 1 luglio, con temperature previste fino a 40 gradi nella capitale. La situazione ha portato alla chiusura temporanea della Tour Eiffel, simbolo per eccellenza della Francia, che rimarrà inaccessibile ai visitatori almeno fino a mercoledì.

Il monumento parigino ha adottato misure straordinarie con l’ultimo ingresso alle 14:30 e la chiusura completa della cima dal 30 giugno al 2 luglio, mentre rimangono accessibili il primo e secondo piano. L’agenzia meteorologica Météo-France ha lanciato l’allerta rossa per la prima volta a Parigi dal 2003, quando un’ondata di calore similare causò circa 15.000 morti in Francia.

Le temperature hanno raggiunto livelli eccezionali già lunedì 30 giugno, quando la Francia ha registrato la giornata più calda mai documentata per il mese di giugno dall’inizio delle rilevazioni meteorologiche nel 1947, con una media nazionale di 28,2 gradi, superando il precedente record di 27,95 gradi del giugno 2019. A Parigi sono stati misurati 35,5 gradi lunedì, mentre per martedì e mercoledì si prevedono temperature fino a 40 gradi nella capitale francese.

L’emergenza climatica ha comportato la chiusura di oltre 1.350 scuole pubbliche su un totale di 45.000 in tutto il paese, raddoppiando il numero degli istituti scolastici costretti a interrompere le attività rispetto al giorno precedente. Il ministero dell’Istruzione francese ha disposto la chiusura parziale o totale degli edifici scolastici dove le temperature interne risultano eccessive, mentre le autorità locali hanno attivato un numero verde “Canicule Info” per fornire assistenza e consigli alla popolazione.

Le autorità di Parigi hanno implementato misure straordinarie per la circolazione riducendo di 20 chilometri orari i limiti di velocità su tutte le strade all’interno del perimetro dell’A86, con controlli attivi dalle 5:30 alle 24:00. I prefetti hanno ricevuto l’autorizzazione a limitare o vietare eventi sportivi, festival e gite scolastiche, mentre è stato raccomandato il telelavoro per ridurre gli spostamenti e l’inquinamento da ozono.

Parallelamente alla crisi del caldo, la regione alpina della Savoia ha subito le conseguenze di violenti temporali che hanno causato l’interruzione del traffico ferroviario tra Parigi e Milano per almeno diversi giorni. I temporali, innescati dall’ondata di calore estremo, hanno provocato la piena del torrente Charmaix nella valle della Maurienne presso Modane, un evento senza precedenti negli ultimi 70 anni.

La SNCF, compagnia ferroviaria nazionale francese, ha comunicato la sospensione dei collegamenti ad alta velocità che collegano la capitale francese al capoluogo lombardo, interessando sia i TGV francesi che i Frecciarossa di Trenitalia. Il collegamento, che era stato riattivato nell’aprile 2025 dopo 18 mesi di interruzione causata da una frana nella stessa valle, si trova nuovamente bloccato con conseguenze significative per i viaggiatori.

Gli smottamenti hanno ricoperto i binari della stazione di Modane, ultima città servita prima del confine italiano, rendendo necessarie operazioni di bonifica per ripristinare la sicurezza e la funzionalità della linea ferroviaria. La SNCF spera che non siano stati compromessi i binari, poiché eventuali danni strutturali potrebbero prolungare ulteriormente la sospensione del collegamento transfrontaliero che normalmente offre tre corse giornaliere per direzione.

La situazione meteorologica estrema ha assunto anche connotazioni politiche con Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, che ha promesso un “grande piano di equipaggiamento per l’aria condizionata” da attivare in caso di vittoria elettorale. La proposta include l’installazione di sistemi di climatizzazione in scuole, ospedali, case di riposo e trasporti pubblici, criticando l’attuale governo per l’inadeguatezza delle infrastrutture pubbliche nell’affrontare le ondate di calore.

Secondo i climatologi, la situazione attuale ricorda quella del 2003 quando un’alta pressione ininterrotta da giugno a settembre causò migliaia di vittime. L’anticiclone africano si è esteso sempre più verso il centro Europa, portando temperature tipiche del sud della Tunisia nelle grandi città europee come Roma e Parigi. Il Mediterraneo ha già superato di 5 gradi la media di inizio giugno, diventando un “hot spot” del riscaldamento globale con conseguenze devastanti anche per la fauna ittica.

Il picco dell’ondata di calore è atteso tra martedì 1 e mercoledì 2 luglio, con temperature massime comprese tra 36 e 41 gradi in gran parte del territorio francese. Le autorità sanitarie raccomandano di rimanere al riparo nelle ore centrali della giornata, idratarsi frequentemente e limitare le attività fisiche all’aperto, mentre a Parigi sono stati recensiti 1.400 “îlots de fraîcheur” e 140 parchi e spazi verdi aperti tutto il giorno per offrire rifugio dal caldo.

Questa emergenza climatica riaccende il dibattito sull’impatto del riscaldamento globale e sull’urgenza di adattare le infrastrutture urbane ai fenomeni meteorologici estremi, sempre più frequenti anche in Europa. La Francia, che aveva già sperimentato temperature record con 46 gradi registrati in Andalusia e valori intorno ai 41 gradi in Portogallo durante la precedente ondata di calore, si trova ora ad affrontare una delle canicule più intense e estese della storia recente, con ripercussioni significative sulla vita quotidiana e sui trasporti internazionali.

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